
(AGENPARL) – ven 24 marzo 2023 Il 28 marzo sarà il primo dei due incontri dedicati alla futura Casa della
Comunità che nascerà a Castelnovo di Sotto e ai bisogni di salute dei cittadini
dei comuni dell’Unione Terre di Mezzo
Martedì 28 marzo alle 20:30 si terrà il primo dei due momenti di dialogo e informazione con i
professionisti dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia dedicati alla popolazione che afferisce ai
comuni dell’Unione Terre di Mezzo.
Gli appuntamenti segnano la ripresa del percorso di progettazione partecipata della futura Casa
della Comunità di Castelnovo di Sotto che avrà sede in via della Conciliazione, nell’edificio
completamente ristrutturato che ospitava i Poliambulatori.
L’incontro di martedì prossimo si intitola “La nuova casa della Comunità: come renderla una
risorsa di tutti i cittadini” e vedrà gli interventi del Sindaco di Castelnovo Sotto Francesco
Monica, del Direttore del Distretto socio-sanitario di Reggio Emilia Elisabetta Negri, del Direttore
del Dipartimento Cure Primarie Marina Greci e della Responsabile dei Servizi Sociali dell’Unione
Terre di Mezzo, oltre che di vari altri professionisti del territorio. È prevista la testimonianza del
Sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi relativamente alla esperienza della Pedecollina nella
Casa della Comunità di Puianello.
Martedì 18 aprile sempre alle 20:30 si terrà l’incontro “La comunità in salute: strategie per
migliorare il mio benessere” con l’intervento di Simone Storani, Referente del Dipartimento
Cure primarie, Marco Tamelli, Referente per il Piano regionale di Prevenzione, Ermanno Rondini,
Presidente LILT (Lega Tumori sede Reggio Emilia) e un tecnico della UISP di Reggio Emilia.
La moderazione di entrambi gli appuntamenti sarà a cura di Mauro Incerti, presidente della
cooperativa sociale CPS e cittadino castelnovese. La sede degli incontri è la Pubblica
Assistenza di C.Sotto in via Petrarca n.6.
La Casa della Comunità è un luogo di prossimità dove i cittadini possono trovare accoglienza e
risposte ai propri bisogni sanitari, sociosanitari e sociali. Non vuole essere solo il luogo di offerta
dei tradizionali servizi socio-sanitari ma, soprattutto, un luogo di risposta sociale innovativa
attraverso il coinvolgimento delle risorse del territorio e della comunità nel suo insieme. In
quest’ottica, l’offerta di servizi socio-sanitari è pensata a partire dai bisogni e dalle necessità
della comunità, perché la salute si genera dove le persone vivono.
L’obiettivo organizzativo è di rendere concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di
riferimento e creare un luogo multidisciplinare che integri progettazione ed erogazione di
interventi sanitari e sociali.
In previsione dell’apertura della Casa della Comunità di Castelnovo Sotto, negli anni precedenti
la pandemia, in collaborazione con i Sindaci dei comuni, l’Azienda sanitaria aveva avviato un
percorso di coinvolgimento delle istituzioni, delle associazioni, dei cittadini che aveva portato
Ufficio Stampa Azienda Sanitaria di Reggio Emilia
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alla sottoscrizione del Patto Sociale di Comunità per il benessere e la salute. Il patto contiene i
principi e le linee guida per costruire e sperimentare insieme una nuova forma di Casa della
Salute appunto la Casa della Comunità. Dopo tre anni di stop, la ripresa del percorso prevede
diversi momenti di confronto sui bisogni espressi dai territori, ai primi due già calendarizzati ne
seguiranno altri. La Casa della Comunità di Castelnovo Sotto è in fase di completamento.
Il contesto delle Case della Comunità e la Casa di Castelnovo Sotto
La Casa della Comunità è il luogo al quale rivolgersi per trovare risposta ai propri problemi di
salute, un punto di riferimento certo e ben riconoscibile per i cittadini, vicino e abituale.
Le Case della comunità nascono per offrire in modo coordinato:
? accesso ai servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali in un luogo visibile e
facilmente accessibile alla popolazione di riferimento;
? la garanzia della risposta alla domanda di salute della popolazione nelle 24 ore 7 giorni su
7;
? la presa in carico del cittadino sulla base dei diversi bisogni di salute e secondo un
approccio proattivo;
? l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari, che prevedono la integrazione tra
servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e tra servizi sanitari e sociali;
? la partecipazione della comunità locale, dei pazienti e caregiver.
La Casa di Castelnovo Sotto sarà punto di riferimento non solo per i comuni che, insieme a
Castelnovo, formano l’Unione “Terra di Mezzo”, ossia Cadelbosco Sopra e Bagnolo, ma anche per i
comuni limitrofi, con un bacino stimato di oltre 30 mila abitanti.
La Casa ospiterà il Nucleo di Cure Primarie (NCP) n.6 dell’Area Centro del Dipartimento Cure
Primarie aziendale, Distretto di Reggio Emilia. La sua prossimità geografica ai distretti sanitari
confinanti, Montecchio e Guastalla, nonché ai paesi di Campegine (a 3,7 km, 5.232 abitanti) e
Poviglio (a 4,0 km, 7.313 abitanti) amplia il bacino potenziale di ulteriori 12.500 abitanti.
Ampia è stata sinora la collaborazione dell’azienda sanitaria con gli enti locali nel creare sinergie
con le forze sociali e le risorse formali e informali del territorio allo scopo di condividere un
percorso di coesione sociale e di partecipazione per la creazione di nuove relazioni e nuove reti
che rispondano in modo adeguato ai bisogni del territorio.
La struttura intende agevolare i percorsi di partecipazione e individuazione di linee progettuali e
obiettivi condivisi con diversi soggetti della comunità: associazioni di volontariato e sportive,
parrocchie, servizi educativi e scolastici, gestori dei servizi per anziani e disabili.
La ristrutturazione in fase di completamento dell’edificio in via della Conciliazione prevede di:
? migliorare l’accesso ai servizi socio-sanitari e sociali attraverso il Punto unico di
Accesso Socio-Sanitario (PUA), per garantire la presa in carico integrata dei
cittadini che presentano bisogni complessi, con valutazione multidimensionale e
stesura di piani assistenziali individualizzati nell’ottica della flessibilità e
dell’efficienza dell’uso delle risorse disponibili;
? attivare una sede del Servizio Sociale unificato dei comuni dell’Unione Terre di Mezzo
