
(AGENPARL) – mar 12 settembre 2023 XXXI Festival
Organistico
Internazionale
“Città di Bergamo”
INGRESSO LIBERO
Con il patrocinio di
BergamoBrescia
città degli organi
Con il contributo di
Con il contributo di
In occasione della nomina di Bergamo e Brescia a “Capitale Italiana della
Cultura”, in piena aderenza ai criteri formulati dal Comitato promotore, è
nato il progetto “Bergamo – Brescia, Città degli Organi”, ove la parola “Città”
va pensata e declinata al singolare, esattamente come “Capitale”. È
un’iniziativa promossa e organizzata da Vecchia Bergamo Associazione
Culturale – ideatrice del trentennale Festival Organistico Internazionale
“Città di Bergamo” – e dall’Associazione Amici della Chiesa del Carmine di
Brescia, promotrice dei ben noti “Vespri Musicali” in Santa Maria del
Carmine. L’intero progetto è costituito dalla XXXI edizione del Festival
Organistico Internazionale “Città di Bergamo”, dalla 1a Rassegna Organistica
Internazionale “Città di Brescia” nonché da un ciclo di concerti estivi
itineranti lungo la nuova ciclovia fra i due capoluoghi denominato
“Pedàliter”.
31° Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”
Come ampiamente preannunciato, nell’anno di “Bergamo-Brescia Capitale
Italiana della Cultura” il nostro amato Festival di fatto raddoppia gli
appuntamenti coinvolgendo la “città della Leonessa” in un’ambiziosa programmazione.
Con il patrocinio di
Quando infatti il Comune di Bergamo ci domandò, un paio d’anni fa, cosa
avremmo potuto fare nel nostro ambito per dare significato profondo
all’abbraccio fra le due città, non esitammo a porci come obiettivo primario
quello di portare nella città amica un seme del nostro fortunato “format”
che tanto successo ha avuto sia a livello nazionale che internazionale.
E così è stato, trovando da subito nella Associazione Amici della Chiesa del
Carmine di Brescia una partnership molto interessata e motivata a dar
lustro sia al patrimonio organario locale che all’intero movimento organistico bresciano, attraverso la fondazione di una nuova Rassegna
Internazionale gemellata al nostro Festival.
Una collaborazione molto felice sia per la complementarietà dei rispettivi
ricchissimi patrimoni strumentali – Brescia, luogo d’elezione degli
Antegnati (cinque-seicento), Bergamo, patria dell’organo sette-ottocentesco che vede nei Bossi e nei Serassi i loro maggiori alfieri – sia per
l’immediata unità d’intenti, fortificata dalla lusinghiera stima ed
ammirazione nei confronti del nostro vissuto.
Per Brescia si tratta di una vera e propria “ripartenza” – come ben
spiegato da Claudia Franceschini nella sua presentazione – per Bergamo
di un generoso “spin-off” che rafforzerà ulteriormente il suo ruolo
trainante in Italia e l’entusiasmante cammino di costante crescita
internazionale compiuto in questi trent’anni.
Per dare ai nostri “cugini” un degno battesimo di benvenuto quest’anno i
cartelloni delle due rassegne saranno paralleli, cioè chi suonerà a
Bergamo il venerdì, suonerà anche a Brescia la domenica, con programmi
parzialmente uguali poiché gli organi delle due città sono stati selezionati
ed abbinati per similitudine costruttiva e potenzialità artistiche.
Per suggellare la nuova avventura non s’è poi voluto assolutamente
lesinare sulla qualità degli interpreti – proverbiale per il nostro Festival –
richiamando personalità di altissimo profilo e carisma che fanno brillare
ai massimi livelli le fortunate linee guida della manifestazione: personalità
dell’interprete al centro dell’evento musicale, grande spazio per l’arte
dell’improvvisazione, ricerca di proposte inusuali tra le quali, in particolare,
le trascrizioni, presentazione di un giovane vincitore di Concorso
Internazionale.
Ma ciò che più conta è sapere che la sinergia fra le due entità organizzatrici verrà mantenuta anche negli anni a venire, ciascuna con la propria
direzione artistica ed il proprio sostentamento economico, in un’ottica di
stretto partenariato. Questo è il dato secondo noi più bello ed interessante
dell’intero progetto: un’esperienza di successo in una delle due città che
diventa occasione per creare, con l’altra, un percorso comune in una
visione condivisa che guardi al futuro.
Non è un caso infatti che il progetto “Bergamo-Brescia, Città degli Organi”
abbia avuto come naturale premessa e complemento la rassegna
“Pedàliter” dedicata specificatamente a giovanissimi interpreti delle due
province, svoltasi fra maggio e settembre in 10 comuni posti sulla nuova
ciclovia, da cui l’accattivante titolo. Un ciclo di concerti dalla struttura
volutamente ricercata e simbolica (un progressivo avvicinamento, dai
capoluoghi al confine, per indicare la volontà d’incontro in un abbraccio
fraterno) ma soprattutto dal contenuto dirompente nella sua semplicità:
segnalare come un’intera generazione, dalle qualità artistiche
notevolissime, sia nata e cresciuta potendo godere della presenza sul
territorio di un Festival Internazionale da cui prendere a piene mani idee,
stimoli e modelli. Vedere giovani poco più che ventenni che orgogliosamente oggi portano in concerto l’arte dell’improvvisazione (nostro
obiettivo primario dal lontano 1992) è per noi una gioia interiore
straordinaria. Crediamo inoltre che la futura custodia e salvaguardia
dell’invidiabile patrimonio organario di cui i nostri territori devono andare
fieri non possa che dipendere proprio dalla formazione culturale di chi lo
utilizza e valorizza.
Ma torniamo ora alla programmazione, come detto stellare, pensata
per questo anno tutto speciale. Quattro secoli di musica, con tantissimi
inediti per Bergamo, ed il ritorno in cartellone dell’organo più antico
della città, il piccolo portativo della Chiesa della Beata Vergine del
Giglio.
L’inaugurazione, sontuosa, che avrà luogo venerdì 22 settembre in
Cattedrale sul grande organo Corna 2010, è affidata a colui che oggi
nell’immaginario collettivo planetario incarna un ruolo quasi “mitico”.
Stiamo parlando di Olivier Latry, organista titolare di Notre-Dame de Paris
dal 1985, già nostro ospite in un paio d’edizioni. Come sempre succede
con lui, la parte del leone sarà appannaggio dell’improvvisazione, con un
Triptique sinfonico su temi dati dal pubblico che occuperà tutta la seconda
sezione del concerto. Nella prima, oltre agli amati autori francesi dove
spicca la figura di Saint-Saëns nella curiosa doppia veste di compositore
e trascrittore, fanno capolino due “masterpieces” di Johann Sebastian
Bach e Franz Liszt.
Il venerdì successivo, 29 settembre, ci si ritroverà nella sede storica del
Festival, dove tutto è iniziato, cioè Sant’Alessandro della Croce in Pignolo.
Per sottolineare il ruolo centrale della nostra città nel progetto condiviso
abbiamo invitato Simone Vebber, docente d’organo da ormai molti anni
presso il Conservatorio cittadino – recentemente confluito nel neonato
Politecnico delle Arti – considerato oggi uno fra i migliori improvvisatori
italiani. Data l’impostazione ottocentesca del monumentale organo
Serassi 1860, il “focus” della serata è Padre Davide da Bergamo, di cui
tra l’altro cade il 160° anniversario della scomparsa. Tuttavia,
originalissimo è il contraltare musicale proposto, fra cui brani di Heinrich
Knecht, poco conosciuto compositore tedesco oggetto di un recente CD
pubblicato da Vebber, e soprattutto dei contemporanei Marco Uvietta e
An?elko Klobu?ar.
