
(AGENPARL) – dom 01 ottobre 2023 *DELEGAZIONE EUROPARLAMENTARI A LAMPEDUSA*
*“Qui per ascoltare e portare in Europa le questioni che riguardano
Lampedusa e la vita di tante persone: migranti e abitanti dell’isola”. *
*Le tappe della visita e il messaggio di S&D per il decennale del 3 Ottobre*
Una delegazione di parlamentari europei di S&D e Renew Europe è in visita a
Lampedusa. La delegazione è composta dai parlamentari italiani di S&D,
*Brando* *Benifei, *capo delegazione PD al Parlamento Europeo, e *Pietro
Bartolo* assieme al socialista spagnolo *Domenec Ruiz Devesa*, al
socialista olandese *Thijs Reuten*, alla portoghese *Isabel Santos*; e
dalla liberale francese *Fabienne Keller* di Renew Europe. Ieri, gli
eurodeputati hanno incontrato il sindaco Filippo Mannino e visitato
l’hotspot di contrada Imbriacola dove sono stati accompagnati dalla
viceprefetto Carmen Cosentino ed hanno potuto confrontarsi oltre che con
alcuni migranti, con gli operatori della Croce Rossa, delle organizzazioni
che prestano servizio all’interno dell’hotspot – Unhcr, Oim, Agenzia
europea dell’Asilo, Save the Children – e con i rappresentanti di Frontex.
Al momento il Centro ospita 198 persone, soprattutto bengalesi ed eritrei.
Alcuni migranti bengalesi in attesa di identificazione hanno raccontato di
essere arrivati prima in Libia e da lì essere stati “spostati” in Tunisia
per intraprendere il viaggio verso l’Europa.
Subito dopo, la delegazione ha incontrato alcuni imprenditori che hanno
rappresentato i risvolti negativi che le situazioni di sovraffollamento
come quella che si è verificata il 12 settembre, creano a chi lavora
sull’Isola, soprattutto in ambito turistico.
“Ho voluto fortemente la presenza dei colleghi europei – dice *Pietro
Bartolo*, per 30 anni medico di Lampedusa e responsabile delle prime visite
ai migranti- per far toccare loro con mano gli umori e i bisogni
dell’Isola. In dieci anni, dalla strage del 3 ottobre, è cambiato poco: si
continua a morire nel Mediterraneo e il naufragio di Lampedusa, purtroppo,
non è rimasto isolato. Ho chiesto che la prossima settimana anche il
Parlamento europeo, riunito a Strasburgo in plenaria, torni a parlare di
quell’evento e delle politiche europee sull’immigrazione”. “Siamo qui per
partecipare alle commemorazioni, ma anche per portare questioni sul tavolo
europeo – ha aggiunto il capo delegazione PD al Parlamento Europeo, *Brando
Benifei* – La nostra presenza in questi giorni è l’anticipazione di un
impegno che porteremo avanti nelle prossime settimane perché vogliamo che
il Patto sulla migrazione, di cui Bartolo è stato relatore per S&D venga
portato fino in fondo: solidarietà europea, risorse e scelte coerenti con
le necessità di territori di confine com’è Lampedusa, confine non d’Italia
ma d’Europa”. Gli eurodeputati S&D e Fabienne Keller di Renew Europe hanno
ribadito il proprio impegno per avanzare in parlamento europeo la richiesta
di “una fiscalità di vantaggio a favore dei lampedusani che in quanto
isolani hanno già costi superiori rispetto al resto d’Italia”.
Durante il punto stampa, il capo delegazione italiano Brando Benifei e la
socialista Isabel Santos hanno letto un messaggio del gruppo SD al
Parlamento Europeo scritto per il decennale della strage del 3 ottobre 2013
a Lampedusa nella quale morirono 368 persone.
Questo il messaggio:
*Il gruppo dei Socialisti e Democratici non dimentica il tragico naufragio
del 3*
*ottobre 2013 dove 368 persone persero la vita al largo del porto di
Lampedusa.*
*A dieci anni da questa tragedia umana, ci rammarichiamo che il dolore*
*dell’intera Europa non si sia trasformato in una risposta collettiva in
grado di*
*evitare altre stragi.*
*Nutriamo profondo dolore per le perdite di vite umane che continuano ad*
*avvenire nel Mediterraneo dal 2013. Lavoriamo affinché da queste tragedie
*possa finalmente trarre un insegnamento e ci battiamo per una risposta*
*europea permanente ed efficace attraverso operazioni di ricerca e
soccorso. Il*
*modo migliore per evitare che stragi di questa portata continuino a
verificarsi è*
*garantire percorsi d’ingresso sicuri e legali e corridoi umanitari verso
l’Unione*
*Europea.*
*Ora più che mai, è essenziale che l’Unione adotti un approccio umano al*
*fenomeno migratorio e che insieme si arrivi a trovare un terreno comune
per*
*adottare soluzioni efficaci per salvare vite in mare.*