(AGENPARL) – Roma, 05 ott 2019 – Si è conclusa, con ripetuti applausi di centinaia di studenti degli Istituti Superiori di Spoleto, la Conferenza su “La legalità dai banchi di scuola al mondo del web “, organizzata dall’Associazione nazionale degli insigniti dell’Ordine al Marito della Repubblica Italiana (ANCRI) all’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto
L’evento, che ha consentito di affrontare con un’azione sinergica, il tema del bullismo e della legalità, con Prefetti, Magistrati e Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, rappresenta una tappa importante del progetto “Viaggio tra i valori e i simboli della Repubblica” che l’Associazione dei decorati sta portando avanti da tempo per promuovere i principi e i valori della Costituzione repubblicana.
I lavori della giornata sono stati moderati dal prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato nazionale ai rapporti istituzionali, il quale ha fatto precedere gli interventi dall’Inno Nazionale, cui ha fatto seguire un minuto di raccoglimento per onorare la memoria dell’agente scelto Pierluigi Rotta di 34 anni e dell’agente Matteo Demenego di 31 anni, morti ieri pomeriggio a Trieste in uno scontro a fuoco con due rapinatori che avevano arrestato.
Tagliente poi, per evidenziare l’importanza del tema della conferenza, ha detto preliminarmente che “Oggi, per gli adulti, non è compito agevole capire i ragazzi, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni, i modelli di riferimento, gli schemi cognitivi inerenti i diversi gruppi di riferimento che compongono il variegato universo giovanile. Giovani che sempre più spesso restano “contagiati” da modelli sociali trasgressivi completamente sconosciuti ai genitori. Sempre più sono i giovanissimi a rischio solitudine che per ore su Internet incontrano altri internauti altrettanto solitari che, a volte, sono già stati contagiati dai “pericoli del web”. Il fascino della rete e la sottile suggestione del messaggio virtuale, l’idea di sentirsi “anonimi”, nonché il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, stanno dilagando così da determinare serie preoccupazioni in coloro che ancora credono in valori fino a ieri condivisi. Per fare della Rete un luogo più sicuro occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza online in modo da offrire alle nuove generazioni occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali.
Dopo i saluti del Direttore dell’Istituto della Polizia di Stato Maria Teresa Panone nella veste di padrone di casa, hanno preso la parola il Sindaco Umberto De Augustinis, il Colonnello Dalilo Cardone comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello dei carabinieri Giovanni Fabi, il Vicario del Questore di Perugia Angelo Serrajotto e Il Presidente nazionale dell’ANCRI Tommaso Bove il quale, nel suo intervento, ha evidenziato che “Gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana aderenti all’ANCRI, si sono assunti l’impegno di divulgare, a tutti i livelli ed in ogni forma, i principi e i valori della Costituzione Italiana, specialmente quelli incarnati nei simboli della Repubblica, dei quali intendono promuoverne la conoscenza storica e la portata ideale, poiché fermamente convinti che la salvaguardia dei valori rappresenta il modello di riferimento per una coscienza adulta e la formazione del mondo di domani. In tale ottica, è indubbio che il rispetto, lo sport e la legalità rappresentano il momento più alto di questi valori, poiché da sempre capaci di trasmettere messaggi positivi”.
È intervenuto poi il Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia. Il quale ha sottolineato che “L’uso delle tecnologie nell’informazione e nelle comunicazioni è oggi sempre più diffuso nel nostro Paese, soprattutto fra i giovani, ma presenta numerose criticità riguardanti la correttezza e la qualità di questo utilizzo. Si è osservato, infatti, che gli adolescenti utilizzano spesso internet passando molto tempo connessi, ma al contempo ne fanno un uso superficiale e irresponsabile. Tra i fenomeni negativi che si stanno diffondendo è la IPERCONNESSIONE, ossia la tendenza ad essere costantemente connessi”.
“La tendenza ad essere sempre connessi – ha proseguito- diventa un rischio anche perché le informazioni sul web sono innumerevoli, mentre le competenze informative degli utenti sono scarse. Si ricevono troppe informazioni senza essere in grado di elaborarle e controllarle. Ciò genera disinformazione virale. Il fenomeno della notizia infondata è sempre esistita, ma quello che cambia sui social media è l’amplificazione che viene data alla notizia. La sua credibilità e autorevolezza viene valutata attraverso il numero delle condivisioni e dei like e non attraverso l’analisi critica e la riflessione.Tra i fenomeni collegati all’uso del Web, vi è il dilagare del Cyberbullismo e della pedofilia”.
“Tutti noi, – ha detto ancora – Prefettura e Forze di Polizia insieme siamo da anni impegnati a svolgere d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria e con la collaborazione di molte associazioni anche private, attività di formazione nelle scuole per evidenziare la necessità del rispetto delle leggi, e soprattutto delle norme di condotta che assicurino il rifiuto di ogni forma di discriminazione tra i giovani.
La prevenzione comincia, infatti dai banchi di scuola e il coinvolgimento dei ragazzi a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni e su come potersi legalmente difendere da azioni violente, sono lo scopo principale delle attività svolte tra i giovani”.