Il terzo appuntamento sarà alle Grazie, venerdì 6 ottobre, per l’usuale
presentazione di un giovane vincitore di Concorso Internazionale. Come
noto, in tempo di pandemia molti Concorsi non sono stati effettuati o
hanno adottato regole innovative pur di non perdere la loro scadenza, di
solito biennale. È il caso di quello di St.Albans (UK) che nel 2021 ha
premiato le migliori “performance” recapitate in forma di video. Fra loro,
hanno colpito l’illustre giuria quelle della giovane lituana (nata a Mosca)
Mona Rozdestvenskyte, riguardanti prevalentemente autori del ’900. Così
sarà anche al suo debutto in Italia, sul Balbiani 1924 nella centralissima
chiesa di Porta Nuova, con in evidenza le musiche di Thierry Escaich,
Akira Nishimura e del visionario György Ligeti, in onore del centenario
della sua nascita. Il concerto è dedicato al compianto Maestro Gino Rossi,
nel 25° anniversario della sua scomparsa.
Venerdì 13 ottobre si tornerà in Cattedrale per ascoltare lo storico
organo Felice Bossi 1842 affidato ad uno dei più travolgenti
improvvisatori “in stile” al mondo: l’olandese Sietze de Vries. Ogni sua
esibizione estemporanea è infatti un sorprendente distillato di sapienza
compositiva, illuminata da inesauribile creatività e fantasia. Per rendere
come sempre fruibile e interattiva la serata, abbiamo pensato di far scegliere al pubblico temi da noi selezionati fra quelli più amati e più
popolari delle liturgie nella nostra diocesi. Da par suo, Sietze ha già
dichiarato le “forme” che utilizzerà, svariando da un intrigante Preludio,
Corale e Fuga fino ad un’intera Sonata. Non è la prima volta che
presentiamo un concerto di sola improvvisazione, ma siamo certi che
questo rimarrà negli annali della città.
Dopo ben nove anni di silenzio, a distanza di venti esatti dal suo restauro,
tornerà a suonare in concerto per il Festival – venerdì 20 ottobre – il
piccolo organo mesotonico della chiesa della Beata Vergine del Giglio, lo
scrigno d’arte posto sotto i bastioni di Porta San Giacomo chiuso ormai
al pubblico da parecchi anni. Su iniziativa della nostra Associazione lo
strumento verrà ripulito e riparato, riportandolo alle condizioni originali,
mentre la Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna renderà accogliente
il magnifico tempietto che lo custodisce. Per l’occasione abbiamo invitato
uno dei massimi esperti di musica antica in circolazione in Europa,
Wolfgang Zerer, già “pilastro” di quella fucina di talenti che è la Schola
Cantorum Basiliensis. Come da tradizione (ritrovata), per ovviare alla
limitata capienza della chiesetta, gli appuntamenti concertistici saranno
due, uno nel tardo pomeriggio, alle 18.30, ed un secondo alle 21.
Finale pirotecnico, infine, venerdì 27 ottobre in Basilica di Santa Maria
Maggiore in compagnia di David Briggs, l’organista d’origine inglese, oggi
Artist-in-Residence presso la Cattedrale di St.John the Divine a New York,
amatissimo dal grande pubblico per la sua immensa facilità comunicativa
nel rendere fruibile a tutti il magico mondo dell’organo (non a caso lo
stesso “mantra” del nostro Festival…). Per far questo da molti anni Briggs
trascrive e propone in concerto brani orchestrali fra i più conosciuti.
Lo ricordiamo a Bergamo nel 2018, in Cattedrale, per presentare la
4a Sinfonia di ?ajkovskij. Quest’anno la sfida è titanica: due sinfonie nella
stessa serata! E di due autori molto legati fra loro dal destino, come
Johannes Brahms (con la 1a Sinfonia) e Robert Schumann (con la 3a, la
più famosa, detta “Renana”). Un concerto inedito, unico, mai sperimentato
prima da Briggs, e progettato insieme a noi per celebrare quest’anno così
speciale per Bergamo.
Nonostante il “look” modificato per l’occasione, non cambiano certo le
caratteristiche organizzative salienti della manifestazione: ingresso
rigorosamente libero e gratuito, preparazione di ricche note di sala ai programmi, stampa di tutto il materiale illustrativo, anche i libretti, in due
lingue (italiano ed inglese), diretta in streaming su Youtube se autorizzata
dall’artista.
Tante infine sono anche quest’anno le attività collaterali legate al Festival,
in città e provincia. Ricordiamo, in ordine cronologico, il concerto del
3 giugno di Alessandro Chiantoni in San Bartolomeo per la Donizetti Night;
il concerto nella Basilica di Santa Maria Assunta a Clusone, la sera del
14 agosto, con Stefano Rattini; la seconda edizione della rassegna
“Aspettando il Festival’, che prevede per venerdì 8 settembre presso la
chiesa di San Martino della Pigrizia un concerto di allievi delle classi di
Organo (M° Simone Vebber) e di Musica da Camera del conservatorio
“G. Donizetti” di Bergamo, e per venerdì 15 settembre un bel recital della
giovane francese Anaïs Payerne nella chiesa di S.Anna.
PROGRAMMA
Cattedrale
Città Alta
Venerdì 22 settembre, ore 21
Olivier Latry (Fra)
Chiesa S. Alessandro della Croce
Via Pignolo
Venerdì 29 settembre, ore 21
Simone Vebber (Ita)
Chiesa di S. Maria Immacolata delle Grazie
Porta Nuova
Venerdì 6 ottobre, ore 21
Mona Rozdestvenskyte
(Ltu)
Cattedrale
Città Alta
Venerdì 13 ottobre, ore 21
Sietze de Vries (Hol)
A tutte le Istituzioni, Fondazioni, Enti, Aziende, che ogni anno ci dimostrano la loro stima e la loro fiducia, va una sola parola: grazie!
Ad maiora.
Chiesa della Beata Vergine del Giglio
Fabio Galessi
Via Sant’Alessandro
Venerdì 20 ottobre, ore 18.30 e ore 21
Wolfgang Zerer (Ger)
Per informazioni
Basilica di S. Maria Maggiore
Città Alta
Venerdì 27 ottobre, ore 21
David Briggs (UK-USA)
Vecchia Bergamo
Associazione Culturale
via Zelasco, 1 – 24122 Bergamo
telefono 035.213009
http://www.organfestival.bg.it
@organfestival.bg.it
Presidente
Maurizio Maggioni
Direzione artistica
Fabio Galessi
Segreteria
Sandra Münch
INGRESSO LIBERO
Olivier Latry
Olivier Latry è oggi uno dei
più noti ed amati concertisti
al mondo. Nato nel 1962 a
Boulogne-sur-Mer, dove ha
iniziato i suoi studi musicali,
ha successivamente
frequentato l’Accademia
di Musica a St. Maur-desFossés, studiando organo
con Gaston Litaize. Dal 1981
al 1985 è stato organista
titolare della cattedrale di
Meaux e giovanissimo,
all’età di 23 anni, ha vinto il
concorso per diventare uno dei tre organisti titolari della
cattedrale di Notre-Dame di Parigi, insieme a Philippe
Lefebvre e Jean-Pierre Leguay, succedendo a Pierre
Cochereau. Nel 1990 è subentrato a Gaston Litaize
come professore d’organo presso l’Accademia di
Musica di St. Maur-des-Fossés e successivamente,
nel 1995, è stato nominato professore d’organo presso
il Conservatorio di Parigi, dove oggi continua ad
insegnare. Considerato il principale ambasciatore
mondiale del suo strumento, si è esibito nei luoghi più
prestigiosi al mondo, è stato ospite delle più importanti
orchestre sotto rinomati direttori, ha registrato per
importanti etichette (BNL, Deutsche Grammophon,
La Dolce Volta) presentando in anteprima un numero
impressionante di opere. Olivier Latry è un musicista
che esplora tutti i possibili campi della musica d’organo,
con un talento eccezionale per l’improvvisazione. La sua
predilezione per la musica francese e del nostro tempo
l’ha portato nel 2000 a celebrare O. Messiaen con tre
cicli completi (sei recital ciascuno) della sua opera
integrale presso la Cattedrale di Notre-Dame di Parigi,
la Chiesa di S. Ignazio di Loyola a New York e la
cattedrale di St. Paul a Londra. Nella sua carriera ha
inaugurato molti fra i più importanti organi di recente
costruzione in tutto il globo. Non sono inoltre mancati
premi e titoli di prestigio, tra cui il Prix de la Fondation
Cino e Simone Del Duca (Institut de France-Académie
des Beaux-Arts), borse di studio “Honoris Causa” dalla
North and Midlands School of Music (UK) nel 2006 e
dal Royal College of Organists (UK) nel 2007.
