
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 09/06/2023, ore 18:25
Consiglio
Lavori Consiglio: avviato l’esame del dlp omnibus
**La presentazione, la discussione generale e gli ordini del giorno al dlp 136/23: Modifiche a leggi provinciali in materia di uffici provinciali e personale, comunità comprensoriali, istruzione, musei, masi chiusi e associazioni agrarie, tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche, tutela del paesaggio, foreste, caccia e pesca, appalti, viabilità, sanità, assistenza, beneficenza, edilizia abitativa e igiene dei prodotti alimentari. La seduta continua.**
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<p>È stato discusso oggi in Consiglio provinciale il dlp <a href="https://www.consiglio-bz.org/it/atti-politici/683563?tipoatto=DDL&legislatura=XVI&numattodal=134&numattoal=143&action=search&page=1">136/23</a>: <strong>Modifiche a leggi provinciali in materia di uffici provinciali e personale, comunità comprensoriali, istruzione, musei, masi chiusi e associazioni agrarie, tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche, tutela del paesaggio, foreste, caccia e pesca, appalti, viabilità, sanità, assistenza, beneficenza, edilizia abitativa e igiene dei prodotti alimentari</strong> (presentato dalla Giunta provinciale su proposta del Presidente della Provincia Arno Kompatscher). Il presidente <strong>Arno Kompatscher</strong> ha dato spiegazione degli articoli di propria competenza, evidenziando che si sopprimeva il riferimento all’albo online della Provincia, in quanto, da un lato, il procedimento di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione era stato semplificato, velocizzato e digitalizzato, dall’altro, la Provincia ottempera già alle disposizioni in materia di trasparenza, pubblicando gli atti amministrativi nelle proprie pagine web istituzionali; si istituiva un comitato legislativo con funzione di organo tecnico-consultivo della Provincia autonoma di Bolzano, a supporto dell’amministrazione provinciale nella formulazione ed elaborazione di iniziative legislative della Giunta provinciale nonché per fornire pareri su specifici quesiti concernenti la legislazione provinciale, statale ed europea; si adeguava la previsione normativa alle diverse realtà all’interno dell’organizzazione amministrativa provinciale, prevedendo espressamente che ai membri dell’organismo di valutazione si applicasse il trattamento economico previsto per gli incarichi dirigenziali, si dava la possibilità all’’Azienda Musei provinciali di stabilire una propria pianta organica. si modificava il nome “Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” in “Agenzia per i contratti pubblici – ACP”, si interveniva sulla formazione continua in ambito sanitario, riducendo da 6 a 5 anni le attività per svolgere la funzione di tutore per i medici di base, come previsto a livello statale: Anche l’ass. <strong>Philipp Achammer </strong>ha illustrato gli articoli di propria competenza, relativi tra il resto alla possibilità di inserire un anno obbligatorio nella scuola dell’infanzia: anticipando le domande sulla questione vaccincale, l’asessore ha detto che il tutto sarebbe stato gestito esattamente come l’obbligo scolastico, per il quale un genitore aveva sempre la possibilità di chiedere esonero, rispettando gli obiettivi formativi; andava definito anche il dettaglio dell’introduzione di quest’anno, intanto si prevedeva la possibilitá per legge. Si intendeva poi introdurre disposizioni vincolanti per l’accompagnamento linguistico, affinché la responsabilità fosse condivisa tra scuola e genitori, che non potevano delegare tutto alla prima; venivano previsto un colloquio di consulenza iniziale e degli obblighi di accompagnamento genitoriale. Si intendeva poi limitare la scala di valutazione da 5 a 10, come suggerito anche dalla Consulta degli studenti: qual era il valore pedagogico di un voto 2? In merito, c’erano