(AGENPARL) - Roma, 16 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 16 December 2025 (ACON) Trieste, 16 dic – “Oltre 5.300 firme sono state
consegnate oggi nelle mani del presidente Bordin per ribadire
ancora una volta la contrariet? di un’intera comunit?, e del suo
territorio, all’installazione di un impianto a biogas nel Comune
di Pagnacco”. Cos? in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Quella che ? stata portata all’attenzione del Consiglio ? la
voce di una popolazione che si alza forte, compatta e determinata
– prosegue Pellegrino – e con la ferma volont? di impedire la
realizzazione di un progetto dissennato volto a depauperare
un’area con un’altissima valenza culturale, sociale, ambientale,
paesaggistica e con un patrimonio di biodiversit? unico con
un’opera fortemente impattante ma che, a causa di una normativa
che necessita di una inevitabile revisione, bypasserebbe la
valutazione di impatto ambientale”.
“Ma esiste anche una normativa etica e deontologica che ogni buon
progettista mette in campo – sostiene ancora la consigliera –
quando viene incaricato di redigere un progetto e che rimanda al
‘buon costruire’ finalizzato alla tutela del territorio, del
patrimonio storico-artistico e dell’ambiente, rispondendo alle
esigenze sociali e individuali e che prevede di considerare anche
tutte le ricadute negative e non di valutare solo quelle che
hanno una valenza economica per il proponente”.
“Consegnare un luogo iconico a una struttura industriale per la
produzione di metano con una potenzialit? di 300 Smc/h alimentata
da scarti o rifiuti agricoli e zootecnici, in gran parte
importata da altre regioni – prosegue l’esponente rosso-verde -,
? quantomeno singolare. Risulta ancora pi? singolare se a
guadagnarci sar? prevalentemente una ditta con sede legale in
Emilia Romagna, la quale drener? gran parte dei frutti economici
dello sfruttamento, lasciando al territorio regionale e alle
future generazioni solo i rifiuti di una politica industriale
scellerata e distruttiva di un patrimonio collettivo”.
“La presenza trasversale dei consiglieri di Opposizione e di
Maggioranza, tra cui il presidente della IV Commissione, Alberto
Budai – evidenzia la consigliera -, ha rasserenato in parte i
presentatori della petizione a cui ? stato ribadito tutto
l’appoggio politico del Consiglio regionale. A confermare la
volont? di bloccare la realizzazione di questo impianto e di
valutare la fattibilit? di altri nella nostra regione, si
affianca l’approvazione di un ordine del giorno, a mia prima
firma, sulla legge di bilancio 2026-2028, con il quale la Giunta
si ? impegnata a valutare l’opportunit? di effettuare uno studio
sulla possibilit? di introdurre una normativa regionale sulla
verifica di assoggettabilit? alla Via, definendo criteri e soglie
specifiche per gli impianti di trattamento biologico o
chimico-fisico di reflui, biomasse e altre matrici organiche, e
valutare un aggiornamento della legge regionale 2/2025 per
assicurare che la fascia di rispetto per la localizzazione degli
impianti di produzione di biogas e biometano risulti di almeno
500 metri, compatibile con le prescrizioni paesaggistiche del
d.lgs. 42/2004, con le norme tecniche del Ppr, il d.lgs 190/2024
e con i limiti previsti dal d.l. 175/2025, una volta che il d.l.
175/2025 stesso sia convertito in legge”.
“Non siamo a priori contro questi impianti – conclude Pellegrino
-, ma bisogna avere il coraggio di contrastare quelli che vengono
dipinti come green per poter accedere agli incentivi ma che di
sostenibile, dal punto di vista ambientale, non hanno nemmeno
l’ombra”.
ACON/COM/rcm
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