
(AGENPARL) – mar 11 luglio 2023 COMUNICATO STAMPA
EOLICO, AERO: “RISCHIAMO PERDITA DI INVESTIMENTI PER 30 MILIARDI DI EURO”
Richiesta di audizione in Parlamento sull’offshore.
Roma, 11 luglio 2023 – “In Europa i Governi stanno accelerando la transizione energetica anche sostenendo direttamente i grandi investimenti per lo sviluppo dell’eolico offshore e delle altre energie marine. In Italia sono stati presentati al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica oltre 60 progetti di impianti di produzione di energia eolica offshore e rappresentano una grande opportunità strategico industriale, per la sicurezza energetica nazionale e per l’accelerazione del processo di decarbonizzazione che il nostro Paese deve conseguire nel rispetto degli obiettivi europei», questa la premessa della lettera inviata stamattina dal Presidente dell’Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore (AERO), Fulvio Mamone Capria, ai Presidenti delle Commissioni parlamentari Energia e Ambiente di Camera e Senato, on.li Alberto Luigi Gusmeroli e Mauro Rotelli e al sen. Claudio Fazzone.
«Il parziale aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) da parte del Mase, con l’obiettivo indicato relativamente al potenziale offerto dall’eolico offshore al 2030 ci appare fortemente poco ambizioso se comparato con l’effettivo potenziale stimato per questa tecnologia – continua la lettera – Infatti, il dato indicato nel documento di 2,1 GW di capacità installata al 2030, soprattutto se letto in assenza di obiettivi di più lungo termine, è fortemente sottostimato rispetto al percorso di filiera che le imprese del settore stanno realizzando. Il rischio è che gli investimenti, pari a circa 30 miliardi di euro, correlati a un obiettivo di 10 GW di eolico offshore, possano essere dirottati altrove, disincentivando la creazione di una filiera italiana, costituita da aziende che sono il fiore all’occhiello del sistema paese.”
“Chiediamo di essere auditi in Commissione Energia e Ambiente – dichiara Mamone Capria – per lavorare insieme al superamento delle criticità e semplificazione della complessità; è necessario approntare le linee guida, che diano strumenti chiari agli operatori; finalizzare il cosiddetto Fer 2 chiarendo definitivamente il quadro incentivante, e non ultimo partire con un piano di investimenti per la realizzazione delle infrastrutture, incluse quelle portuali, strategiche per il raggiungimento degli obiettivi. È dirimente, inoltre, sciogliere ogni tipo di dilemma in relazione alla gestione degli spazi marittimi, inclusa la definizione delle Zone Economiche Esclusive (ZEE) di concerto con gli altri Stati costieri, frontisti dell’Italia, tenendo in debito conto i progetti offshore per la produzione di energia elettrica rinnovabile già promossi dinanzi alle competenti Autorità italiane, sebbene non ancora autorizzati.”
“Siamo certi – conclude il Presidente di Aero – che il Parlamento e il Governo sosterranno le rinnovabili dal mare. Ma serve un segnale chiaro e forte per consentire all’Italia di arrivare al 2030 con i suoi primi impianti di eolico offshore realizzati e connessi alla rete nazionale, nell’obiettivo di diversificare la produzione di energia rinnovabile e creare, in maniera strutturata, centinaia di posti di lavoro green soprattutto nel sud della penisola.”