stati anche colloqui con Roma., Ancora, si introduceva la possibilità di insegnamento modulare, prevedendo sperimentazioni scolastiche che nulla avevano a che fare con quelle linguistiche. Erano poi previsti incentivi economici per l’inclusione lavorativa. L’ass. <strong>Arnold Schuler </strong>ha chiarito che il dlp si riferiva anche alla legge sui masi, togliendo la limitazione di mandato per i componenti supplenti della commissione sui masi, prevedendo procedure più chiare relative al deposito di documenti; riduceva ai presenti l’obbligo della maggioranza dei ? prevista per le decisioni delle Interessenze, correggeva le previsioni della legge caccia e pesca contestati dai Ministeri, per esempio sulla definizione delle specie autoctone; disponeva la reimmissione in habitat dei pesci usciti dai torrenti per inondazione, precisava disposizioni di mantenimento della rete rurale. L’ass. <strong>Giuliano Vettorato</strong> ha annunciato articoli relativi alle graduatorie di merito del concorso per dirigenti, l’affido di incarichi agli insegnanti; si semplificava l’istruttoria per il rilascio di concesioni per l’itticoltura privata, si interveniva sulla modalitá di valutazione delle domande sulla concessione di piccole derivazioni, anticipando alla decisione la valutazione delle condizioni degli impianti; si raddoppiava le sanzioni amministrative minime nel settore dell'utilizzo delle acque pubbliche. L’ass. <strong>Maria HOchgruber Kuenzer </strong>ha fatto riferimento alla norma sul Parco nazionale dello Stelvio in relazione alla normativa nazionale relativamente al Piano paesaggistico, alla manutenzione ordinaria e straordinaria e altro. <br>
<strong>La discussione generale</strong>:</p>
<p><strong>Ulli Mair</strong> (Die Freiheitlichen) ha criticato il metodo omnibus, opportuna solo per modifiche tecniche. In quanto all’organo tecnico consultivo per le iniziative legislative all’articolo 2, si sarebbe voluto che anche il Consiglio provinciale se ne avvalesse. In quanto all’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia, questo era opportuno e importante per bambini con background migratorio, tuttavia il tema poteva essere oggetto di ricorso; inoltre, quest’anno valeva anche per i bambini iscritti agli asili nel bosco? E come ci si poneva in merito all’obbligo di vaccinazione? Era inoltre necessario definire i criteri, e non delegarli alla Giunta. In quanto all'accompagnamento dei bambini nella frequenza della scuola dell’altra lingua, la disposizione facoltativa era troppo debole: cosa succedeva se i genitori non accettavano? e come si intendevano disciplinare i corsi linguistici? Mair si è detta favorevole alla disposizione sui voti, domandandosi però se avrebbe retto, trattandosi di una competenza statale. In quant o alL’articolo 8 sull'autonomia delle scuole, effettivamente aveva equivocato sul termine"sperimentazioni", ma era chiaro che questo non riguardava le lingue; le scuole avevano la necessità di individuare il processo formativo, e l’insegnamento modulare era una modernizzazione: si domandava come questo si ripercuoteva sul personale. Mair ha quindi ricordato lo stralcio dell’articolo sull’organismo di garanzia per chi è in carcere, apprezzandolo in quanto il tema riguardava la presidenza del Consiglio provinciale e non la Giunta: esso sarebbe stato da affrontare a breve, perché tale autorità era ormai stata istituita in tutta italia</p>
