
(AGENPARL) – gio 01 giugno 2023 Senatrice Minasi – Gruppo Lega
Signor Presidente,
Gentili Senatori,
ringrazio la senatrice Minasi per consentirmi di chiarire un punto a mio avviso molto importante e molto delicato. Innanzitutto, voglio precisare che la grande maggioranza delle Regioni ha votato a favore della nostra proposta di dimensionamento, aggiungo pure che la regione Abruzzo ha accolto favorevolmente i chiarimenti che noi abbiamo dato e quindi credo che da questo punto di vista il problema si sia risolto. In realtà noi stiamo attuando una disposizione PNRR, una disposizione che prevede il dimensionamento come milestone e che quindi noi abbiamo dovuto in qualche modo organizzare. Se noi avessimo seguito la normativa vigente, normativa che come lei giustamente sottolineava, è una normativa rigida che non consente alle Regioni alcuna possibilità di intervento e di modellare sulle necessità del territorio il dimensionamento, avremmo avuto 149 istituzioni scolastiche in meno.
Voglio subito fare chiarezza anche su un altro punto. In Italia ci sono oggi 40mila plessi scolastici, cioè 40mila edifici in cui ci sono insegnanti, studenti, banchi, arredi, personale. Nessuno di questi 40mila plessi scolastici verrà chiuso. Quindi sono si tratta di chiudere scuole, si tratta soltanto di razionalizzare le istituzioni giuridiche. Faccio un esempio molto concreto: oggi esiste una scuola che si chiama Leopardi e un’altra che si chiama Manzoni. La scuola Manzoni è retta dallo stesso preside, in molti casi, che regge il Leopardi. Questo perché in Italia ci sono ben 860 reggenze. 860 reggenze vuol dire che lo stesso dirigente scolastico è costretto a fare due bilanci, due pubblicità di atti, due contrattazioni e via dicendo. Noi andiamo a eliminare le reggenze, noi andiamo a concentrare, a razionalizzare, facendo sì dunque che l’offerta sul territorio sia la più coerente possibile. Le risorse risparmiate saranno tutte reinvestite nella scuola e questo è un primo punto. Non solo, ma proprio aver dato alle Regioni al di là di qualsiasi numero prefissato, la possibilità di strutturare l’offerta sul territorio consentirà di tenere in considerazione le aree di montagna, le aree disagiate e quindi di modellare la strutturazione delle istituzioni scolastiche a seconda delle esigenze dei singoli territori.