
(AGENPARL) – mer 12 ottobre 2022 LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE, OCCHI E RAINIERI (LEGA): “A PARMA PREVENZIONE FA FLOP, COSA INTENDE FARE LA REGIONE?”
BOLOGNA, 12 OTT – “Le operazioni di contenimento della zanzara tigre non funzionano. Lo dimostrano i dati storici aggiornati ad agosto 2022. A Parma la situazione è fuori controllo: diversi cittadini sostengono che gli interventi larvicidi in aree pubbliche non vengano svolti compiutamente. La Regione cosa ne pensa?”. A lanciare l’allarme sono i consiglieri regionali della Lega Emiliano Occhi e Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa, che, in merito alla massiccia presenza di zanzare, hanno depositato un’interrogazione all’indirizzo dell’esecutivo di viale Aldo Moro.
“A detta di diversi addetti ai lavori, anche nelle aree private i trattamenti larvicidi spesso non sono effettuati in maniera corretta e continuativa, fatto che causa il perdurare dei focolai di infestazione e la diffusione di Aedes albopictus nelle zone limitrofe, sia private sia pubbliche: in questo contesto, l’intervento adulticida mediante biocidi rimarrebbe l’ultima soluzione per dare sollievo alla cittadinanza. Gli stessi operatori del pest control sostengono che a Parma l’ordinanza sindacale n. 45 del 21/06/2022, stante la necessità di relazione di verifica del livello di infestazione da parte di personale esperto e senza conflitti di interesse, di fatto blocca la possibilità dei trattamenti adulticidi anche dove i livelli di infestazione hanno superato la ragionevole soglia di sopportazione della cittadinanza” hanno rilevato i leghisti, sottolineando come questa specie, molto aggressiva, non solo renda scarsamente fruibili i parchi ma comporti anche implicazioni sanitarie pericolose.
“La Regione deve vigilare sull’effettivo svolgimento e sull’efficacia dei trattamenti preventivi che possano minimizzare l’infestazione e per questo chiediamo alla Giunta come mai non si sia giunti a una sensibile diminuzione della popolazione di zanzara tigre in questi anni e un giudizio sulle campagne per la lotta contro questo insetto svolte dai Comuni fino ad ora” hanno aggiunto.
“Chiediamo inoltre se e come il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Parma ha dato supporto tecnico al Comune di Parma per lo svolgimento delle attività di prevenzione, sorveglianza e controllo delle malattie da vettore e se ci sia stata da parte dell’Ausl un’attività di vigilanza e verifica del rispetto della Ordinanza Sindacale, in particolare per quanto riguarda le attività di prevenzione in aree pubbliche o private” hanno spiegato Occhi e Rainieri concludendo: “Vorremmo comprendere se la Regione ritiene di dover verificare insieme al Comune l’effettiva realizzazione ed efficacia dei trattamenti larvicidi affidati a ditta esterna e cosa pensi del sostanziale blocco dei trattamenti adulticidi in mancanza di efficacia dei trattamenti larvicidi perché non ci pare sia un comportamento coerente con la lotta all’insetto. Resta da capire in quale orizzonte temporale la Regione pensi che possa realizzarsi una reale e sensibile diminuzione dei livelli di infestazione e perché fino ad oggi non abbia promosso la diffusione, sia in ambito pubblico sia tra i privati, delle trappole adulticide basate sull’utilizzo di sostanze attrattive e/o anidride carbonica che, come dimostrato da ampia letteratura scientifica, nonché da uno studio condotto a Cesena in collaborazione con la Ausl locale nel 2015, possono significativamente ridurre la numerosità della zanzara tigre. Attendiamo di sapere se esistono altre modalità per combattere la zanzara tigre da mettere in campo visto che la Regione partecipa a bandi di finanziamento, nazionali ed europei, per progetti che supportino attività di ricerca sullo specifico tema”.
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