<p><strong>Myriam Atz Tammerle </strong>(Süd-Tiroler Freiheit) ha criticato il metodo omnibus ricordando che era stato detto che non sarebbe stato più adottato, e le numerose modifiche portate ai singoli articoli. Il lavoro in commisione era comunque stato positivo, e cosí la collaborazione con l’ass. Achammer. L’organo tecnico consultivo previsto all’articolo 2 era problematico, in quanto la Giunta aveva già tanti esperti a disposizione; ci si chiedeva se esso non avrebbe potto essere messo a disposizione anche del Consiglio. In merito all’articolo 4 relativo agli stipendi dei dirigenti, il suo gruppo aveva preparato un ordine del giorno per aumentare gli stipendi di tutti i dipendenti, anche quelli privati, e per stralciare il tetto massimo del 30% all’attività extraservizio, come richiesto pochi giorni fa dai sindacati. Un obbligo di anno della scuola dell’infanzia obbligatorio non era sensato, e forse mancavano le basi giuridiche necessarie a costringere i genitori. Che ne era, inoltre, dei casi in cui i bambini frequentavano un asilo nel bosco o una scuola Waldorf, e cosa sarebbe successo in caos di mancata frequenza, e come si gestiva la questione dell'obbligo vaccinale e quella del trasporto? Il suo gruppo avrebbe proposto lo stralcio del relativo comma. Per quanto riguarda la scala di voti da 4 a 10, il suo gruppo riteneva che anche il 4 non era sensato, il 5 indicava già una non sufficienza, e così era in Germania e Austria: la scala di voti altoatesini doveva essere adeguata a quale di questi due Stati, da 1 a 5, al fine di facilitare il riconoscimento dei titoli. In merito all sperimentazioni scolastiche, Atz Tammerle non si fidava dell’introduzione di questo termine, che apriva le porte alla scuola europea o mistilingue, danneggiando ulteriormente l’articolo 19 dello Statuto. Ha quindi annunciato un ordine dle giorno relativa alla formazione dei tutori dei medici di base, con aggiornamenti relativi a danni ed effetti collaterali da vaccinazione, e infine chiesto a tutti di essere cauti nelle votazioni per non dare vita a rischi nelle prossime legislature.</p>
<p>Anche <strong>Marco Galateo</strong> (Fratelli d’Italia) ha criticato la procedura omnibus, con interventi anche su norme recenti, il che dimostrava che negli anni precedenti non si era lavorato benissimo, cercando di seguire sollecitazioni dal mondo esterno. Ha quindi annunciato diversi emendamenti di natura tecnica – di politico c’era ben poco. Per il futuro, si augurava leggi frutto di maggiore riflessione e a favore di tutti.</p>
<p><strong>Sven Knoll </strong>(Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto informazione sui colloqui consultivi obbligatori, rilevando che era più opportuno prevederli con i bambini, non con i genitori, che spesso non parlavano la lingua. Inoltre, se il colloquio avveniva dopo l’iscrizione, come faceva il dirigente a sapere se il bambino conosceva o meno la lingua, e quindi ad assegnarlo al corso linguistico pre-scolastico? Anche lui ha ritenuto problematico il termine “sperimentazione scolastica", chiedendo precisazioni, e ribadito che i voti da 0 a 4 non erano necessari al percorso scolastico e difficilmente recuperabili. ha poi ribadito la necessità di voti confrontabili con quelli dell’area tedesca. </p>
<p><strong>Helmuth Renzler </strong>(SVP) si è detto molto contento dell’articolo 6 reölativo alla scuola, evidenziando che il problema era particolarmente pesante a Bolzano, merano e Laives, e che la minoranza si doveva tutelare, perché veniva minacciato il diritto alla lezione nella madrelingua. Egli frequentava spesso le scuole, dove teneva relazioni, e aveva l’abilitazione all'insegnamento, quindi sapeva di cosa parlava. IN un recente incontro con studenti di una classe di lingua tedesca in Consiglio, aveva verificato che essi parlavano italiano per permettere ad alcuni compagni che non conoscevano il tedesco comprendere. Si trattava di garantire la propria lingua, la propria cultura e la propria mentalità, e si augurava che l'articolo 6 fosse un primo passo che portava risultati positivi.</p>
