
(AGENPARL) – gio 12 ottobre 2023 Farmacie Comunali Piacentine srl è una società a controllo pubblico e non
solo a partecipazione pubblica.
E’ la conclusione a cui è giunto l’ente di Palazzo Mercanti dopo aver
studiato la nota inviata alla sindaca Tarasconi da parte di FDA srl, ovvero
il socio privato che detiene circa il 48% delle quote di Farmacie Comunali.
Una nota, quest’ultima, che si basa sul parere di uno studio legale la cui
tesi finale va nella direzione opposta: Farmacie Comunali Piacentine
sarebbe, secondo gli avvocati che hanno redatto il parere, una società a
partecipazione pubblica ma a controllo privato.
La nota di FDA, inviata alla sindaca e contestualmente agli organi di
informazione che ne hanno dato notizia, è stata presa in esame
dall’assessore e vicesindaco Marco Perini, con delega alle Risorse umane e
finanziarie ed efficienza amministrativa, e dal Segretario generale
dell’ente Luca Canessa; i quali, dopo un’attenta valutazione, hanno
risposto a FDA con una nota ufficiale il cui oggetto è la “natura giuridica
della società Farmacie Comunali Piacentine srl”. Nota che parte subito con
una premessa: il parere legale è stato redatto “esclusivamente sulla base
della documentazione trasmessa da FDA” agli avvocati dello studio
incaricato. E a precisarlo sono gli stessi avvocati. Tuttavia tale
documentazione, fa notare il Comune di Piacenza, è carente di una serie di
atti che “avrebbero sicuramente agevolato lo studio legale a esprimere un
parere più approfondito”.
Un esempio: allo studio legale non sono state trasmesse le delibere
adottate dal Consiglio comunale di Piacenza nelle quali si ribadisce che la
società Farmacie Comunali Piacentine “è una società a controllo pubblico”.
E ancora: FDA non ha inviato ai suoi avvocati il verbale dell’Assemblea
Straordinaria della società redatto il 14 dicembre 2017 dal notaio Massimo
Toscani il cui oggetto riguardava gli adeguamenti dello statuto sociale;
adeguamenti che la normativa rende obbligatori “per le società a controllo
pubblico”. Circostanza, quest’ultima, che dunque era ben nota al
rappresentante del socio privato il quale ha approvato la delibera votata
dall’Assemblea, come da verbale.
E’ anche da rilevare, scrivono Perini e Canessa, che “i verbali assembleari
di rinnovo degli organi amministrativi si sono adeguati alla normativa
riferita alle società a controllo pubblico”. Società che, ad oggi, è
gestita da un Consiglio di amministrazione di cui fanno parte tre membri,
due dei quali sono espressione del Comune. E ciò in base a uno specifico
decreto legislativo (il 175 del 2016) che offre questa possibilità
“all’assemblea delle società a controllo pubblico”. Una possibilità che è
stata colta da Farmacie Comunali Piacentine con l’accordo sia del socio
pubblico – il Comune di Piacenza, che detiene la maggioranza delle quote –
sia del socio privato.
La nota a firma dell’assessore Perini e del segretario Canessa prosegue con
un nutrito elenco di documenti che a quanto pare non sono stati forniti ai
legali che si sono dovuti occupare di redigere il parere. Su un documento
in particolare pongono l’attenzione i rappresentanti di Palazzo Mercanti,
ed è la deliberazione numero 23 del 2022 della Corte dei Conti, Sezione
Regionale di controllo per l’Emilia-Romagna. “La Sezione prende atto in
primis – si legge nell’atto – della particolarità della società Farmacie
Piacentine srl, società mista pubblico-privata, con partner industriale
scelto con procedura ad evidenza pubblica, per la gestione delle farmacie
comunali. Società, comunque, a controllo del Comune di Piacenza”. E in
quanto tale soggetta alle norme che ne regolano la gestione.
Nella parte finale, ma non meno importante, della comunicazione che il
Comune ha inviato ad FDA ci si concentra sui patti parasociali che,
nell’assunto del socio privato basato sul parere dei propri legali, non
verrebbero rispettati qualora la natura giuridica di Farmacie Comunali
Piacentine rimanesse quella di società a controllo pubblico. Nello
specifico, il Comune riconosce di certo che il patto parasociale in vigore
prevede che il Consiglio d’amministrazione della società deliberi con il
voto favorevole dell’Amministratore delegato (espressione del privato) su
una serie di materie, ma fa notare che “senza il voto favorevole di almeno
un componente del Consiglio di amministrazione nominato dal Comune di
Piacenza, l’amministratore delegato non riesce a far approvare gli atti
riferiti alle materie elencate”.
Non è tutto: lo stesso statuto di Farmacie Comunali Piacentine prevede, con
riferimento alle assemblee straordinarie, che vi sia “il voto favorevole di
tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale”. Morale:
per le delibere assembleari è necessario, anzi, è sufficiente il solo voto
favorevole espresso dal Comune di Piacenza.
La conclusione è che il Comune di Piacenza “non può far altro che
continuare a considerare la società Farmacie Comunali Piacentine srl una
società a controllo pubblico” e ribadisce che l’ente “non è mai venuto meno
al rispetto dei Patti parasociali”.
La nota si chiude con l’invito rivolto ad FDA ad adeguarsi “non soltanto a
quanto previsto dal Regolamento per il controllo in società non quotate ed
enti partecipati dal Comune di Piacenza approvato dal Consiglio comunale
con delibera 27 del 10 luglio 2023, ma anche a tutte le normative vigenti
in materia e inerenti le società a controllo pubblico”.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza