
(AGENPARL) – mer 02 novembre 2022 Il workshop, patrocinato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, si svolgerà presso il Policlinico di Bari il 4 novembre 2022
BARI – Dopo le edizioni di Roma e Torino, la Puglia ospiterà il terzo e ultimo (almeno per l’anno in corso) seminario patrocinato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) e dalla Società di Ortopedia e Traumatologia dell’Italia Meridionale ed Insulare (SOTIMI).
Obiettivo: illustrare alla comunità degli specialisti le caratteristiche della nuova tecnologia REMS che, attraverso una scansione ecografica priva di radiazioni, consente la diagnosi precoce e non invasiva dell’Osteoporosi e la valutazione del rischio di Fratture da Fragilità.
Il workshop dal titolo “L’Ortopedico, i fracture liaison services e la tecnologia REMS: il nuovo approccio per la gestione delle Frattura da Fragilità” si svolgerà a Bari il prossimo 4 novembre, alle 14:00, nella nuova aula multimediale del complesso polivalente universitario presso il Policlinico del capoluogo pugliese.
Il workshop a Bari
Al seminario relazioneranno il Prof. Biagio Moretti, direttore della Clinica Universitaria di Ortopedia e Traumatologia di Bari e vicepresidente SIOT, la Dott.ssa Ilaria Covelli, Fisiatra dell’Ambulatorio di Osteoporosi e Densitometria della U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia, l’Ing. Sergio Casciaro, amministratore delegato e fondatore di Echolight Spa, azienda biomedica spin-off del CNR di Lecce che ha brevettato l’innovativa tecnologia.
Cos’è REMS
REMS è l’acronimo di Radiofrequency Ecographic Multi Spectrometry. La tecnologia è stata inserita nell’ottobre 2021 come “best practice” nelle Linee Guida Ministeriali sulla Diagnosi, Stratificazione del Rischio e Continuità Assistenziale delle Fratture da Fragilità, dopo essere stata validata dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il presidente e il vice presidente SIOT
“REMS, attraverso una scansione ecografica basata su ultrasuoni, senza radiazioni ionizzanti, dei siti anatomici assiali, come colonna e femore, è in grado di dare informazioni sullo stato di salute dell’osso, fornendo una carta d’identità per i pazienti di tutte le età”, spiega il presidente della SIOT, prof. Paolo Tranquilli Leali. “L’esame può essere eseguito anche su pazienti pediatrici, fragili e sulle donne in gravidanza”, sottolinea il presidente della società scientifica.
“REMS consente di eseguire l’esame a domicilio per i pazienti inabili, impossibilitati al movimento e/o fratturati, non impiegando fonti ionizzanti”, aggiunge il vice presidente SIOT, il Prof. Biagio Moretti. “La tecnologia, inoltre, si propone tra quelle emergenti più importanti nell’ambito diagnostico e preventivo perché fornisce un fattore di rischio, il fragility score, relativo a quanto l’osso non solo sia ricco o meno di calcio, ma quanto sia fragile e quanta possibilità abbia nel tempo di andare incontro a fratture da fragilità”, prosegue. “Con REMS c’è anche la possibilità di non fermarci all’osteoporosi e di studiare l’osso in condizioni di trauma, intorno a protesi, impianti, placche, chiodi, e contestualmente valutare la situazione dei muscoli e dei tendini”, evidenzia. “Questa apparecchiatura evidenzia un’eventuale sofferenza muscolare, una sarcopenia, o un’involuzione dovuta all’età o a comorbidità particolari. É possibile redigere non solo un bilancio osseo, ma come dice la bibliografia più recente, un resoconto osteo-sarcopenico, un fattore di rischio determinato dall’osso e un fattore di rischio determinato dai muscoli”, prosegue. “In tal modo, è possibile intervenire in maniera combinata, a scopo preventivo, sui muscoli o sull’osso, per ridurre le cadute, mantenere l’equilibrio e migliorare la postura”, conclude il vice presidente SIOT.
Le iscrizioni
Il workshop è gratuito ma occorre procedere all’iscrizione tramite questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeaHQ14a_7IRHd_roNDhhNDrnE3eCjoR77jnLMwDOUxzqUhog/viewform