<p>L’ass. <strong>Philipp Achammer</strong> ha chiarito che in merito alla disposizione sull'anno obbligatorio di scuola dell’infanzia non c’erano dubbi di tenuta, come gli aveva confermato il Ministro competente. Pochi erano coloro che non frequentavano, ma in queste situazioni si trattava di situazioni problematiche che richiedevano intervento, come sollecitato dal presidente del tribunale dei minori Benno Baumgartner. I genitori comunque avevano sempre la possibilità di dichiarare che accompagnavano autonomamente agli obiettivi formativi. Questa era la sua risposta anche per quanto riguardava l'obbligo vaccinale, che nelle scuole comunque andava rispettato. Questo era importante anche per la formazione linguistica alla scuola; tra il resto, la scuola dell’infanzia in genere dava indicazioni sulla scuola. Altrove, le competenze linguistiche venivano rilevate già prima della scuola dell’infanzia. La commissione paritetica doveva essere l’ultima ratio. La disposizione sui voti era quella più esposta a eventuale ricorso: si sarebbe trattato e si sarebbe verificato se essa teneva, mentre l'insegnamento modulare riguarderebbe prevalentemente la scuola superiore; il termine "sperimentazione scolastico” era puramente tecnico, non andava sempre messo in relazione col CLIL. IN merito all’accompagnamento, era essenziale che i genitori potessero seguire adeguatamente il figlio, e a questo scopo si potevano proporre corsi anche estivi e misure differenziate. <br>
Si è quindi passati all’esame <strong>degli ordini del giorno</strong>.</p>
<p><strong>Magdalena Amhof </strong>(SVP) ha annunciato <strong>approvazione senza discussione del solo ordine del giorno 8, “Sicurezza nel bosco”, dei conss. Vallazza, Noggler e Locher</strong> (SVP) per garantire la copertura di rete potenziando i ripetitori esistenti, in modo da poter effettuare al più presto le chiamate di emergenza in caso di incendi boschivi o di altri incidenti, e a tale scopo ad avviare trattative con gli uffici provinciali competenti, la RAS e i gestori di telefonia mobile e avviare trattative con le Ferrovie dello Stato e i gestori di telefonia mobile al fine di migliorare la copertura di rete, fornendo il necessario sostegno in modo da accelerare il più possibile tale potenziamento.</p>
<p><strong>Marco Galateo</strong> (Fratelli d’Italia) ha proposto, al fine di facilitare la <strong>trasparenza in relazione ai dati soggetti a pubblicazione</strong>, di impegnare la GIunta a fare in modo di rendere accessibili anche le eventuali relazioni e note relative ai documenti oggetto di pubblicazione, a implementare un servizio di assistenza dedicato, anche sul modello degli attuali assistenti virtuali, a promuovere e sostenere progetti di alfabetizzazione digitale. messo in votazione, l’<strong>ordine del giorno è stato respinto con 13 sí e 15 no.</strong></p>
<p><strong>Lo stesso Marco Galateo</strong> (Fratelli d’Italia) ha proposto un ordine del giorno sulle <strong>attività formative extrascolastiche</strong>, invitando a impegnare la Giunta a incentivare e sostenere con contributi lo svolgimento da parte di associazioni di promozione sociale, culturali e sportive progetti educativi in particolare durante l’estate o i periodi festivi, ad aumentare i contributi alle associazioni che già svolgono questo servizio, a considerare un possibile tavoo di lavoro coordinato dal’Assesorato competente per coordinare le atività offerte, a collaborare nella promozione e diffusione dei servizi e a sostenere le famiglie con i redditi più bassi nelle spese di iscrizione. L’ass. <strong>Waltraud Deeg </strong>ha riferito che c’è già un regolamento chiaro che definisce le responsabilità a livello provinciale e comunale e la collaborazione tra i vari livelli amministrativi, anche con tavoli rotondi a livello comprensoriale e comunale. La legge a sostegno delle famiglie prevede inoltre degli aiuti, in particolare per le famiglie vulnerabili. 11.000 genitori erano stati interrogati sulla qualità dell’offerta. La <strong>proposta è stata bocciata con 13 sì e 17 no</strong>.</p>
