
(AGENPARL) – mar 21 febbraio 2023 [Logo Comunicati Stampa]
Percorsi formativi per assunzione incarico di Presidente di Seggio
Comunicato N° 18 del 21 Febbraio 2023
Nell’ambito di un Protocollo d’Intesa che l’Ateneo peloritano ha sottoscritto con la Prefettura di Messina, la Corte d’Appello di Messina e il Comune di Messina è stato pubblicato un Avviso pubblico per la partecipazione ai percorsi di formazione per assumere l’incarico di Presidente di Seggio nelle consultazioni elettorali e/o referendarie.
I percorsi formativi rientrano nelle attività previste al fine di instaurare un rapporto di continuativa e reciproca collaborazione e in un’ottica di sperimentazione istituzionale che coniughi le competenze scientifiche dell’Università con quello tecnico-amministrative degli altri Enti sottoscrittori.
Nello specifico, i Corsi di formazione finalizzati all’assunzione dell’incarico di Presidente di sezione elettoraleforniranno le necessarie conoscenze normative, tecniche ed operative per assolvere al ruolo. Le attività si svolgeranno presso l’Ateneo dal 2 al 31 marzo (in orari pomeridiani, preferibilmente nelle giornate di giovedì e venerdì) secondo un calendario di lezioni che sarà pubblicizzato successivamente.
La partecipazione a tale Corso sarà considerata titolo di preferenza nella selezione dei candidati Presidenti di seggio. Agli studenti che parteciperanno saranno riconosciuti dei Crediti formativi (CFU), con le forme e secondo le modalità previste dalla normativa regolamentare di UniMe, mentre agli iscritti all’Ordine degli Avvocati saranno riconosciuti 8 CFU.
Per partecipare è possibile presentare la propria candidatura, entro le ore 12 del 27 febbraio.
Ulteriori informazionisuwww.unime.it.
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Università degli Studi di Messina
Testo Allegato:
Oggetto: Il sistema di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia: il 23 febbraio un seminario a Giurisprudenza per fare il punto sulla situazione. Alle redazioni in indirizzoCOMUNICATO STAMPAGiustizia e tutela dei testimoni: un’analisi del sistema di protezione. Giovedì 23 febbraio un seminario promosso da Unimore, Comune di Modena e CDSL con il Dott. Nicola Zupo, Direttore del Servizio Centrale di Protezione.Giovedì 23 febbraio alle ore 15.30, presso l’Aula Magna “Giuseppe Dossetti” del Dipartimento di Giurisprudenza Unimore (Via San Geminiano, 3 – Modena), si terrà un momento di studio dedicato al sistema di protezione dei testimoni e collaboratori di giustizia in Italia. L’evento, organizzato da Unimore, Comune di Modena e Centro Documentazione e Studi sulla Legalità, vedrà la partecipazione del Dott. Nicola Zupo, Direttore del Servizio Centrale di Protezione, e di altri esperti del settore, che discuteranno della situazione attuale e delle sfide future per il sistema di protezione.La protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia è uno strumento importante per garantire l’incolumità di quanti si trovano in situazioni a rischio. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla capacità di garantire la segretezza dell’identità dei testimoni e di fornire loro un supporto adeguato. Inoltre, il sistema di protezione dei testimoni si trova di fronte a nuove sfide, come la diffusione di internet e dei social media, che possono rendere più difficile salvaguardare l’identità delle persone protette.Durante il convegno, gli esperti analizzeranno i principali problemi del sistema di protezione e forniranno un quadro completo della situazione attuale.Dopo i saluti istituzionali del Prof. Elio Tavilla, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Unimore, e del Dott. Andrea Bosi, Assessore con delega alle Politiche per il lavoro e la legalità del Comune di Modena, il Dott. Nicola Zupo, Dirigente Superiore della Polizia di Stato e Direttore del Servizio Centrale di Protezione, tratterà del sistema di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, descrivendo le attività del Servizio Centrale di Protezione che rappresenta uno dei pilastri fondamentali previsti dalla normativa che regola il sistema di protezione in Italia. Coordinerà i lavori la Prof.ssa Laura De Fazio, Docente di Criminologia presso il Dipartimento di Giurisprudenza Unimore.L’attività svolta dal Servizio centrale di protezione e dai nuclei di protezione regionali o interregionali è tanto delicata quanto poco conosciuta, anche in considerazione dell’elevato livello di segretezza nel quale deve svolgersi.Infatti, i testimoni e collaboratori di giustizia ai quali viene concesso un programma di protezione che sovente coinvolge anche i loro familiari, a prescindere dalle ragioni per le quali hanno deciso di offrire la propria collaborazione, diventano persone che devono improvvisamente perdere la propria identità arrivando a mimetizzarsi in un nuovo contesto sociale, lavorativo, scolastico e abitativo. Ed è proprio al Servizio centrale di Protezione che spetta di occuparsi della loro protezione e di fornire adeguata assistenza, che si rivelano compiti di estrema delicatezza e complessità, considerato che si tratta di persone la cui esistenza è ad altissimo rischio.“L’interesse che il tema del seminario riveste per studenti, dottorandi e professionisti – sottolinea la Prof.ssa Laura De Fazio – è evidente, basti pensare alle implicazioni non solo giuridiche che le attività del servizio possono avere a diversi livelli, se si considerano le questioni logistiche, lavorative, sanitarie, di generalità anagrafiche e di tipo psicologico che devono essere affrontate e che richiedono una specifica preparazione del personale coinvolto. Si tratta, infatti, di dare seguito a continue richieste di intervento, talvolta in condizioni di improvvisa urgenza e di fronteggiare situazioni che comportano un inevitabile coinvolgimento emotivo.”Il seminario rappresenta un’importante opportunità per gli esperti del settore e per tutti coloro che sono interessati alla protezione dei testimoni di approfondire il tema e di acquisire conoscenze e competenze utili per la loro attività professionale.Modena, 21 febbraio 2023L’Ufficio Stampa