
(AGENPARL) – dom 23 aprile 2023 [Comune Cagliari News]
Comunicato stampa
23 aprile 2023
Il presidente Tocco e il sindaco Umberto Costantini con il figlio e la nipote di “Geppe” incontrano gli studenti del Comune emiliano e del capoluogo sardo
Gemellaggio Cagliari-Spilamberto in memoria del partigiano Nino Garau
In occasione dell’incontro “Gemellaggio Cagliari-Spilamberto in memoria del partigiano Nino Garau”, è stato il presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco ad accogliere Umberto Costantini, sindaco del Comune nei pressi di Modena, nel cuore delle Terre di Castelli.
Ospitato nel pomeriggio di sabato 22 aprile 2023 al Palazzo Civico di via Roma 145, l’incontro ha visto la partecipazione di Dino Garau e Francesca Nurra, rispettivamente figlio e nipote del partigiano Nino. Tanti anche i docenti, le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di Spilamberto, del Liceo classico “Dettori” e del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.
“Antonio Garau nacque a Cagliari il 12 dicembre 1923, fratello secondogenito di Lina, la maggiore, e di Gianna. Il padre, Raimondo, era un facoltoso proprietario di immobili, la madre, di origini modenesi, si chiamava Iolanda Gibertini. La passione giovanile per il volo unita a frequentazioni familiari nel mondo dell’aviazione lo portarono a compiere la scelta di accedere all’accademia dell’Aeronautica militare di Caserta (corso «Zodiaco» 1941, trasferito a Forlì nell’agosto del ’43 a seguito degli sbarchi delle forze alleate nel Sud Italia)”.
“Dopo l’8 settembre, e un breve periodo di sbandamento, raggiunse i parenti materni nella pianura modenese e qui, nemmeno ventenne, abbracciò la causa resistenziale costituendo e guidando la brigata partigiana “Aldo Casalgrandi” con il nome di battaglia “Geppe”. Fu catturato dai tedeschi, torturato e imprigionato in un carcere a Verona da dove nonostante fosse ferito, riuscì a fuggire con l’aiuto di un soldato sardo, Spartaco Demuro. Il suo ruolo nella lotta per la liberazione del quadrante sud-orientale dell’attuale provincia di Modena, precisamente del territorio di Vignola, Marano e Savignano sul Panaro, Castelvetro, Castelnuovo Rangone, e del paese di Spilamberto tra il 22 e il 23 aprile 1945, fu determinante. Dopo la guerra e il ritorno a Cagliari la falsa accusa dell’omicidio di un fascista gli costerà qualche giorno di detenzione”.
“Laureatosi in giurisprudenza, il 1° ottobre del 1949 fu assunto in qualità di funzionario dal Consiglio regionale della Sardegna. L’11 ottobre 1952 sposò Luciana Magistro con la quale ebbe tre figli: Dino, Emanuela e Stefania”.