<p>MIrava ad <strong>applicare la scala dei voti scolastici usata in Germania ovvero in Austria</strong> l’ordine del giorno presentato da <strong>Sven Knoll </strong>(Süd-Tiroler Freiheit), con il quale egli proponeva, al fine di evitare le difficoltá in termini di conversione dei voti, anche in occasione di scambi scolastici, che si intendevano promuovere, di incaricare la Giunta di verificare se fosse possibile applicare, almeno alle scuole tedesche e ladine della provincia di Bolzano, la scala di voti da 1 a 5 usata in Germania ovvero in Austria. L’ass. <strong>Philipp Achammer</strong> ha riferito che la conversione dei voti era già regolamentata e la concordanza non era necessaria, sarebbero stati necessari se mai altri livelli di classificazione. L’ordine del giorno è stato <strong>respinto con 4 sí e 26 no</strong>.</p>
<p><strong>Myriam Atz-Tammerle </strong>(süd-Tiroler Freiheit), al fine di <strong>aumentare gli stipendi per tutti i dipendenti pubblici e nel settore privato</strong> e, per i dipendenti pubblici, ha chiesto che il Consiglio si dichiarasse favorevole ad abolire il tetto massimo dell’attività extraservizio, iniziativa cui i sindacati erano favorevoli, incaricasse la Giunta di aumentare permanentemente, nei contratti collettivi intercompartimentali, il trattamento economico di tutti i dipendenti pubblici, riconoscesse la necessità di aumentare gli stipendi dei dipendenti del settore privato ed adeguarli quanto prima all’aumento dell’inflazione e all’attuale costo della vita in questa provincia, e pertanto incarica la Giunta provinciale di adoperarsi con i sindacati e le parti sociali per rinegoziare e adeguare i contratti integrativi provinciali nel settore privato, e infine incaricasse la Giunta di adoperarsi, assieme ai sindacati e alle parti sociali nell’ambito delle trattative sui contratti integrativi provinciali per il settore privato, affinché i costi accessori del lavoro fossero al minimo. La proponente ha chiesto votazione per punti separati e nominale. Il presidente della provincia <strong>Arno Kompatscher</strong> si è detto sorpreso che i sindacati fossero favorevoli all’attività extraservizio al 100%, perché le persone dovevano anche riposare e mangiare. Si era però parlato di innalzare un po’ il tetto massimo, e così era stato fatto. L’ultimo contratto collettivo era del 2013, ci si era impegnati a un adeguamento all’inflazione; c’era anche l’ipotesi di abbassamento dell’IRAP per le aziende che pagavano stipendi più alti, le parti sociali dovevano però trovare la formulazione opportuna per i contratti collettivi – non era un compito della Giunta. <strong>L'ordine del giorno è stato respinto</strong>: le premesse con 12 sí e 17 no, il punto (1) con 8 sì, 17 no e 5 astensioni, il (2) con 13 sí, 17 no, il (3) con 13 sí e 17 no, il (4) con 13 sì e 17 no.</p>
<p>Sempre <strong>Myriam Atz-Tammerle </strong>(süd-Tiroler Freiheit) ha proposto, al fine di <strong>Fornire ai tutori e ai medici interessati formazione e aggiornamento nell’ambito specifico dei danni, degli effetti collaterali e delle complicazioni da vaccinazione</strong>, di incaricare la Giunta provinciale di consentire ai medici di acquisire, nell'ambito di formazioni specialistiche o corsi di aggiornamento, conoscenze specifiche in tale materia, provvedere all’istituzione in almeno uno degli ospedali della provincia di un centro di competenza interdisciplinare per i danni, gli effetti collaterali o le complicazioni da vaccinazione, offrire nel bando per l’assunzione del personale per tale centro anche posti a tempo parziale e creare la possibilità per i tutori e i medici di collaborare con esso su base volontaria, adoperarsi per negoziare con le assicurazioni sanitarie l’assunzione da parte di queste ultime dei costi delle terapie e dei farmaci prescritti nell’ambito del trattamento integrato di danni ed effetti collaterali da vaccinazione, adoperarsi affinché a coloro che sono affetti da sindrome post vaccinale,, MS/CFS e long Covid venga assegnato un codice di esenzione dl ticket, affinché alle persone con