A seguire, Pietro Calabrò, fino al 2015 giudice al Tribunale di Lecco, ha posto l’accento sui tristi fenomeni del Bullismo e Cyberbullismo, con particolare riguardo alla maggiore insidiosità del secondo, all’illusione di poter godere di un certo anonimato, alla diffusività spazio-temporale delle gravi offese e delle condotte non lecite riversate sul web e sui social. Inoltre, ha portato a conoscenza dei ragazzi il contenuto della legge n.71 del 29.5.2017 e le enormi opportunità che offre anche ai minori, quali ad esempio la possibilità di richiedere in via diretta la rimozione di contenuti e di materiali che si reputano offensivi e di partecipare a percorsi volti a prevenire e contrastare il Cyberbullismo. Pietro Calabrò è uno degli ideatori del “Progetto Legalità Brianza” per promuovere la cultura della legalità, della solidarietà e dell’ambiente, basata sui principi della Costituzione, nonché fondatore e attuale presidente della Nazionale italiana Magistrati –
Il Commissario della Polizia di Stato Marco Valerio Cervellini, responsabile campagne di comunicazione sui rischi e pericoli della rete per i minori, ha sottolineato che “Internet rappresenta uno straordinario strumento di comunicazione, socializzazione, progresso e crescita culturale solo se è sostenuto da una navigazione sicura, consapevole, responsabile e critica di questa tecnologia conoscendone rischi e pericoli ma soprattutto il modo per proteggersi”
Alberto Nobili Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano, ha evidenziato da un lato l’importanza dei progressi nel mondo di Internet ma ha anche ricordato che si tratta di un ambito che cela gravi insidie e pericoli. Ha riferito che il mondo web è diventato strumento di propaganda del terrorismo, di diffusione della pedopornografia, di riciclaggio, adescamento di minori, phishing ed altro. Forze dell’ordine altamente specializzate lavorano incessantemente per tutelare il progresso nel mondo informatico da un uso criminale dello stesso. È fondamentale un uso responsabile della rete e, con riferimento ai più giovani, ha sollecitato la cooperazione tra la scuola e la famiglia per tutelarli dalle peggiori insidie. A tale proposito ha ricordato la vicenda di Carolina Picchio suicidatasi a 14 anni per gli insulti ricevuti via internet e la cui morte ha ispirato la legge del 2017 contro il fenomeno del cd cyberbullismo. Il dott Nobili nel corso della sua esperienza professionale trasversale si è occupato dall’antimafia all’antiterrorismo. Ora è anche capo del Pool Antiterrorismo della Procura di Milano. Tra gli ultimi casi eclatanti di cui si è occupato: il dirottamento del bus scolastico con 30 ragazzi e la confessione di Cesare Battisti.
Nel corso della mattinata a sorpresa è intervenuto anche Mogol, al secolo Giulio Rapetti, scrittore e autore di alcune delle canzoni più celebri della storia della musica italiana, che ha parlato dell’importanza di contribuire alla crescita del senso civico della cittadinanza, sia a livello individuale che collettivo, quale miglior modo di iniziare se non partendo dalla Costituzione e dai cittadini più giovani.
La collaborazione delle istituzioni con scuola e famiglie per crescere giovani consapevoli e onesti.
La conferenza si è conclusa con l’intervento del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia che parlando dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione ha detto che “I gravissimi episodi di cronaca, culminati con il suicidio di alcuni adolescenti, e il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network in particolare, hanno indotto la specialità a realizzare, inoltre, importanti campagne nazionali di sensibilizzazione e di prevenzione sulla rete internet.
Tra queste la campagna educativa “Una vita da social” in collaborazione con il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ed il supporto dei principali “attori del web”, selezionata dalla commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo. Nel corso delle prime 6 edizioni – ha aggiunto il Sottosegretario Sibilia_ la campagna “Una vita da social”ha raccolto grandi consensi: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 2 milioni di studenti sia nelle piazze che nelle scuole.220.000 genitori, 125.000 insegnanti, per un totale di 17.000 istituti scolastici, 30.000 chilometri percorsi e 300 citta raggiunte sul territorio e una pagina FB con 127.000 like e 12.000.000 di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
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Il Prefetto Francesco Tagliente nel ringraziare i relatori per il prezioso contributo fornito e in particolare il presidente della Sezione Foligno Valle-Umbra dell’Associazione Gianluca Insinga, per l’eccellente organizzazione dell’evento, ha sottolineato che “Oggi sono qui rappresentati tanti anelli importanti della catena impegnati a proteggere i ragazzi dai rischi della rete: le famiglie, il mondo della scuola, le Forze di Polizia, i prefetti e il sottosegretario del Ministero degli Interni, la magistratura, il parlamento, la stampa. Tutti uniti gli uni negli altri in maniera sinergica e determinati da decenni a promuovere la cultura legalità oggi pomeriggio anche attraverso il linguaggio universale dello sport con un triangolare di calcio tra le Nazionali di calcio prefettizi, magistrati e ANCRI (Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al merito della repubblica Italiana). Affrontiamo spesso il tema dei pericoli della rete, dei minori inconsapevoli dei rischi delle loro attività online, ma dobbiamo interrogarci anche su quali conseguenze possono determinare il linguaggio e le immagini di determinati cartoni, videogiochi, pubblicità, cinematografia e talvolta, purtroppo, programmi di informazione?
