
(AGENPARL) – gio 11 maggio 2023 Servizio Comunicazione e informazione
Stefano Contu
UNIONE Responsabile Ufficio Stampa
Bergamo, 11 maggio 2023
COMUNICATO STAMPA
Sabato la manifestazione. Con CISL Bergamo oltre 500 persone
A Milano “per il lavoro e i diritti”
Corna: “mobilitazione per ottenere un cambiamento delle politiche economiche e sociali”
Dopo la riunione unitaria di venerdì scorso e le numerose assemblee effettuate nei luoghi di
lavoro pubblici e privati, CGIL CISL UIL Bergamo si apprestano a partecipare alla manifestazione
di sabato a Milano che, sotto il titolo di “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, riunirà
migliaia di partecipanti dalle regioni del Nord Italia. Una manifestazione che segue quella di
sabato scorso a Bologna e precede quella di sabato 20 maggio a Napoli. Da Bergamo, con CISL,
partiranno almeno 3 pullman. Molte altre persone raggiungeranno il capoluogo lombardo con
auto private e treni, per un totale di oltre 500 tra delegati, tesserati e simpatizzanti.
“È una consistente mobilitazione messa in campo per sostenere le richieste sindacali al Governo e al
sistema delle imprese– dice Francesco Corna, segretario generale CISL Bergamo -, allo scopo di
ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali”. Molti i
temi su cui i sindacati chiedono un radicale cambio di passo. A cominciare “dalla tutela dei redditi
dall’inflazione e dall’aumento del valore reale delle pensioni e dei salari. Poi, il rinnovo dei contratti
nazionali dei settori pubblici e privati; la riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su
lavoro e pensioni, tassazione di extraprofitti e rendite finanziarie; il potenziamento occupazionale e
dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico, per garantire il diritto universale alla salute e
del sistema di istruzione e formazione; maggiore sicurezza sul lavoro e contrasto alle malattie
professionali”.
Le richieste sindacali vertono su “una equa riforma del sistema previdenziale e un maggiore
sostegno alla non autosufficienza; su un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà,
garantito da investimenti e da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da
ammortizzatori sociali funzionali alla transizione. Inoltre, vanno messe in campo politiche
industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione
ambientale, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo e puntando alla piena
occupazione, finalmente strutturando un sistema che garantisca il funzionamento delle politiche
attive sui territori”.