È stato nominato ‘International Performer of the Year’
dall’American Guild of Organists nel 2009 e ha ricevuto
nel 2010 un titolo onorario di dottorato di musica presso
la McGill University di Montreal. Nel 2021, insieme al
musicologo e giornalista Stéphane Friédérich, ha
pubblicato un libro (Salvator Editions) sui legami tra
musica d’organo e liturgia, descrivendo anche i diversi
aspetti della sua vita di organista.
Cattedrale
Venerdì 22 settembre
ore 21
Organista
Olivier Latry
Alexandre Guilmant (1837-1911)
da “Sonata n.1 op.42”
– Final
Franz Liszt (1811-1886)
da “Due Leggende S.175”
– n.1 San Francesco d’Assisi: la predicazione agli uccelli
(trascrizione di Camille Saint-Saëns)
Camille Saint-Saëns (1835-1921)
da “Il Carnevale degli Animali”
(trascrizione di Shin-Young Lee)
– Aquarium
– Volière
– Cygne
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
– Toccata e Fuga in re minore “Dorica” BWV538
Louis Vierne (1870-1937)
da “24 Pièces in Style Libre op.31, secondo libro” [1914]
– n.1 Lègende
– n.2 Scherzetto
Marcel Dupré (1886-1971)
– Cortège et Litanie op.19 n.2 [1922]
Olivier Latry (1962)
– Improvvisazione
Triptyque improvisé
Organo
Pietro Corna 2010
Progetto fonico di
Don Gilberto Sessantini
Resonance (IV)
58 Diapason 8’
59 Gran Flauto 8’
60 Corno di notte 4’
61 Nazardo 2’ 2/3
62 Quarta di Nazardo 2’
63 Terza 1’ 3/5
64 Quinta 1’ 1/3
65 Settima 1’ 1/7
66 Tromba en chamade 8’
67 Regale en chamade 16’ sop.
68 (vuoto)
69 Tremolo
70 Grave IV
71 Annullatore unisono
72 Acuta IV
Pedaletti
Otto combinazioni libere(3)
Unione II – I
Unione III – I
Unione IV – I
Unione III – Ped
Unione generale tastiere
Sequencer (-)
Grand’Organo (I)
17 Bordone 16’
18 Principale 8’
19 Flauto Armonico 8’
20 Fugara 8’
21 Ottava 4’
22 Flauto a camino 4’
23 Duodecima 2’ 2/3
24 Quintadecima 2’
25 Ripieno V
26 Cromorno 16’
27 Tromba 16’
28 Tromba 8’
29 Grave I
30 Annullatore unisono
31 Acuta I
Pedale
1 Principale 16’
2 Subbasso 16’
3 Contra Viola 16’ (E)
4 Gran Quinta 10’ 2/3
5 Bordone 8’
6 Violone 8’
7 Grandi Armonici III (E)(1)
8 Bordoncino 4’
9 Trombone 16’
10 Tromba 16’
11 Corno Inglese 16’ (E)
12 Tromba 8’
13 Cromorno 4’
14 Tromba en chamade 8’
15 Regale en chamade 8’
16 Divisione Pedale(2)
Sequencer (+)
Unione I – Ped
Unione II – Ped
Unione III – Ped
Unione VI – Ped
Fondi
Ripieni
Tutti
Positivo (II)
32 Quintadena 8’
33 Bordone 8’
34 Gamba 8’
35 Vox Angelica 8’
36 Flauto ottaviante 4’
37 Corno Camoscio 2’
38 Mixtur III
39 (vuoto)
40 Cromorno 8’
41 Grave II
42 Annullatore unisono
43 Acuta II
Unioni e accoppiamenti
73 I – Ped
74 II – Ped
75 III – Ped
76 IV – Ped
77 Acuta I – Ped
78 Acuta II – Ped
79 Acuta III – Ped
80 Acuta IV – Ped
81 Grave II – I
82 Grave III – I
83 Grave IV – I
84 Grave III – II
85 II – I
86 III – I
87 IV – I
Recitativo Espressivo (III)
44 Contra Viola 16’
45 Bordone amabile 8’
46 Viola di Gamba 8’
47 Voce Celeste 8’ II
48 Coro Viole 8’ II
49 Salicet 4’
50 Cornetto d’eco II
51 Corno Inglese 16’
52 Oboe d’Amore 8’
53 Clarinetto 8’
54 Tremolo
55 Grave III
56 Annullatore unisono
57 Acuta III
88 III – II
89 IV – II
90 IV – III
91 GO II – Pos I
92 Acuta II – I
93 Acuta III – I
94 Acuta IV – I
95 Acuta III – II
96 Annullatore ance I
97 Annullatore ance II
98 Annullatore ance III
99 Annullatore ance IV
100 Annullatore ance Ped
101 (vuoto)
102 (vuoto)
Graduatori
Sweller
Espressione Recitativo
In collaborazione con:
Cattedrale di Bergamo
6’ 2/5; 4’ 4/7; 3’ 5/9 dal Bordone
amabile 8’ III.
Divide il pedale in due parti: la
grave (do1-si1) con i registri fissi
Subbasso 16’ e Bordone 8’; nella
rimanente (do2-sol3) si possono
inserire qualsivoglia registro.
Ogni combinazione dispone di 500
memorie con sequencer.
Trasmissione elettronica. Consolle in coro, movibile. Quattro tastiere di 61 tasti
(do1 do6) e somieri di 73 note per la superottava reale ai registri di 8’ e 4’
del I e II manuale. Registri a pomelli, 55 registri di cui 45 reali, 4 predisposti.
Pedaliera dritta di 32 tasti (do1 sol3). 2789 canne. Grand’Organo, Positivo e
Resonance in Cornu Epistolae. Recitativo Espressivo in Cornu Evangelii.
Nella costruzione è stato utilizzato parte del materiale dell’organo Balbiani
Vegezzi Bossi 1943-1995 posto in coro.
Simone Vebber
Nasce a Trento nel 1983.
È vincitore di numerosi
premi in Concorsi
Internazionali quali il
Primo Premio Assoluto
presso il Concorso
“Bach” di Saint-Pierre-lèsNemours (Francia) nel
2005, il Primo Premio al
Concorso J. Fux di Graz
(Austria) nel 2010,
il premio “Peter Hurford”
presso il Concorso
Internazionale di
St. Albans (Inghilterra) nel 2012, il Terzo Premio
presso il Concorso Internazionale Ritter di Magdeburgo
nel 2013, oltre a concorsi nazionali come Borca di
Cadore, Cremolino, Veneranda Fabbrica del Duomo di
Milano, Viterbo, Acqui Terme. Simone Vebber si è
diplomato presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” della
città natale, in Organo e Composizione Organistica con
Francesco Rigobello e in Pianoforte con Maria Rosa
Corbolini (con lode); ha successivamente ottenuto
il Diploma in Organo presso l’Accademia di Musica
Antica di Milano sotto la guida di Lorenzo Ghielmi,
il Diplôme de Concert presso la Schola Cantorum di
Parigi con Jean Paul Imbert e la Medaglia d’Oro in
Improvvisazione presso il CNR di Saint Maur (Parigi)
con Pierre Pincemaille. Ha al suo attivo un’intensa
attività concertistica che lo porta a suonare in veste
di solista nei più importanti festival organistici
internazionali (Vienna, Copenhagen, Parigi, Bordeaux,
Beirut, Rio de Janeiro, Mosca, Tokyo, Montreal).
