
CATANZARO “Non accettiamo che ci si nasconda dietro scuse – commenta Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette e biodiversità di Legambiente – l’impatto climatico crea le condizioni che accrescono i rischi per il patrimonio boschivo ovunque, ma in Calabria più che altrove si sconta la mancanza di prevenzione e di gestione attiva del patrimonio forestale, nonostante le risorse pubbliche che vengono elargite ad aziende private e soggetti pubblici. Perché dal nord al sud della Regione, nonostante i mezzi di Calabria Verde, gli incendi che si stanno innescando nelle aree urbanizzate, uccidendo le persone che cercano di proteggere i loro beni, si trasformano in grandi incendi che mettono a rischio il nostro patrimonio boschivo? Il fuoco è stato in procinto di distruggere persino le faggete di Valle Infernale dell’Aspromonte appena riconosciute patrimonio Unesco. Legambiente chiede una commissione di inchiesta sull’utilizzo delle risorse affidate a privati ed enti pubblici per tutelare le foreste e la gestione dei boschi. Siamo stanchi di avere risposte solo dalla Magistratura che, purtroppo, arriva solo nella fase patologica, accertando i reati e condannando i criminali ed i funzionari pubblici corrotti”. (News&Com)