
(AGENPARL) – ven 23 giugno 2023 UIL: “Mettere in sicurezza la Basilicata”
“Mettere in sicurezza la Basilicata”: è il messaggio rivolto al Presidente
e alla Giunta Regionale dal Consiglio Federale Regionale della Uil che si è
svolto ad un anno dal secondo congresso regionale della Uil per un
bilancio dell’attività sindacale degli ultimi mesi e per fare il punto
delle problematiche sociali più attuali. I lavori sul tema “dal secondo
congresso regionale al sindacato delle persone” sono stati aperti dal
segretario regionale Vincenzo Tortorelli.
“Il primo grande cambiamento avvenuto è quello della nuova missione di
“sindacato delle persone”. Non è un aspetto nominalistico o formale
passando da sindacato dei cittadini a sindacato delle persone, ma – ha
spiegato Tortorelli – è il nostro modo di essere e fare sindacato adeguando
e rafforzando i servizi verso lavoratori, pensionati, famiglie”. In
Basilicata sono state aperte così le “Case Uil” a Chiaromonte, Irsina,
Palazzo San Gervasio con nuovi uffici e servizi del Patronato Ital, del Caf
e delle organizzazioni di categoria. A Matera è in fase di ultimazione la
nuova “Casa Uil” in una struttura più ampia e funzionale. Nella prima
decade di settembre prevediamo una due giorni su Matera, per
l’inaugurazione della sede e una conferenza dei Servizi con i responsabili
e i segretari nazionali. Tra le iniziative più significative la Festa del 1
maggio che resterà per sempre nella memoria di tutto il sindacato lucano e
che ha richiesto impegni e sacrifici ripagati dall’ottima riuscita. La
Segretaria nazionale Uil nel corso dell’Esecutivo del 10 maggio scorso ha
ringraziato pubblicamente il gruppo dirigente e gli iscritti lucani.
“Abbiamo dato voce al Paese reale e al diffuso bisogno di protagonismo e di
confronto. Il messaggio che abbiamo mandato – ricorda Tortorelli – al
Governo nazionale e regionale è quello di una Basilicata che non piega la
testa. Abbiamo rimesso al centro dell’attenzione politica il Mezzogiorno,
la strenua difesa della Costituzione e i temi dell’unità del Paese contro
il disegno di autonomia differenziata”. Al centro dell’iniziativa resta
l’autonomia differenziata. “La manifestazione di Matera – ha detto il
segretario della Uil – è una nuova tappa della mobilitazione che abbiamo
avviato insieme ad enti locali, associazioni di cittadini e partiti con il
sit-in del 17 aprile a Potenza davanti la Giunta Regionale contro il DL
Autonomia Differenziata. La scelta di concludere davanti l’Ospedale Madonna
delle Grazie è particolarmente significativa perché a rischio è la sanità,
una delle 23 materie che possono essere oggetto del “federalismo a
geometria variabile”. Siamo fortemente preoccupati per la tenuta del
Sistema Sanitario Regionale e l’arretramento di servizi e prestazioni per
la salute a Matera, nel Materano e nelle aree più interne. Per la Uil è
assolutamente necessario avere un progetto forte per il Paese, anche perché
è qui che vivono le persone, i cui diritti civili e sociali, la cui dignità
va salvaguardata e rafforzata. Noi riteniamo che questo Paese, per essere
ammodernato e per competere sul piano dello sviluppo e ridurre le
disuguaglianze, abbia bisogno di riforme molto ampie, condivise,
partecipate, realizzate dalle forze politiche ma avvertite come opportune
anche dalle forze sociali e dall’intera cittadinanza. L’attuale Governo e
con esso la Giunta Regionale hanno scelto invece una strada diversa. Per
noi il disegno di autonomia differenziata si batte contestualmente ad un
cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e
occupazionali, e per la difesa dello stato sociale”.
A meno di un anno dalla conclusione della legislatura regionale, la Uil si
rivolge al Presidente Bardi e alla Giunta. “Manca un miglio dalla fine del
loro mandato e pertanto siamo consapevoli – ha detto Tortorelli – che non
si può fare tutto quello che non è stato fatto sinora. Ci si concentri
sulle priorità. Su tutte Stellantis e l’automotive di San Nicola di Melfi
(Patto per Melfi), lo stato di attuazione del Pnrr, la riorganizzazione del
sistema sanitario, il lavoro e la difesa dello stato sociale. L’alibi delle
risorse finanziarie inadeguate è caduto: tra Pnrr e risorse comunitarie
europee i soldi ci sono e vanno spesi non tanto per spendere, ci si doti di
un cronoprogramma di azioni ed interventi prioritari. Ma – aggiunge il
segretario della Uil – continuiamo a chiedere un cambio di passo prima di
tutto nel confronto con il sindacato che sinora è stato episodico e
formale. Non siamo ma entrati nella concertazione, termine che negli
ambienti di viale Verrastro provoca l’orticaria. Pensare di farcela da soli
è quanto di più sbagliato possa esserci specie nell’affrontare sfide
epocali come quella della transizione energetica”. Un dibattito partecipato
di segretari di categoria e dirigenti ha caratterizzato il consiglio Uil.