
REGGIO CALABRIA Nell’odierno provvedimento il Tribunale ha riconosciuto nei confronti di Frascati una pericolosità sociale fondata principalmente sulle risultanze dell’operazione “Fata Morgana” (poi confluita nella ‘Ghota’), nel cui ambito nel 2016 è stato tratto in arresto, con l’accusa di avere fatto parte della cosca Libri ponendosi, all’esito della guerra di mafia, quale espressione della ‘ndrangheta nel settore della grande distribuzione alimentare e, più in generale, dell’imprenditoria di settore e di aver turbato il regolare svolgimento delle pubbliche gare nell’affare che consentiva ad un altro imprenditore di inserirsi nel consorzio dei commercianti del centro commerciale ‘La Perla dello Stretto’ di Villa San Giovanni (RC). Per tale vicenda il Frascati è stato condannato, con sentenza di primo grado emessa nel marzo del 2018 dal gup di Reggio Calabria, a 13 anni e 4 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso e turbata libertà degli incanti, aggravata dal metodo mafioso. (News&Com)