(AGENPARL) - Roma, 24 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 24 December 2025 Trieste, 24 dic – “Crediamo sia sbagliato cedere alla tentazione
di semplificare problemi che sono evidentemente complessi pur di
strappare qualche like o qualche apprezzamento superficiale. In
tema di contrasto all’immigrazione irregolare non esistono
soluzioni semplici che, oltre a non essere efficaci, in passato
si sono gi? dimostrate controproducenti”.
Lo afferma oggi l’assessore regionale alla Sicurezza e
immigrazione Pierpaolo Roberti.
“Trieste non ? considerata al pari delle altre citt? italiane dal
Ministero dell’Interno – ricorda Roberti -. Proprio grazie
all’azione della nostra Amministrazione, ormai da diversi anni,
abbiamo ottenuto trasferimenti settimanali costanti fuori
regione. Inoltre, abbinati a questi, nei periodi di particolare
emergenza, ci sono stati trasferimenti straordinari in occasione
degli sgomberi, prima del Silos e poi dei Magazzini di Porto
vecchio”.
“La recente richiesta, pertanto, di ulteriori spazi protetti non
spicca certamente per originalit? – aggiunge l’assessore -. Il
campo scout di Prosecco nasceva come struttura di emergenza, ma
una volta esauriti gli spazi a disposizione, la situazione si ?
fossilizzata senza risolvere la questione del Silos”.
“Recentemente poi, l’iniziativa privata di Spazio 11 doveva
servire esattamente a questo: risolvere ancora una volta il
problema di chi rimaneva in attesa della presentazione delle
domande. Cosa che puntualmente non ? avvenuta. Anche stavolta –
precisa l’esponente della Giunta Fedriga – la situazione non si ?
risolta ma almeno non sono stati spesi soldi pubblici”.
“La verit? ? molto pi? cruda ed ? bene che tutti se ne rendano
conto: Trieste, l’Italia, l’Occidente, non possono accogliere
interi continenti che si spostano – sottolinea -. I posti letto
non sono illimitati, cos? come non ? possibile, in una sola
giornata, intervistare un numero illimitato di richiedenti asilo
e non sono neppure illimitate le risorse economiche destinate
alla gestione dell’immigrazione”.
“L’immigrazione pu? e dovrebbe essere una risorsa, ma non ? tale
quando diventa incontrollata e viene subita passivamente dalla
collettivit?. Non vogliamo pi? che ci siano occupazioni abusive
in palazzi fatiscenti della citt?? Non vogliamo che nessuno muoia
in Porto vecchio o al Silos? Allora – incalza Roberti – dobbiamo
capire che l’unico modo ? far arrivare sul nostro territorio solo
le persone che siamo in grado di accogliere dignitosamente”.
“? uno sforzo che le istituzioni stanno portando avanti con i
maggiori controlli e con la sospensione dell’accordo di Schengen
che ha dimezzato gli arrivi. Se per? non riusciremo a limitare
ulteriormente questi flussi irregolari, dobbiamo tragicamente
ammettere che chi arriva deve sapere che non trover?
quell’Occidente scintillante visto sullo smartphone e dovr?
affrontare – conclude – un inverno senza documenti, senza lavoro,
senza un tetto”.
ARC/RT/gg
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