
(AGENPARL) – dom 13 novembre 2022 Oggi la Giornata del Ringraziamento per i frutti della terra. Celebrazioni a Belluno, Vicenza e in provincia di Venezia.
Coldiretti raccoglie firme contro il cibo sintetico
13 novembre 2022 – ? Agricoltori in trattore arrivati da ogni provincia insieme ai cittadini con autorità politiche ed istituzionali hanno affollato le chiese in tutta la regione per celebrare la 72^ Giornata del Ringraziamento del mondo agricolo. Emblematica la cerimonia al piccolo Santuario di Scaldaferro nel comune di Pozzoleone nel vicentino ricavato in una stalla: un luogo caro ai fedeli che esprime il legame intimo tra la gente dei campi e la religione.
Il ruolo di agricoltori ed allevatori quali custodi del creato, della terra e degli animali è il messaggio ufficiale dei Vescovi italiani che ha accompagnato l’evento nelle varie liturgie. La lotta alle agromafie, che si insinuano nel mondo agricolo per riciclare il denaro sporco della malavita e l’ultima minaccia con cui il settore deve fare i conti. I prodotti sintetici che le multinazionali vogliono far passare come “cibo”, sono i filoni di impegno su cui Coldiretti sta lottando per difendere cittadini e consumatori di oggi e di domani.
Con cesti di frutta verdura carne e fornaggio gli agricoltori hanno compiuto l’atto dell’offerta dei frutti di un anno intero del lavoro sui campi e negli allevamenti rappresenta un gesto di ringraziamento per quei doni che Dio ha affidato all’uomo perché col suo lavoro intelligente e generoso riuscisse a custodire e a dominare la terra per farne sprigionare quelle immense ricchezze potenziali che essa contiene per il bene dell’umanità.
La pandemia ha provocato tanta sofferenza, la crisi energetica ha bloccato l’intraprendenza giovanile e messo a rischio I redditi delle aziende a causa dell’aumento dei costi di produzione, ciò nonostante gli imprendutori agricoli hanno continuato a produrre anche con un clima avverso. Più forte e convinto il settore accoglie le sfide con la consapevolezza di avere la grande responsabilità di continuare a produrre il cibo che garantisce la vita di ciascun uomo.
Al termine della liturgia la tradizionale benedizione della sfilata dei mezzi agricoli, che rappresenta l’agricoltura che non si ferma, in continuo movimento, pronta a far sentire la propria voce, quando serve anche con il rombo dei motori.




