(AGENPARL) - Roma, 20 Dicembre 2025Ancora a studiare, ancora un lavoro di gruppo: Massimo Lucidi giornalista internazionale e Presidente della Fondazione E-novation spiega la sua presenza a Miami, in occasione di Art Basel con la vice presidente della Fondazione, la newyorkese Azzurra Rinaldi. “In un mondo che cambia continuamente, in un mercato internazionale dell’arte che cresce ma che richiede anche competenze diverse, far parte di un progetto di sviluppo che parta dell’arte classica e contemporanea per far conoscere e dialogare generazioni diverse in nome della Bellezza e del collezionismo che è custodia del Creato, è una operazione economica e culturale rivoluzionaria e intelligente, perchè dimostra come oggi si possa fare Bene alla società e al Futuro comune creando Valore per tutti”.
Non ha dubbi Massimo Lucidi nel presentare le ragioni della propria presenza a Miami Art Basel: offrire il proprio contributo ad Anchorage Group Art, nell’ambito della preparazione strategica per l’imminente lancio dell’Anchorage Art Fund .
Partecipare alla fiera d’arte contemporanea più importante al mondo ha offerto una preziosa opportunità per valutare le attuali offerte di mercato e le tendenze dei prezzi, nei segmenti chiave del mercato dell’arte globale.
“Da tempo osservavo che l’arte contemporanea è sempre piu materica e si fa interessante proprio per questa capacità di innovare e sperimentare continuamente. In questa edizione ho rilevato, particolarmente, una sincera attenzione alle questioni del mondo attraverso un occhio che vuole cercare e valorizzare la verità. A mettere in evidenza e a far capire quanto lavoro c’è dietro a un’opera. La coerenza tra cuore e mente dell’artista in cui il fruitore dell’opera si riconosca e inserisca il proprio sistema valoriale nell’opera stessa che andrà poi vissuta nel proprio ambiente. Un processo osmotico ed emozionale, prima ancora che valoriale e finanziario. E questa percezione mi ha molto incoraggiato sulla bontà della visione di Anchorage Group Art” spiega Lucidi.
Uno degli obiettivi principali della visita era valutare la qualità, la disponibilità e il posizionamento delle opere d’arte attualmente presentate a collezionisti istituzionali e privati. Questa osservazione diretta del mercato è un passaggio fondamentale per definire la strategia di investimento e i criteri di acquisizione del futuro Anchorage Art Fund.
Allo stesso tempo, Anchorage ha interagito con collezionisti, consulenti e operatori di mercato per valutare l’interesse degli investitori per soluzioni di investimento basate sull’arte. Particolare attenzione è stata dedicata all’ascolto e alla comprensione dell’interesse dei collezionisti a partecipare a una struttura di fondi d’arte agile, in grado di operare in due aree: da un lato, la disponibilità degli investitori a investire in opere d’arte appartenenti al fondo, dal punto di vista puramente finanziario.
D’altro canto, queste discussioni hanno anche evidenziato un crescente interesse da parte dei collezionisti a monetizzare parte del valore delle loro opere d’arte, pur mantenendone la proprietà. La struttura proposta consentirà ai collezionisti di trasferire le opere d’arte a un segmento dedicato, sbloccare la liquidità e reinvestire il capitale risultante in prodotti finanziari progettati per generare reddito dalla proprietà e dalla gestione delle opere.
La partecipazione di Anchorage ad Art Basel Miami ha confermato il solido slancio del mercato verso strumenti di investimento nel settore dell’arte professionalizzati, trasparenti e strutturati a livello istituzionale.
Le informazioni raccolte durante la fiera influenzeranno direttamente la strutturazione finale e la strategia di lancio dell’Anchorage Art Fund.”Mi piace pensare che se ero arrivato a Miami con l’idea che attraverso la finanza internazionale nell’arte si potesse creare Valore, ho lasciato Miami con la convinzione che la possa rendere pure più visibile, condivisa e dunque democratica, elevando il grado di fruizione dal salotto di casa ai saloni espositivi internazionali. Anchorage Group Art ha le professionalità e le competenze giuste per poterlo fare” conclude Lucidi.