Il suo repertorio spazia dalla musica antica fino
ai compositori contemporanei. Ha inciso musiche
di J.S. Bach, Ch.M. Widor, G.F. Haendel,
C. Saint-Saëns, e di compositori romantici e
contemporanei, per le etichette Da Vinci Classic,
La Bottega Discantica e Diapason. Si è esibito in
qualità di solista con prestigiose orchestre fra cui
l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado.
Le sue esecuzioni sono state trasmesse da emittenti
quali ORF (Austria), Radio Vaticana, Rai Radiotre, Rete
Toscana Classica e Radio Marconi. È docente d’organo
presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo
(Politecnico delle Arti) e d’improvvisazione presso
la Civica Scuola di Musica “C. Abbado” di Milano.
Chiesa di S. Alessandro
della Croce in Pignolo
Venerdì 29 settembre
ore 21
Organista
Simone Vebber
An?elko Klobu?ar (1931-2016)
Intrada, Pastorale e Toccata [1994]
Simone Vebber (1983)
– Improvvisazione su temi dati dal pubblico
Aria variata alla maniera antica
Justin Heinrich Knecht (1752-1817)
– Allegro
– Capriccio
– Sonata
Marco Uvietta (1963)
– Armonia sul palco per un’opera immaginaria [2020]
(Omaggio a Padre Davide da Bergamo)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
– Pièce d’orgue à 5 BWV572
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1796)
– Fantasia in fa minore K608
(Versione di Muzio Clementi)
Simone Vebber (1983)
– Improvvisazione su temi dati dal pubblico
Fantasmagoria
Padre Davide da Bergamo (1791-1863)
– “Le Sanguinose giornate di marzo, ossia la Rivoluzione di Milano”
Organo
Serassi n.659
Organo restaurato nel 1991
dalla Bottega Organaria
Cav. Emilio Piccinelli e figli
di Ponteranica (Bg)
Grand’Organo (II)
22 Terzamano
23 Corni da Caccia 16’soprani
24 Cornetto I soprani
25 Cornetto II soprani
26 Fagotto 8’ bassi
27 Tromba 8’ soprani
28 Clarone 4’ bassi
29 Corno Inglese 16’ soprani
30 Violoncello 8’ bassi
31 Oboe 8’ soprani
32 Violone 8’ bassi
33 Flutta 8’ soprani
34 Viola 4’ bassi
35 Clarinetto 16’ soprani
36 Flauto in VIII 4’ soprani
37 Flauto in XII soprani
38 Voce Umana 8’ soprani
39 Voce Umana 4’ soprani
40 Ottavino 2’ soprani
41 Tromboni 8’
42 Bombarda 16’
43 Timballi
Organo Eco (I)
44 Principale 8’ bassi
45 Principale 8’ soprani
46 Ottava 4’ bassi
47 Ottava 4’ soprani
48 Quintadecima 2’
49 Decimanona
50 Vigesimaseconda
51 Due di Ripieno (XXVI e XXIX)
Pedaletti
Timballone
Distacco tasto al pedale
Unione Tastiere
Terzamano al Grand’Organo
Corno Inglese 16’ S.
Fagotto 8’ B.
Tutte Ance
In collaborazione con:
Parrocchia di S. Alessandro della Croce
1 Principale 16’ bassi
2 Principale 16’ soprani
3 Principale I 8’ bassi
4 Principale I 8’ soprani
5 Principale II 8’ bassi
6 Principale II 8’ soprani
7 Ottava 4’ bassi
8 Ottava 4’ soprani
9 Ottava II 4’ bassi e soprani
10 Duodecima 2’ 2/3
11 Quintadecima I 2’
12 Quintadecima II 2’
13 Due di Ripieno (XIX e XXII)
14 Due di Ripieno (XIX e XXII)
15 Due di Ripieno (XXVI e XXIX)
16 Due di Ripieno (XXVI e XXIX)
17 Quattro di Ripieno (XXXIII e XXXVI doppi)
18 Contrabassi I 16’
19 Contrabassi II 16’
20 Basso 8’
21 Ottava 4’
52 Arpone 8’ bassi
53 Violoncello 8’ soprani
54 Violoncello 8’ bassi
55 Voce Corale 16’ soprani
56 Viola 4’ soprani
57 Flutta camino 8’ soprani
58 Flauto in Selva 4’ soprani
59 Violino 4’ soprani
60 Voce Flebile 8’ soprani
Pedaloni
Ripieno Grand’Organo
Combinazione Libera Grand’Organo
Ripieno Eco
Espressione Eco
Trasmissione interamente meccanica. Due tastiere originali da 70 tasti
(do -1 la5), 70 note reali, contr’ottava cromatica, divisione bassi-soprani
si2 do3. Pedaliera orizzontale, 24 tasti (do1 si2), 12 note reali (do1 si1).
Registri Grand’Organo a destra della consolle con manette spostabili da destra
verso sinistra ad incastro. Registri Eco a sinistra della consolle con pomelli
estraibili ad incastro.
Mona Rozdestvenskyte
La lituana Mona
Rozdestvenskyte
è nata nel 1994 a Mosca.
Ha terminato i suoi studi di
musica sacra (bachelor e
master) e di solista d’organo
(master) con Martin Sander
presso la Hochschüle für
Musik di Detmold
(Germania). Per completare
la sua formazione ha
continuato a studiare organo
con Martin Schmeding
presso la Hochschüle für
Musik und Theater di Lipsia. Durante i suoi studi ha
ottenuto una borsa di studio dalla Bischöfliche Stiftung
Cusanuswerk e.V. È stata premiata in diversi concorsi
organistici internazionali: tra questi il prestigioso
St. Albans Organ Competition (UK) nel 2021, il Boston
International Bach Organ Competition (USA),
il Saint-Maurice International Organ Competition
(Svizzera), il Northern Ireland International Organ
Competition, il concorso organistico Bachpreis
Wiesbaden (Germania), il concorso organistico
Rheinberger a Vaduz (Liechtenstein), i concorsi
organistici internazionali a Wuppertal e Korschenbroich
(Germania), il concorso organistico Ciurlionis a Vilnius
(Lituania), il concorso Petr Eben a Opava (Repubblica
Ceca) e il concorso organistico internazionale di Bad
Homburg (Germania). È presente a livello internazionale
come concertista solista, tenendo recital al Mozarteum
di Salisburgo, nell’Abbazia di Westminster e nella
Cattedrale di Southwark a Londra, nella Frauenkirche
di Dresda, in importanti cattedrali europee (Bremen,
Osnabrück, Paderborn, Hildesheim, Riga), a St.Thomas
Church in New York City (USA) e in diverse località in
Germania, Svizzera, Austria, Stati Baltici e Polonia.
Nell’ottobre 2022 ha fatto il suo debutto al Gewandhaus
di Lipsia, suonando il concerto per organo e orchestra
di Thierry Escaich. Il suo recital all’ORF Sendesaal di
Vienna (Austria) è stato trasmesso in diretta dalla
Austrian Broadcasting Corporation. Nel 2021 sono state
trasmesse sue esecuzioni da Deutschlandradio Kultur.
Dal 2017 al 2021 Mona Rozdestvenskyte è stata
impegnata come organista e direttrice musicale a
Bad Driburg (Germania), dal 2021 le è stato affidato
l’incarico di organista e direttrice musicale presso la
Chiesa di San Giovanni a Brema (Germania). Dal 2023
è a capo del dipartimento di musica sacra della diocesi
di Linz (Austria). A partire dall’ottobre 2022 Mona
Rozdestvenskyte insegna organo presso la Hochschüle
für Kirchenmusik di Herford.