sospetti danni, effetti collaterali o complicazioni da vaccinazione sia messa a disposizione anche un’assistenza psicologica di accompagnamento e di adoperarsi affinché in futuro nell’ambito dell’accertamento e valutazione del grado di inabilità al lavoro siano riconosciute an che le disabilità dovute a “danni, effetti collaterali o complicazioni da vaccinazione”. Anche in questo caso, la consigliera ha chiesto votazione nominale e per parti separate. <strong>Franz Ploner </strong>(Team K) ha evidenziato che non esiste il campo specialistico relativo agli effetti collaterali da vaccinazione, ma esiste i medico esperto in vaccini. I temi indicati facevano parte di tanti campi specialistici; i pediatri nella propria formazione approfondivano il tema, ed erano previsti colloqui appositi per i vaccini. Medici specializzati in vaccini c’erano in alcuni Paesi, così come i medici specializzati in malattie tropicali, inoltre, gli enti fornivano segnalazioni su tutti i medicinali, compresi i vaccini, e i medici avevano Ä’obbligo di segnalare eventuali effetti secondari. Tutti i medici avevano l’obbligo di approfondire la propria formazione acquisendo crediti. Un centro di competenza interdisciplinare non era necessario, era già presente in pediatria e altri reparti; il sistema sanitario nazionale prevedeva delle LEA e un piano terapeutico; il consigliere ha poi fatto riferimento ai pochi centri specializzati e si è detto favorevole al sostegno psicologico. Il presidente della provincia <strong>Arno Kompatscher</strong>, rilevando che sui contenuti era già intervenuto Ploner, ha aggiunto che un punto all'ordine del giorno era un auspicio per l'orientamento della legge, ma la proposta in esame era quasi una proposta separata. La proposta è stata respinta: le premesse con 2 sí e 23 no e 1 astensione, il punto (1) con 2 sì, 23 no e 1 astensioni, il (2) con 2 sí, 23 no e 1 astensione, il (3) con 2 sí e 23 no e 1 astensione, il (4) con 2 sì e 23 no e 1 astensione, il 5 con 2 sì e 23 no e 1 astensione, il (6) con 6 sì, 17 no e 2 astensioni, il (7) con 2 sí, 23 no e 1 astensione. <br>
<strong>Alex Ploner </strong>(Team K), rilevando che la comunicazione tra l'amministrazione provinciale, i responsabili politici e il personale scolastico doveva essere notevolmente migliorata, e che una delle questioni più scottanti, soprattutto a Bolzano, Laives e Merano, riguardava le competenze linguistiche e lo sviluppo linguistico degli alunni, soprattutto in presenza di un'alta percentuale di scolari dell’altra madrelingua o con background migratorio, ha infine proposto di impegnare la Giunta a istituire entro il 31 luglio 2023 un<strong> tavolo di lavoro sul tema "garantire un buon insegnamento nella madrelingua"</strong> cui partecipassero rappresentanti degli insegnanti e dei genitori, dirigenti scolastici, amministrazione e responsabili politici; a riferire al Consiglio provinciale entro il 30 settembre sulla composizione, le modalità di lavoro e i primi risultati di questi gruppi di lavoro. <strong>Sven Knoll </strong>(Süd-Tiroler Freiheit) ha sposato la proposta, chiedendo però di votare separatamente premesse e parte deliberante, anche a fronte della posizione dei proponenti sulla scuola internazionale e al riferimento alle buone pratiche citate. L’ass. <strong>Philipp Achammer</strong> ha riferito che i rappresentanti d’interesse si consultavano molto spesso, che lui era sempre favorevole al confronto e tutti potevano parlare. Aggiungere un altro tavolo di lavoro non era necessario. Respinte le pre,messe, il punto (1) e il punto (2 della parte deliberante sono stati respinti ciascuno con 8 sì, 18 no e 3 astensioni.</p>
<p><strong>Il passaggio alla discussione articolata è stato approvato con 18 sì e 12 astensioni</strong>.</p>
<p>(continua)</p>
<p><br></p>
**(MC)**
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
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