
(AGENPARL) – mer 14 dicembre 2022 [Logo Alma per comunicati.jpg]
BUY NOW PAY LATER: IL MODELLO ETICO FUNZIONA E CRESCE.
ALMA (AL PRIMO ANNO IN ITALIA) A QUOTA 25 MILIONI DI EURO DI TRANSAZIONI.
L’azienda francese, che ha portato in Italia il suo modello unico di BNPL con l’obiettivo di potenziare il commercio senza penali o inconvenienti nascosti.
[]Incrementi del 20% sul fatturato e del 16% sul carrello per i commercianti che utilizzano Alma. Così i consumatori possono acquistare meglio e i commercianti possono vendere meglio.
Milano, dicembre 2022 – Alma, la scale-up retail-tech europea a più rapida crescita nel settore dei pagamenti rateali, che ha lanciato il suo servizio anche in Italia solo a febbraio 2022 si appresta a chiudere il suo primo anno di attività con numeri in crescita, con oltre 500 esercenti e negozi che già utilizzano il servizio, per un valore totale di 25 milioni di euro di transazioni.
L’Azienda francese ha portato in Italia un modello di business non comune nel panorama del Buy Now Pay Later. Alma, infatti, a differenza della maggior parte degli operatori BNPL, non applica interessi di mora: una scelta che presuppone un’erogazione del credito più cauta, che privilegia profili solvibili e, di conseguenza, disincentiva, di fatto, il sovraindebitamento. Si tratta di un modello basato sulla trasparenza, sia per i consumatori che per i commercianti; da un lato, infatti, aiuta le persone a consumare meglio, con più qualità e con una migliore gestione delle finanze personali, mentre dall’altro supporta i commercianti a servire più clienti e aumentare il valore dell’ordine medio.
“L’eliminazione degli interessi di mora è una precisa scelta strategica di business, supportata da una tecnologia sviluppata internamente che esegue un’attenta analisi del rischio in modo da assicurarci di concedere il credito solo a consumatori ‘solvibili’ – spiega Riccardo Schiavotto, Managing Director Italia di Alma – È un modello non comune nel settore: in Europa – e quindi anche in Italia – le commissioni di mora rappresentano una parte integrante del modello commerciale della maggior parte degli operatori BNPL, tanto da rappresentare, per alcuni di loro, fino al 15% del fatturato. Crediamo che questa pratica ponga un problema etico: è, infatti, nell’interesse dell’operatore BNPL accettare profili di acquirenti fragili, che è probabile che paghino in ritardo e che dovranno così poi pagare commissioni aggiuntive. Questo implica, inevitabilmente, che una parte della profittabilità del business sia direttamente dipendente dall’insolvibilità di profili fragili, e quindi più vulnerabili a un sovraindebitamento.”