Chiesa di S. Maria
Immacolata delle Grazie
Venerdì 6 ottobre
ore 21
a Gino Rossi
Organista
Mona Rozdestvenskyte
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
– Preludio e Fuga in mi bemolle maggiore BWV552
Jehan Alain (1911-1940)
– Deuxième Fantaisie JA117 [1936]
Akira Nishimura (1953)
– Preludio “Vision in flames” [1996]
(Allegro molto – Adagio, tempo rubato – Allegro molto)
Alexander Borodin (1833-1887)
da “Il Principe Igor”
– Danze Polovesiane
(trascrizione di Mona Rozdestvenskyte)
György Ligeti (1923-2006)
da “Etudes for organ” [1969]
– Coulée
Max Reger (1873-1916)
da “Wachet auf, ruft uns die Stimme” op.52,2 [1900]
– Fuga
Thierry Escaich (1965)
– Poèmes [2002]
1. Eaux natales
2. Le Masque
3. Vers l’espérance
Organo
Balbiani Vegezzi
Bossi 1924
Organo restaurato
e ampliato nel 1995
dalla Pontificia Fabbrica
d’Organi Balbiani
Vegezzi Bossi di Milano
Grand’Organo (I)
6 Principale 16’
7 Principale 8’
8 Flauto 8’
9 Dulciana 8’
10 Ottava 4’
11 Flauto 4’ *
12 Quintadecima 2’ *
13 Decimanona 1’ 1/3 *
14 Vigesimaseconda 1’ *
15 Ripieno 6 file
16 Unda Maris 8’
17 Tromba 8’
18 Tremolo
Ottava Grave I
Ottava Acuta I
Ottava Grave II
Ottava Acuta II
Unione tastiere
Pedaletti
Sei combinazioni libere(1)
Unione I+II
Pedale + I
Pedale + II
Ripieno I
Ripieno II
Fondi
Tutti
Espressivo (II)
19 Oboe 8’
20 Voce Corale 8’
21 Bordone 8’
22 Salicionale 8’
23 Viola 8’
24 Concerto Viole 8’
25 Principalino 4’ *
26 Flauto 4’
27 Eterea 4’
28 Nazardo 2’ 2/3 *
29 Flautino 2’ *
30 Terza 1’ 1/3 *
31 Pienino 3 file
32 Tremolo
Pedale
35 Bordone 16’
36 Contrabbasso 16’
37 Basso 8’
38 Cello 8’
39 Tromba 16’ *
40 Tromba 8’ #
41 Tromba 4’ #
33 Ottava Grave II
34 Ottava Acuta II
42 Unione Ped I
43 Unione Ped II
44 Ottava acuta I
45 Ottava acuta II
46 Pedale automatico
Graduatori
Sweller
Espressione II
Annullatori
Tromba 8’ I
Oboe 8’ II
Voce Corale 8’ II
Ance Pedale
La nuova centralina elettronica
permette 1344 combinazioni
programmabili con sequencer.
* Registri nuovi, aggiunti nel ‘95.
# Registri derivati da unico registro Tromba 16’ di estensione 4 ottave e mezzo.
In collaborazione con:
Parrocchia di S. Maria Immacolata delle Grazie
Trasmissione elettropneumatica. Consolle dietro l’altare maggiore, spostabile
davanti al medesimo. Due tastiere di 58 tasti (do1 la5). Pedaliera concava
di 30 note reali (do1 fa3). Grand’organo in Cornu Epistolae, Organo Espressivo
in Cornu Evengelii.
Sietze de Vries
Fare musica fuori da
canoni consolidati,
seguendo la propria
creatività: questo, in breve,
il credo dell’organista e del
musicista di chiesa Sietze
de Vries. Il mezzo è
l’improvvisazione, utilizzata
sia come scambio
espressivo che fertile
percorso d’apprendimento.
I numerosi organi storici
nei Paesi Bassi sono per
lui fonte inesauribile
d’ispirazione. Sietze de Vries ha ricevuto la sua
formazione professionale, tra gli altri, da Wim van
Beek, Jan Jongepier e Jos van der Kooy. Laureatosi
al Conservatorio di Groningen, ha completato i suoi
studi post-laurea al Royal Conservatoire dell’Aja, con
menzione speciale per l’improvvisazione. Inoltre ha
frequentato la scuola di Alkmaar per la musica da
chiesa ottenendo il diploma di musica sacra Olandese.
Tra il 1987 e il 2002 ha vinto quindici premi in vari
concorsi nazionali ed internazionali sia per
l’interpretazione che l’improvvisazione.
L’apice, ed anche la conclusione di quel periodo,
è stato il trionfo al Concorso Internazionale di
improvvisazione di Haarlem nel 2002. Accanto al suo
lavoro concertistico internazionale, Sietze de Vries
insegna. Il suo insegnamento è proteso alla diffusione
delle sue idee sul concetto di ‘mestiere’
nell’improvvisare. Per raggiungere quest’obiettivo tiene
regolarmente master classes e conferenze in molti
paesi europei e negli Stati Uniti. Ha conseguito la
posizione di ‘visiting professor’ alla Collegedale
University (USA) e insegna improvvisazione presso
l’International Summer Organ Academy di Montreal
(Canada). Oltre al suo lavoro come interprete e
insegnante, Sietze è particolarmente noto per la sua
conduzione di tournée d’organo, conferenze, corsi di
perfezionamento e sviluppo di programmi che mettono
i bambini in contatto con l’organo. Il suo impegno per
lo sviluppo di giovani talenti si riflette anche nel suo
ruolo di accompagnamento delle “Roden Girl
Choristers”. Ha pubblicato articoli in varie riviste
internazionali sulla musica sacra, la costruzione di
organi e l’improvvisazione e scrive per la rivista
olandese “Het Orgel”. È organista della Martinikerk di
Groningen e Direttore Artistico del Groningen Organ
Education Center.
Cattedrale
Venerdì 13 ottobre
ore 21
Organista
Sietze de Vries
Sietze de Vries (1973)
Improvvisazioni su Inni di Chiesa scelti dal pubblico
– Preludio, Corale e Fuga
– Tema con Variazioni
– Sonata
(Allegro – Andante – Finale)
Organo
Felice Bossi 1842
Organo restaurato nel 1995
dalla Casa Organaria
Famiglia Vincenzo Mascioni
di Azzio (Va)
1 Campanelli(1) *
2 Cornetta I
3 Cornetta II
4 Fagotti bassi 8’
5 Trombe soprani 8’
6 Corno Inglese soprani 16’
7 Clarone bassi 4’ *
8 Oboe soprani 8’
9 Oboe bassi 8’
10 Flutta soprani 8’
11 Viola bassi 4’ *
12 Corni da Caccia 16’
13 Ottavino soprani 2’ *
14 Ottavino bassi 2’ *
15 Flauto in VIII(2)
16 Flauto in XII(3)
17 Flauto in XVII(4) *
18 Voce Umana(5)
19 Terza mano
20 Bombarde 16’
21 Principale bassi 16’
22 Principale soprani 16’
23 Principale bassi
24 Principale soprani
25 Principale II bassi **
26 Principale II soprani
27 Ottava bassi
28 Ottava soprani
29 Duodecima
30 Quintadecima
31 Decimanona
32 Vigesimaseconda
33 Due di Ripieno
34 Due di Ripieno
35 Due di Ripieno
36 Due di Ripieno
37 Ripieno ai pedali(6) *
38 Contrabbassi
39 Bassi Armonici
40 Tromboni 8’
41 Basso 8’(7)
Pedaletti
Flauto in XVII
Fagotto e Trombe
Ottavino b.e s.
