(AGENPARL) - Roma, 27 Settembre 2023(AGENPARL) – mer 27 settembre 2023 CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA
COMUNICATO STAMPA 27 SETTEMBRE 2023
ENERGIA – I Consorzi energia di Confartigianato alla sfida della
transizione green: consumare meglio per spendere meno. Oggi a Chia
(Cagliari) gli interventi di Maria Amelia Lai, Marco Granelli, Luigi
Di Maio e Davide Tabarelli. Maria Amelia Lai (Presidente
Confartigianato Sardegna): “Da settembre 2021 a oggi, le attività
isolane hanno pagato per l’energia elettrica quasi 1 miliardo di euro
in più rispetto alle condizioni normali”.
I Consorzi energia di Confartigianato – Caem, CenPi, Multienergia – si
sono riuniti da oggi al 29 settembre a Chia (Cagliari) per l’annuale
convention formativa dal titolo ‘Energies and Transition School’ che
fa il punto sulle strategie per sostenere artigiani e piccole imprese
nel risparmio sui costi di elettricità e gas, anche puntando su
efficienza e sostenibilità ambientale.
Nel corso dell’evento sono intervenuti il Presidente di
Confartigianato Imprese Marco Granelli, la Presidente di
Confartigianato Sardegna Maria Amelia Lai, il Presidente del Consorzio
Caem, Gialuca Cavion, il Presidente del Consorzio Cenpi, Daniele Riva,
il Presidente del Consorzio Multienergia, Andrea Berri. Nei prossimi
giorni si confronteranno numerosi esperti, esponenti del mondo
accademico, del settore energia e della transizione green.
I tre Consorzi, attivi da 20 anni e operativi in tutta Italia, nel
2022 hanno favorito l’acquisto di elettricità e gas al miglior prezzo
sul mercato per 49.627 ‘clienti, tra imprese e persone fisiche,
distribuiti in 88mila punti di fornitura (erano 49mila nel 2017). Il
totale dei consumi di energia elettrica ‘gestiti’ dai Consorzi lo
scorso anno ammonta a 893,7 milioni di kWh mentre per il gas metano si
attesta a 69,6 milioni di metri cubi Inoltre hanno garantito il
risparmio di 222.517 tonnellate di Co2 grazie dall’acquisto di
“energia rinnovabile certificata in origine”.
Clienti in costante crescita e consumi in evoluzione grazie ai servizi
offerti dai Consorzi che, oltre all’acquisto di energia al miglior
prezzo per imprenditori e famiglie, prevedono il controllo e la
soluzione di problemi come il mancato rispetto dei diritti
contrattuali, la correttezza della fatturazione, i tempi per il cambio
di fornitore.
Per la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia
Lai “In questa delicata e complessa fase economica, gli artigiani e i
piccoli imprenditori hanno sfoderato coraggio e passione, mostrando
grandi capacità di resilienza nell’affrontare la crisi pandemica e le
conseguenze della guerra in Ucraina. Oggi vogliono contribuire al
rilancio del Paese e a dare prospettive alle nuove generazioni, pronti
come sempre a fare la loro parte con senso di responsabilità e
coscienza civica. Alle forze politiche, ancora una volta, chiediamo
quindi di ascoltare questi ‘piccoli giganti’ coraggiosi che si battono
per restare competitivi e per fare del nostro Paese la seconda
manifattura d’Europa. Serve un contesto legislativo, economico,
infrastrutturale e culturale nel quale le imprese possano crescere di
più e meglio, riacquistare fiducia ed esaltare le loro energie. Qui,
in Sardegna, la situazione è analoga al resto al Continente Europeo,
se non peggiore considerata anche la pesante condizione di insularità.
Da settembre 2021 a oggi, le attività isolane hanno pagato per
l’energia elettrica quasi 1 miliardo di euro in più rispetto alle
condizioni normali. Un impatto senza precedenti sulle piccole attività
produttive isolane che rischia di ingigantirsi ulteriormente se non si
interverrà. Capiamo bene come nessuno abbia la bacchetta magica ma il
tema energia deve diventare la priorità per Governo: da tempo
attendiamo, per esempio, infatti la riforma della tassazione
dell’energia che oggi tocca il 51% della bolletta e che penalizza con
maggiori oneri proprio le piccole imprese che consumano meno, in barba
al principio “chi inquina paga”.
“Ma ora – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli –
bisogna cavalcare la transizione green: la sfida che attende i nostri
consorzi energia per rispondere alle esigenze delle imprese è, da un
lato, la lotta contro il caro-bollette e, dall’altro, l’utilizzo
efficiente della risorsa energetica. All’orizzonte del nostro impegno
al fianco degli imprenditori ci sono, ad esempio, le modalità di
autoconsumo, sia individuale, ossia realizzato dalla singola impresa,
che collettivo, e la gestione delle comunità energetiche rinnovabili
per affrancarci sempre di più dalle fonti di energia tradizionali e
dalle loro oscillazioni di prezzo che schiacciano la competitività
delle nostre imprese”.
Secondo Davide Tabarelli, Presidente Nomisma Energia, “abbiamo il
dovere di fare ricerca e trovare soluzioni sostenibili per famiglie e
imprese, perché non siamo fuori dall’emergenza. L’inverno ci aspetta
con i suoi picchi di richieste e le risorse cumulate non sono
infinite”.
Per l’ex Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, “il rapporto con i Paesi
del Golfo è cruciale per l’Unione Europea, pertanto dobbiamo
impegnarci in diplomazia e stringere le relazioni con chi sta
investendo in sviluppo”
Da una rilevazione di Confartigianato, emerge come lo scorso anno il
caro-energia sia costato alle piccole imprese italiane ben 23,9
miliardi di euro, con un’incidenza del 6,1% sul valore aggiunto
prodotto e un maggior onere del 47,5% rispetto ai prezzi della media
dell’Eurozona. Attualmente, nel nostro Paese, i prezzi al consumo di
elettricità rimangono superiori del 90% rispetto a quelli del 2019, a
fronte del + 42,4% registrato nei Paesi Ue.
L’impatto del costo delle bollette sulle Pmi mette in evidenza anche
la reazione delle aziende messa in atto con strategie diverse in cui
spicca la riduzione dei margini di profitto – attuata dal 47,8% delle
imprese – accompagnata dalla ricerca di nuove forme di
approvvigionamento energetico green. In particolare, il 22,2% delle
piccole imprese manifatturiere ha rinegoziato i contratti o cambiato
il fornitore (la quota sale al 37,9% per le imprese dei servizi), il
13,2% ha puntato su maggiore efficienza energetica degli impianti e il
17,1% sul consumo di elettricità autoprodotta (percentuale che aumenta
al 34,1% per le aziende dei servizi). Inoltre, il 42,5% delle imprese
dei servizi ha adottato strategie per il risparmio energetico della
propria attività.
Insomma, l’impegno e la sfida ai quali sono chiamati i Consorzi
energia di Confartigianato consistono nell’assecondare il crescente
orientamento delle Pmi a consumare meglio per spendere meno.
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