
[lid] Il prezzo dell’oro è salito, avviandosi a porre fine a una serie di perdite durata otto sessioni, le più lunghe dal 2016, in un contesto di calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e del dollaro rispetto ai livelli elevati registrati nell’ultimo periodo.
È aumentato anche nelle transazioni spot dello 0,3% per raggiungere 1.826,49 dollari l’oncia, nel tentativo di riprendersi dal livello più debole da marzo, toccato martedì, e i futures dell’oro statunitense sono aumentati dello 0,3% a 1.840,90 dollari.
Il calo del dollaro ha sostenuto il prezzo di altri metalli preziosi, con l’argento nelle transazioni spot che è aumentato dell’1,1% a 21,19 dollari l’oncia, dopo essere sceso questa settimana ai livelli più bassi da metà marzo.
Il platino ha guadagnato lo 0,5% a 870,16 dollari, passando dal livello più basso dell’anno registrato nell’ultima sessione, e il palladio è salito dell’1,2% a 1.181,15 dollari, allontanandosi dal livello più basso degli ultimi cinque anni toccato ieri, mercoledì.