Corno Inglese
Tasto al pedale
Espressione(8)
Tutte Ance
Tiratutti
Ripieno
Combinazione libera
Pedali aggiuntivi
Terza mano
Rollante
* Registro ricostruito integralmente
** Registro parzialmente ricostruito
Di 4’ nei soprani do3 do5
Intero con l’ottava bassi
Intero con le prime dodici canne della duodecima
Intero
Dal do2
Cinque ulteriori file di Ripieno del manuale do1 si1
Di 6’
Anta apribile sopra la testa dell’organista, comparto soprani
del somiere maestro
In collaborazione con:
Cattedrale di Bergamo
Trasmissione interamente meccanica. Una tastiera, originale, di 58 tasti (do1
la5), divisione bassi-soprani si2 do3. Pedaliera a leggio, 18 note reali (do1 fa2).
Registri a destra della consolle con manette spostabili da destra verso sinistra
ad incastro.
Wolfgang Zerer
L’organista tedesco
Wolfgang Zerer, nato a
Passau nel 1961, ha
ricevuto le sue prime
lezioni musicali
dall’organista della
cattedrale di Passau,
Walther Schuster.
Nel 1980 ha iniziato i suoi
studi presso la Universität
für Musik und darstellende
Kunst di Vienna: organo
con Michael Radulescu,
direzione d’orchestra con
Karl Österreicher, clavicembalo con Gordon Murray.
Ha studiato clavicembalo per due anni con Ton
Koopman ad Amsterdam e organo e musica sacra
a Stoccarda con Ludger Lohmann. Wolfgang Zerer
ha vinto premi in numerosi concorsi, tra cui Bruges
nel 1982 e Innsbruck nel 1983. Dopo aver insegnato
presso le Hochschule di Stoccarda e Vienna, nel 1989
Wolfgang Zerer è stato nominato professore d’organo
presso la Hochschule für Musik und Theater
di Amburgo. Dal 1995 è docente ospite presso
il Conservatorio di Groningen nei Paesi Bassi e
dall’ottobre 2006 è docente di organo presso la Schola
Cantorum Basiliensis. Wolfgang Zerer ha tenuto
concerti e masterclass in tutta Europa, Israele, Stati
Uniti, Giappone e Corea del Sud. Il suo ampio elenco
di registrazioni include tra l’altro musica per organo
di Matthias Weckmann, J.S. Bach e Max Reger.
Chiesa della Beata
Vergine del Giglio
Venerdì 20 ottobre
ore 18.30 e ore 21
Organista
Wolfgang Zerer
Heinrich Scheidemann (ca.1596-1633)
– Preambulum in Fa
Andrea Gabrieli (ca.1510-1586)
– Canzona francese detta “Je prens en gre”
Johann Kaspar Kerll (1627-1693)
– Toccata V
Johann Jakob Froberger (1616-1667)
– Fantasia sopra “ut, re, mi, fa, sol, la”
Annibale Padovano (1527-1575)
– Toccata del Sesto Tono
Christian Erbach (ca.1570-1635)
– Canzona Sexti Toni
Tarquinio Merula (ca.1595-1665)
– Capriccio cromatico
Christian Erbach (ca.1570-1635)
– Fantasia Primi Toni
Costanzo Antegnati (1549-1624)
– Ricercar del Secondo Tono
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
– Capriccio sopra “ut, re, mi, fa, sol, la”
Organo
anonimo sec. XVII
La chiesa della Madonna del Giglio sorge in cima alla Via S.
Alessandro, all’imbocco della rampa di accesso alla Porta S.
Giacomo, una delle quattro porte d’ingresso alla Città Alta, in
quell’area chiamata “Paesetto”, che un tempo veniva identificata
come Vicinia di S. Stefano. Prima della costruzione dei bastioni
delle Mura venete, infatti, in questa zona sorgevano due chiese:
una dedicata a S. Giacomo e una a S. Stefano, annessa ad un
convento domenicano. Esse, però, furono rase al suolo nel 1561
per la costruzione delle Mura, lasciando così sguarnito di un
edificio di culto il gruppo di case poste fuori la Porta.
Unico segno religioso rimasto in loco era una santella con
l’immagine della Beata Vergine posta all’imbocco della salita verso
la Porta, dove si trovavano i cancelli del dazio. Tale santella era
chiamata per questo “Madonna de’ rastelli”. Questa immagine nel
1659 fu al centro di alcuni avvenimenti clamorosi: ai primi di agosto
vi fu una rifioritura improvvisa di alcuni gigli già appassiti da giorni.
Le indagini ecclesiastiche avviate esclusero la soprannaturalità
dell’evento, ma gruppi di fedeli continuarono lo stesso a radunarsi
a pregare dinanzi all’effige. Tra questi anche una ragazzina di
dodici anni che, abbandonate le grucce, si mise a camminare. Si
gridò ovviamente al miracolo, ma il Vescovo del tempo, il Cardinale
Gregorio Barbarigo, futuro Santo, il 27 agosto 1659 decretò non
essere avvenuta alcuna particolare grazia. Ciononostante, dietro
richiesta di una delegazione della Vicinia, e tenendo conto delle
numerose offerte affluite, nominò dapprima un canonico della
Cattedrale ed in seguito un Consiglio d’Amministrazione per gestire
i beni e gli aspetti religiosi della vicenda. Il 10 marzo 1660 il
Vescovo aderì alla richiesta del Consiglio e degli abitanti di
costruire una cappella che servisse a soddisfare le esigenze di
culto della Vicinia di S. Stefano, parecchio distante dalla chiesa
parrocchiale di S. Alessandro in Colonna e dalle altre chiese. Al
termine di quell’anno la chiesa fu terminata e il 2 gennaio 1661
venne benedetta dall’arciprete della Cattedrale, il canonico Moiolo.
Nel 1663 venne trasferita al suo interno la venerata immagine
mariana, facendo una gran festa alla presenza del Capitano, del
Podestà e del capitolo della Cattedrale.
L’inventario dei beni del 1678, lungo ben venti pagine nonostante
l’esiguità della cappelletta, rivela una straordinaria dotazione di
arredi e beni, tanto da poter permettere il mantenimento di ben 4
cappellani, tre feriali ed uno festivo. Al tempo della Repubblica
Cisalpina (1797) tutti i beni vennero confiscati e nel 1802 la
Municipalità del distretto di Bergamo sciolse il consiglio
d’Amministrazione. Purtroppo non fu l’unico luogo Pio bergamasco
a vedersi confiscati i propri beni e ad essere sollevato dalla diretta
amministrazione di buoni fedeli, per venire affidato ad esponenti
‘municipali’: la stessa sorte toccò alla ben più importante
Misericordia Maggiore… L’interno della chiesa, preceduta da un
portico edificato nel 1666, è ad una navata di due campate con
volta a botte. Gli affreschi della volta sono di Carpoforo Tencalla
(1664) mentre gli stucchi risalgono al 1669 e sono di Jeronimo
Sala. L’altare – l’opera certamente più pregevole della chiesa – è
dei fratelli Manni di Gazzaniga (Bg) e risale al 1714. A poco prima
del 1725 sono invece da far risalire le sei tele che Marco Olmo
dipinse ad illustrare altri elementi iconografici mariani.
Notizie certe della presenza nel tempo dell’attuale prezioso organo
seicentesco risalgono solo al 1835, poi confermate nel 1856. Si
tratta dello strumento più antico della città di Bergamo giunto fino
a noi, l’unico con l’intonazione originale “inequabile” tipica del
tempo.
In collaborazione con:
Parrocchia di S. Alessandro in Colonna
Notizie tratte da “XXII Rassegna Organistica su Organi storici della Bergamasca”,
2004, Provincia di Bergamo, ‘Chiesa della Beata Vergine del Giglio’ a cura di Don
Gilberto Sessantini.
Organo restaurato
nel 2003 da Giovanni
Pradella di Berbenno
di Valtellina (So)
Principale 8’(1)
Ottava 4’(2)
Decimaquinta 2’
XIX-XXII(3)
Flauto in XII(4)
Prime quindici note sempre inserite (do1 fa2#).
Prime dieci note sempre inserite.
Rinforzo nelle prime tredici note costituito da XXVI-XXIX.
Soprano da do3.