Si tratta di una rappresentazione di emozioni negative che fanno parte dell’essere umano o di un’esposizione alla violenza? Di una forma di elaborazione dell’aggressività o di una forma di normalizzazione e di assuefazione alla violenza?
Esiste un filo conduttore tra violenza su uno schermo ed emulazione? E’ un tema complesso, ma è uno spunto di riflessione al quale non possiamo sottrarci.
Basti pensare a come si sia rapidamente delineato tra gli adolescenti il fenomeno del sexting e un cyberbullismo di genere, in cui i comportamenti aggressivi sono legati e indirizzati al “genere” e alla sfera sessuale: dai commenti volgari su corpo e abbigliamento, alle calunnie sulle relazioni, alla diffusione e manipolazione di foto private”.
Primo premio “Cittadino Virtuoso” dell’ANCI
La mattinata si è conclusa con una appendice inedita. Alla presenza del sottosegretario e del prefetto di Perugia è stato varato il progetto “Cittadini Virtuosi” che l’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Marito della Repubblica Italiana (ANCRI) ha inteso promuovere per premiare il coraggio e la solidarietà dei piccoli eroi di ogni giorno.
Tante storie, di quelle che spesso la cronaca relega in poche righe nella colonna delle “brevi” ma nascondono gesti di grande coraggio, onestà o solidarietà.
Esempi di senso civico che l’Associazione dei benemeriti della Repubblica vuole mettere in evidenza in maniera semplice, in un clima informale nel loro stile: un incontro con tutti gli insigniti, una stretta di mano e un piccolo messaggio simbolico.
Si tratta di bellissimi esempi che vede l’ANCRI fianco a fianco delle persone che compiono gesti di grande audacia, onestà e solidarietà.
Cittadini che in diverse occasioni, dando l’allarme hanno messo in condizione gli agenti del pronto intervento di arrestare autori di furti e rapine, ma spesso hanno permesso anche di salvare delle vite in operazioni di soccorso pubblico.
Persone che hanno aiutato le forze dell’ordine nel loro lavoro e contribuito al bene pubblico
Esempi positivi che l’ANCRI vuole premiare anche per creare un effetto emulativo.
Da chi ha bloccato l’autore di un reato a chi ha trovato soldi in strada e li ha consegnati alla polizia. Da chi ha salvato una persona in pericolo a chi ha attivato i soccorsi, evitando una tragedia.
E’ il caso di Carlo Santucci, medico romano di 33 anni in vacanza con la famiglia a Liens in Austria, che il 27 agosto, mentre era su un treno delle ferrovie austriache, ha salvato la vita ad una donna con un arresto cardiaco.
Premio “Cittadino virtuoso” a Carlo Santucci per aver salvato la vita ad una mamma
Il prefetto Francesco Tagliente ha chiamato sul palco il giovane medico romano presente al Congresso rendendo partecipi i rappresentanti delle istituzioni presenti e la platea che “Carlo Santucci, giovane medico romano di ritorno da una gita in Austria sul treno delle ferrovie austriache Lienz – San Candido ha salvato la vita a una signora di 40 anni con un arresto cardiaco. Carlo per oltre 40 minuti ha praticato il massaggio cardiaco tenendo in vita la donna fino all’arrivo dell’eliambulanza austriaca che l’ha trasportata nel più vicino centro di rianimazione.
Il pronto e risolutivo intervento del dott Santucci è stato salutato da un lungo applauso, da parte dei viaggiatori del treno che nel frattempo si era fermato”.
Il prefetto Tagliente ha aggiunto che “Il direttore OBB traffico viaggiatori del Tirolo Renè Zumtobel, in una lettera indirizzata a Carlo Santucci lo ringrazia per “Il Suo impegno eroico sul nostro treno della OBB” e “per aver preso l’iniziativa essendo un passeggero e così aver salvato la vita ad una mamma””
Presidente Tommaso Bove, il prefetto Francesco Tagliente nella veste di Delegato ai rapporti Istituzionali, alla presenza del sottosegretario Carlo Sibilia e al prefetto Claudio Sgaraglia, hanno quindi consegnato a Carlo Santucci una tessera ANCRI.
L’iniziativa rientra tra le finalità statutarie dell’ANCRI che opera per divulgare, a tutti i livelli e in ogni forma, i principi e i valori della Costituzione Italiana, specialmente quelli incarnati nei simboli della Repubblica.
Con il progetto “Cittadini virtuosi” il presidente nazionale dell’ANCRI Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato nazionale ai rapporti istituzionali del Sodalizio, impegnano tutti gli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana iscritti all’Associazione, ad una azione costante a tutela della persona, della famiglia, della scuola, del lavoro, dello sviluppo economico nei diversi campi dell’agire umano, delle professioni, della ricerca, della cultura e delle arti, del servizio nello Stato, nell’azione sociale, umanitaria e filantropica.