
CROTONE In un caso è stato addirittura accertato un prestito sul quale è stato applicato un interesse del 200%: a fronte di 700.000 euro la vittima è stata costretta e restituirne oltre un milione. Tutto ciò è stato possibile grazie allo strumentale utilizzo di società fasulle i cui bilanci apparivano perfettamente regolari grazie alla complicità di professionisti conniventi: oltre 20 milioni le fatture false scoperte. I proventi delle attività illecite sono poi stati riciclati nell’acquisto di complessi immobiliari, di strutture turistico-alberghiere, di società agricole, edili immobiliari ed in imprese di trasporti e logistica. L’apprensione dell’ingente patrimonio è stato frutto dell’intenso lavoro svolto dalla Guardia di finanza finalizzato a ricondurre i beni, apparentemente intestati a prestanome e teste di legno, direttamente alla piena disponibilità dei membri della cosca. (News&Com)