Trasmissione interamente meccanica. Una tastiera, originale, di 50 tasti
(do1 fa5), con prima ottava scavezza. Pedaliera corta a leggio, 17 tasti con
prima ottava scavezza costantemente unita alla tastiera. Registri a destra della
tastiera con pomelli estraibili. Temperamento mesotonico a 1/6 di comma.
Non tutti sanno che…
David Briggs
David Briggs è un
organista di fama
internazionale, le cui
esibizioni sono acclamate
per la loro musicalità,
virtuosismo e capacità di
emozionare e coinvolgere
un pubblico di tutte le età.
Oltre ad un vasto
repertorio che copre
cinque secoli, è conosciuto
in tutto il mondo per le sue
brillanti trascrizioni
d’organo di musica
sinfonica di compositori come Mahler, Schubert,
Ciajkovskij, Elgar, Bruckner, Ravel e Bach. Affascinato
dall’arte dell’improvvisazione fin da bambino, David si
cimenta spesso anche in improvvisazioni su film muti
come Phantom of the Opera, Il Gobbo di Notre-Dame,
Nosferatu, Jeanne d’Arc, Metropolis, oltre ad una
grande varietà di film di Charlie Chaplin.
All’età di 17 anni, David ottenne il diploma FRCO
(Fellow of the Royal College of Organists), vincendo
tutti i premi e la Medaglia d’argento della Worshipful
Company of Musicians. Dal 1981 al 1984 è stato
organista del King’s College dell’Università di
Cambridge, durante il quale ha studiato organo con
Jean Langlais a Parigi. È stato il primo vincitore
britannico del Tournemire Prize al St Albans
International Improvisation Competition,
ed ha vinto anche il primo premio al Concorso
internazionale di improvvisazione a Paisley.
Successivamente ha ricoperto il ruolo di titolare nelle
cattedrali di Hereford, Truro e Gloucester. È stato
Artist-in-Residence alla St.James Cathedral di Toronto
ed è attualmente Artist-in-Residence presso la
Cattedrale di St.John the Divine in New York City.
Il planner di David Briggs include più di 60 concerti
all’anno, in diversi continenti. Profondamente
impegnato a rendere la musica per organo materia
viva per le generazioni future, si diverte a tenere
conferenze pre-concerto progettate per rendere la
musica per organo più accessibile al pubblico. Inoltre,
insegna a Cambridge (UK), frequentemente fa parte di
giurie internazionali di concorsi per organo e tiene
corsi di perfezionamento in college e conservatori in
tutti gli Stati Uniti ed in Europa. David Briggs è anche
un prolifico compositore e le sue opere spaziano da
oratori di grandi dimensioni a lavori per strumenti
solisti. Ha registrato un DVD e 30 CD, molti dei quali
includono sue composizioni e trascrizioni.
Basilica di
S. Maria Maggiore
Venerdì 27 ottobre
ore 21
Organista
David Briggs
Johannes Brahms (1833-1897)
– Sinfonia n.1 in do minore op.68
1. Un poco sostenuto – Allegro – Meno Allegro
2. Andante sostenuto
3. Un poco Allegretto e grazioso
4. Adagio – Più Andante – Allegro, ma con brio – Più Allegro
(trascrizione di David Briggs)
Robert Schumann (1810-1856)
– Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op.97 “Renana”
1. Vivace
2. Scherzo. Molto moderato
3. Non presto
4. Solenne
5. Vivace
(trascrizione di David Briggs)
Organo
Vegezzi Bossi 1915
Ruffatti 1948
Organo restaurato
nel 1992 dalla ditta
F.lli Ruffatti di Padova
Espressivo (III)
19 Controgamba 16’
20 Principalino 8’
21 Bordone 8’
22 Viola gamba 8’
23 Viola Celeste 8’
24 Concerto Viole 8’
25 Flauto Armonico 4’
26 Voce Eterea 4’
27 Ottava Eolina 4’
28 Ottavina 2’
29 Ripieno 5 file
30 Tuba Mirabilis 8’
31 Oboe 8’
32 Voce Corale P 8’
33 Voce Corale F 8’
34 Tremolo
Positivo (I)
66 Bordone 16’
67 Eufonio 8’
68 Corno Dolce 8’
69 Salicionale 8’
70 Gamba 8’
71 Ottava 4’
72 Flauto ottaviante 4’
73 Flauto in XIIa 2’ 2/3
74 Piccolo 2’
75 Cornetto 3 file
76 Unda Maris 8’
77 Tromba dolce 8’
78 Clarinetto 8’
79 Tremolo
Pedale
80 Subbasso 32’
81 Contrabbasso 16’
82 Principale 16’
83 Bordone 16’
84 Violone 16’
85 Armonica 16’
86 Gran Quinta 10’ 2/3
87 Ottava 8’
88 Bordone 8’
89 Violoncello 8’
Quinta 5’ 1/3
Ottava 4’
Ripieno 8 file
Controbombarda 32’
Bombarda 16’
Accoppiamenti e Annullatori
35 II 8’ Ped
36 II 4’ Ped
37 III 8’ Ped
38 III 4’ Ped
39 I 8’ Ped
40 I 4’ Ped
41 III 16’ II
42 III 8’ II
43 III 4’ II
44 I 16’ II
45 I 8’ II
46 I 4’ II
47 III 16’ I
48 III 8’ I
49 III 4’ II
50 II 16’ II
51 Ann unisono
52 II 4’ II
53 III 16’ III
54 Ann unisono
II 4’ III
I 16’ I
Ann unisono
I 4’ I
Ann ance I
Ann ance II
Ann ance III
Ann ance Ped
Ann Rip II
Ann Rip III
Ann Rip Ped
Pedaletti
Otto combinazioni libere *
I al Ped
II al Ped
III al Ped
III al I
I al II
III al II
Graduatori
Sweller
Espressione III
Espressione I
Pedaletti
Rip III
Rip II
Forte Gen
Ped I 1
Ped II 2
Ped III 3
Ped IV 4
Ann Ped
* La nuova centralina elettronica
permette oltre 2000 combinazioni
programmabili con sequencer.
Trasmissione elettrica. Consolle a lato dell’altare maggiore, spostabile davanti al
medesimo. Tre tastiere di 61 tasti (do1 do6). Pedaliera concava di 32 note reali (do1
sol3). Grand’organo in Cornu Evangelii, Organi Espressivo e Positivo in Cornu Epistolae.
