(AGENPARL) – mer 31 agosto 2022 L’EMERGENZA IDRICA NON È FINITA
E LA CRISI ENERGETICA
METTE A RISCHIO
SICUREZZA IDROGEOLOGICA E MADE IN ITALY AGROALIMENTARE
“Senza interventi urgentissimi per calmierare i costi dell’energia sono a rischio anche la sicurezza idraulica dei territorio e la competitività del made in Italy agroalimentare”: a lanciare un nuovo appello è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che prosegue: “Non vogliamo essere additati come affamatori di popolo o affossatori dell’agricoltura italiana, ma dovendo per legge chiudere i bilanci in pareggio ed essendo più che quadruplicati i costi dell’energia per contenere le conseguenze della grave siccità ed alla vigilia di una stagione complessa per il rischio idrogeologico, ci appelliamo, affinché si intervenga a sostegno dei bilanci dei Consorzi di bonifica, altrimenti costretti a distribuire gli aumenti sui prossimi contributi consortili, incrementando la pressione economica sulle famiglie e sui prezzi delle derrate agricole.”
“Vogliamo evitare una guerra fra poveri – gli fa eco Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – perché i Consorzi di bonifica sono organi di autogoverno del territorio, amministrati da cittadini, in gran parte agricoltori, che vivono le difficoltà quotidiane e sono impegnati nell’espletamento di funzioni di interesse pubblico, quali la gestione delle acque di superficie e la salvaguardia dalle alluvioni. La situazione è gravissima e nessuno ha la bacchetta magica. Ancora in questi giorni – prosegue il DG di ANBI – i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono impegnati a gestire, con la massima efficienza, la distribuzione dell’acqua alle campagne in una situazione di perdurante siccità e temperature eccezionalmente alte. Ciò ha finora comportato un incremento del 30% nei consumi complessivi, che generalmente si attestavano sui 600.000 megawattora annui. Congiuntura internazionale e speculazione stanno facendo lievitare anche le più fosche previsioni, che indicavano in circa 270 milioni di euro l’incremento di spesa.”
È indispensabile che la questione idrica in tutte le sue complessità, potabili, energetiche, ambientali ed irrigue, torni al centro dell’attenzione e del dibattito politico di questi giorni.” Conclude Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.
GRAZIE
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