
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 NOTA STAMPA
*AGRICOLTURA: IL BIOLOGICO E LA LIBERTÀ DI SCELTA DEI CONSUMATORI A
RISCHIO, *
*LA CAMERA VARA LA DEREGULATION SUI PRODOTTI AGRICOLI GENETICAMENTE
MODIFICATI*
*La denuncia di Aiab, Assobio e FederBio, "finora il biologico è stato
tutelato: da oggi in poi potrebbe non esserlo più”.*
Il Parlamento ha dato il via libera a una deregulation pericolosa per i
consumatori e per i produttori biologici. E lo ha fatto ieri sera la Camera
dei deputati, approvando a colpi di voto di fiducia la norma contenuta nel
decreto governativo sulla siccità che rende possibile la coltivazione in
campo, per ricerca e sperimentazione, dei cosiddetti TEA – Tecniche di
evoluzione assistita – senza nessuna limitazione. La ratio della norma
approvata è definire i prodotti delle NGT/TEA non equiparabili agli OGM ma
assimilabili a varietà derivate da mutazioni naturali o selezioni
tradizionali. Tutto ciò per scavalcare la normativa attualmente in vigore
nel nostro Paese che vieta la sperimentazione in campo aperto degli OGM
senza attendere le disposizioni europee in materia.
Le TEA o NGT (New Genomic Techniques, in inglese) in campo agricolo
rappresentano una forma avanzata di manipolazione genetica di semi e piante
alimentari. La Corte di giustizia europea ha emesso un giudizio in cui
ribadisce come le NGT non possano essere considerate fuori dal perimetro
della Direttiva 2001/18, che definisce e regola gli OGM, chiedendo che
vengano sottoposte alle stesse procedure per l’approvazione delle varietà
destinate alla coltivazione e delle sperimentazioni in campo aperto
obbligando a una valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura.
L’Europa sta decidendo come affrontare questa nuova sfida tecnologica,
attraverso pareri scientifici e consultazioni istituzionali. L’Italia, un
Paese che ha da sempre vietato la coltivazione di OGM per uso alimentare
sul suo territorio, oggi ha preso una scorciatoia inaccettabile soprattutto
per la libertà di scelta e la trasparenza delle informazioni che vengono
fornite ai consumatori. Una scorciatoia che rischia di tagliare le gambe
allo sviluppo del biologico, una risorsa necessaria non solo alla salute
della Terra e delle persone, ma anche al mercato, visto che i prodotti bio
italiani non vedono flessioni nelle esportazioni sui mercati esteri e
rappresentano una voce decisiva del Made in Italy di qualità.
“Il Governo e il Parlamento italiano stanno di fatto puntando alla
deregolamentazione del settore, considerando le NGT assimilabili alle
varietà tradizionali. In altre parole, con questa impostazione
si punta all’obiettivo di coltivare i nuovi prodotti senza sottostare a
nessuna regola o limitazione”, *denunciano Aiab, Assobio, FederBio*. “Con
un via libera di questo genere alle NGT, la prima vittima sarebbe
l’agricoltura biologica visto che si pregiudica uno degli aspetti
distintivi fondamentali del metodo bio che esclude le NGT dal processo
produttivo.
Contemporaneamente i consumatori non sarebbero più in condizioni di poter
scegliere cosa mettere sulla loro tavola e potrebbero comprare prodotti
contenenti modificazioni genetiche senza neanche saperlo. E il settore del
biologico perderebbe un tratto distintivo fondamentale rispetto al
convenzionale”.
“Così, l’obiettivo europeo del 25% di superficie agricola coltivato a bio
perde completamente di senso”, affermano le associazioni del biologico. “Da
una parte chiedi più impegno per l’agricoltura bio, dall’altro neghi la
possibilità di distinguerla da un prodotto convenzionale, almeno per quanto
riguarda l’assenza di modificazioni genetiche”.
Non è quindi una presa di posizione ‘ideologica’ quella del mondo del
biologico: “Prima del via libera a un cambiamento di queste dimensioni, è
indispensabile, come sostenuto da IFOAM a livello europeo, che anche sulle
NGT sia condotta un’attenta valutazione del rischio e soprattutto vengano
elaborati metodi e strategie per identificare i prodotti derivanti dalle
NGT affinché si possano attivare i necessari controlli. Questo è
fondamentale per garantire tracciabilità e trasparenza e dare quindi ai
cittadini la possibilità di effettuare acquisti alimentari consapevoli e
agli agricoltori di scegliere il metodo di produzione. Quello che vogliamo
sottolineare è che questa accelerazione tutta italiana è deleteria per un
settore che i consumatori vogliono ‘diverso’ da quello convenzionale.
Sappiamo con precisione che le sementi convenzionali OGM possono trasferire
le loro caratteristiche di campo in campo, dando luogo a contaminazioni
accidentali. Finora il biologico è stato tutelato: da oggi in poi potrebbe
non esserlo più”.
*Aiab, Assobio e FederBio* – che fanno loro le posizioni espresse dalla
Coalizione Italia Libera da Ogm – *chiedono che questo colpo di mano che
mette assieme gli interventi contro la siccità e il via libera alle NGT sia
immediatamente fermato. *“Se l’obiettivo di questo governo è la protezione
dell’agricoltura Made in Italy, il voto di ieri contrasta totalmente con
questa ispirazione. Così si equipara l’agricoltura di qualità e la tipicità
italiana alle distese agricole iper industrializzate del Nord Europa e
degli Stati Uniti: un vero boomerang. Se il Ministero delle Politiche
Agricole vuole confermare il fatto che è anche il Ministero del Made In
Italy, deve agire di conseguenza.
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