Grand’Organo (II)
1 Principale 16’
2 Principale I 8’
3 Principale II 8’
4 Flauto Traverso 8’
5 Dulciana 8’
6 Gamba 8’
7 Quinta 5’ 1/3
8 Ottava I 4’
9 Ottava II 4’
10 Flauto Camino 8’
11 XIIa
12 XVa
13 Cornetto 3 file
14 Ripieno grave 6 file
15 Ripieno acuto 8 file
16 Trombone 16’
17 Tromba 8’
18 Clarone 4’
In collaborazione con:
Sono stati
nostri graditi
ospiti
Jean Guillou (Francia)
Josè Luis Gonzalez Uriol (Spagna)
Gianluca Cagnani (Italia)
Francois Seydoux (Svizzera)
Jan Willem Jansen (Olanda)
Alessio Corti (Italia)
William Porter (USA)
Rudolf Meyer (Svizzera)
Luca Antoniotti (Italia)
Christoph Bossert (Germania)
Jean Ferrard (Belgio)
Jürgen Essl (Germania)
Erik-Jan van der Hel (Olanda)
Stef Tuinstra (Olanda)
Francesco Finotti (Italia)
Peter Planyavsky (Austria)
Matt Curlee (USA)
Benoît Mernier (Belgio)
Krzysztof Ostrowski (Polonia)
Martin Baker (Inghilterra)
Naji Hakim (Francia)
Gustav Leonhardt (Olanda)
Rudolf Lutz (Svizzera)
Frédéric Blanc (Francia)
Andrea Boniforti (Italia)
Martin Haselböck (Austria)
Wolfgang Seifen (Germania)
François Ménissier (Francia)
Pier Damiano Peretti (Italia)
Speciale Bach 2000
Francesco Finotti (Italia)
Simon Preston (Inghilterra)
Lionel Rogg (Svizzera)
Ulrich Walther (Germania)
Antonio Frigé (Italia)
Gabriele Cassone (Italia) -trLouis Robilliard (Francia)
John Scott (Inghilterra)
Erwan Le Prado (Francia)
Jos van der Kooy (Olanda)
Jean-Claude Zehnder (Svizzera)
Daniel Roth (Francia)
Wayne Marshall (Inghilterra)
Jacques van Oortmerssen (Olanda)
Aaron Edward Carpenè (Australia)
David Franke (Germania)
Kenneth Gilbert (Canada)
Klemens Schnorr (Germania)
P.Theo Flury (Svizzera)
Ansgar Wallenhorst (Germania)
Jean Guillou (Francia)
Michael Kapsner (Germania)
László Fassang (Ungheria)
Luigi Ferdinando Tagliavini (Italia)
Pierre Pincemaille (Francia)
Ewald Kooiman (Olanda)
Stefano Innocenti (Italia)
Thierry Escaich (Francia)
Robert Houssart (Inghilterra)
Francesco Tasini (Italia)
Guy Bovet (Svizzera)
Zuzana Ferjencíková (Slovacchia)
Ben van Oosten (Olanda)
Loïc Mallié (Francia)
Lorenzo Ghielmi (Italia)
Isabella Bison (Italia) -vl-
Jean Guillou (Francia)
Jan Raas (Olanda)
Jean-Baptiste Dupont (Francia)
Corrado Colliard (Italia) -serVittorio Zanon (Italia)
Hans-Ola Ericsson (Svezia)
Eric Lebrun (Francia)
Claudio Astronio (Italia)
Gemma Bertagnolli (Italia) -sopKalevi Kiviniemi (Finlandia)
Samuel Liégeon (Francia)
Bernhard Haas (Germania)
Michel Bouvard (Francia)
Omar Zoboli (Italia) -oboeStefano Molardi (Italia)
Bob van Asperen (Olanda)
Paul Goussot (Francia)
Organisti di Bergamo (Italia)
Theo Brandmüller (Germania)
Ferruccio Bartoletti (Italia)
Wolfgang Seifen (Germania)
Olivier Latry (Francia)
Gerben Mourik (Olanda)
Nigel Allcoat (Inghilterra)
Bruce Dickey (USA) -corLiuwe Tamminga (Olanda)
Bruno Canino (Italia) -pfClaudio Brizi (Italia)
Philippe Lefebvre (Francia)
Hans-Jakob Bollinger (Svizzera) -corBrett Leighton (Australia)
Baptiste-Florian Marle-Ouvrard (Francia)
Marco Ruggeri (Italia)
Franz Josef Stoiber (Germania)
Michael Radulescu (Austria)
David Briggs (Inghilterra)
Marco Beasley (Italia) -tenGuido Morini (Italia)
Robert Kovács (Ungheria)
Barbara Dennerlein (Germania)
Jane Parker-Smith (Inghilterra)
François-Henri Houbart (Francia)
Martin Sturm (Germania)
Sietze de Vries (Olanda)
Mirko Guadagnini (Italia) -tenMaurizio Croci (Italia)
Cameron Carpenter (USA)
Hans Fagius (Svezia)
Leo van Doeselaar (Olanda)
Juan de la Rubia (Spagna)
Winfried Bönig (Germania)
David Cassan (Francia)
Thomas Trotter (Inghilterra)
Simone Vebber (Italia)
Ursula Heim (Svizzera)
Hayo Boerema (Olanda)
Ludger Lohmann (Germania)
Olivier Latry (Francia)
Geerten Liefting (Olanda)
Edoardo Bellotti (Italia)
Ansgar Wallenhorst (Germania)
David Cassan (Francia)
Jürgen Essl (Germania)
David Briggs (UK-USA)
Thomas Gaynor (N. Zelanda)
Jeremy Joseph (Sudafrica)
Yuzuru Hiranaka (Giappone)
S.V. Cauchefer-Choplin (Francia)
Eugenio Maria Fagiani (Italia)
Orchestra Pomeriggi Musicali
Yusuke Kumehara (Giappone) -dir2019
Vincent Dubois (Francia)
Stefan Engels (Germania-Usa)
Johannes Zeinler (Austria)
Monica Melcova (SK-Spagna)
Ton Koopman (Olanda)
Thierry Escaich (Francia)
Thomas Lennartz (Germania)
Gabriele Agrimonti (Italia)
Winfried Bönig (Germania)
Ben van Oosten (Olanda)
Giampaolo Di Rosa (Italia)
Christoph Schönfelder (Germania)
Thomas Ospital (Francia)
Marina Tchebourkina (Russia)
Jonathan Scott (Inghilterra)
Giovanni Bietti (Italia) -musJean-Baptiste Dupont (Francia)
Karol Mossakowski (Polonia)
Gerben Mourik (Olanda)
Martin Baker (Irlanda)
Juan de la Rubia (Spagna)
Jürgen Essl (Germania)
Jeremy Joseph (Sudafrica)
Bergamo
Brescia
1a Rassegna
Organistica
Internazionale
“Città di Brescia”
INGRESSO LIBERO
BergamoBrescia
città degli organi
Con il contributo di
Con il contributo di
In occasione della nomina di Bergamo e Brescia a “Capitale Italiana della
Cultura”, in piena aderenza ai criteri formulati dal Comitato promotore, è
nato il progetto “Bergamo – Brescia, Città degli Organi”, ove la parola “Città”
va pensata e declinata al singolare, esattamente come “Capitale”. È
un’iniziativa promossa e organizzata da Vecchia Bergamo Associazione
Culturale – ideatrice del trentennale Festival Organistico Internazionale
“Città di Bergamo” – e dall’Associazione Amici della Chiesa del Carmine di
Brescia, promotrice dei ben noti “Vespri Musicali” in Santa Maria del
Carmine. L’intero progetto è costituito dalla XXXI edizione del Festival
Organistico Internazionale “Città di Bergamo”, dalla 1a Rassegna Organistica
Internazionale “Città di Brescia” nonché da un ciclo di concerti estivi
itineranti lungo la nuova ciclovia fra i due capoluoghi denominato
“Pedàliter”.
1a Rassegna Organistica Internazionale “Città di Brescia”
Nella primavera del 2021 Fabio Galessi, fondatore del prestigioso Festival
Organistico Internazionale “Città di Bergamo”, in vista della straordinaria
occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura” che si profilava
per il 2023, ebbe l’idea di una collaborazione per dar vita a un evento che
potesse rappresentare al meglio la lunga tradizione di entrambe le città
nell’organizzare importanti manifestazioni legate al mondo organistico.
La proposta venne accolta con entusiasmo dal Consiglio Direttivo
dell’Associazione Amici della Chiesa del Carmine, per la quale chi scrive riveste il ruolo di direttrice artistica della storica rassegna dei “Vespri musicali”.
La comune visione d’intenti per la valorizzazione dello straordinario
patrimonio organario delle rispettive città portò ad una convinta adesione,
non solo personale ma condivisa, che si tradusse nella presentazione e
conseguente accoglienza dell’iniziativa anche da parte dell’Amministrazione
comunale bresciana.
Brescia è celebre nel mondo dell’organaria per gli strumenti costruiti dalla
famiglia degli Antegnati, sommi artigiani che hanno operato tra il XV e XVII
secolo, la cui sapiente arte è riscontrabile negli splendidi esemplari superstiti
di eccezionale qualità sonora, che li rende unici e universalmente apprezzati
in tutto il mondo.
L’attenzione per l’organo storico, e in particolare di origine antegnatiana,
risale particolarmente ai primi anni ’50 del secolo scorso, in particolare