
(AGENPARL) – sab 13 maggio 2023 Comunicato stampa / 13 maggio 2023
Musei d’impresa, diritto inclusivo e sviluppo delle aree interne:
i tre progetti UniMc premiati da “Le Cento Città”
Oggi la consegna del riconoscimento annuale “Freschi di Accademia”.
Arianna Alpini per il settore giuridico-economico, Simona Antolini per gli studi umanistici e Carmen Vitale per l’area della formazione, comunicazione e turismo sono le vincitrici per l’Università di Macerata del riconoscimento “Freschi di accademia”, promosso dall’associazione culturale “Le Cento Città”. Come hanno spiegato oggi il presidente Filiberto Bracalente, il vice Maurizio Cinelli e il delegato Sergio Silvestrelli in apertura della premiazione, ospitata dalla biblioteca didattica di Unimc, l’iniziativa, di cadenza annuale, vuole offrire alle quattro Università marchigiane l’opportunità di rendere visibili alcuni dei migliori progetti di ricerca nell’ambito di tre aree scientifico-culturali.
“Quelle che presentiamo oggi – ha commentato il rettore John McCourt – sono alcune delle eccellenze del nostro sistema di ricerca, che ci vede molto attivi a livello nazionale e locale, sempre con un occhio verso l’Europa. Questa regione è fortunata ad avere quattro atenei di alto livello e complementari che rappresentano una risorsa per futuro del territorio”. I progetti presentati sono accumunati da un alto livello di inter e multidisciplinarietà, dall’adesione ai principi della scienza aperta e dalle importanti ricadute in ambito sociale e culturale.
Simona Antolini, studiosa di epigrafi greche e latine di età romana, ha mostrato come queste fonti primarie e fondamentali per la ricostruzione storica del mondo antico possano parlarci. “La varietà della documentazione comporta la poliedricità delle mie ricerche, con attenzione ai fenomeni di integrazione linguistica e culturale delle diverse comunità dell’Italia e delle province romane. Oltre a questo aspetto più tradizionale, le mie ricerche da una parte si sono aperte alla Digital Epigraphy, dall’altra tentano di rispondere alla funzione civile della storia, attraverso progetti di valorizzazione del patrimonio epigrafico e di alta divulgazione scientifica. Il neonato Techne unisce trasmissione delle conoscenze, formazione e creazione di una rete di musei d’impresa capaci di generare ricadute economiche positive sul territorio.”
Arianna Alpini, docente di diritto privato, ha presentato un progetto che si fonda su una “teoria impura del diritto”, che considera cioè importante il substrato culturale del giurista nell’interpretazione del diritto, il tener conto di elementi “impuri” legati alla società e alla cultura. Obiettivo è fare leva sulle discipline umanistiche per elaborare una metodologia transdisciplinare di ricerca e di didattica supportata dagli strumenti informatici per sviluppare un’argomentazione giuridica “inclusiva”, più attenta ai bisogni umani.
Carmen Vitale, ricercatrice di diritto amministrativo ha, infine, illustrato un progetto di innovazione e inclusione per le aree interne. “L’obiettivo – ha spiegato – è contribuire all’individuazione e diffusione di modelli di sviluppo dei territori marginali incentrati sulla cultura, come veicolo per la produzione di economia e di contrasto alle disuguaglianze sociali, attraverso l’analisi strumenti innovativi per la rigenerazione e il riuso; il patrimonio culturale, il turismo e lo sviluppo sostenibile delle aree interne; le politiche di gestione del rischio di disastri applicate al patrimonio culturale; l’individuazione e gestione di itinerari turistico-culturali”. Al gruppo di ricercano collaborano varie Università italiane e straniere e Centri di ricerca, partner pubblici e privati.