(AGENPARL) - Roma, 16 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 16 December 2025 (ACON) Trieste, 16 dic – “La risoluzione che abbiamo sottoposto
all’esame della Commissione ? stata il risultato di un lavoro
approfondito, frutto della seduta odierna e delle audizioni dei
portatori di interesse, che ci hanno consentito di analizzare in
modo concreto e puntuale gli effetti della proposta di riforma
della Politica agricola comune per il periodo 2028-2034”. Con
queste parole il presidente della II Commissione permanente del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Stefano Balloch,
commenta, in una nota, l’approvazione della risoluzione sulla
proposta di regolamento COM(2025) 560 final.
“Con questo atto – spiega Balloch – la Commissione ha esercitato
le prerogative riconosciute alle Assemblee legislative regionali
nella fase ascendente del diritto europeo, formulando
osservazioni motivate e condivise nel contesto del nuovo Quadro
finanziario pluriennale”. La risoluzione ha preso atto del
rispetto dei principi di attribuzione, sussidiariet? e
proporzionalit?, ma ha evidenziato criticit? politiche e
operative rilevanti, in particolare rispetto all’ipotesi di
integrazione della Pac in un Fondo unico e nei Piani di
partenariato nazionali e regionali. “Una scelta che avrebbe
rischiato di indebolire il ruolo strategico della Pac, ridurre la
certezza delle risorse e comprimere l’autonomia regionale”,
sottolinea il presidente della Commissione.
“Il documento approvato – prosegue Balloch – ribadisce tre punti
centrali. La contrariet? all’integrazione della Pac nel Fondo
unico, che snaturerebbe la sua identit? e ridurrebbe la capacit?
di garantire sostegno diretto al reddito agricolo; la necessit?
di tutelare le politiche di sviluppo rurale e gli investimenti
strategici, assicurando risorse aggiuntive per competitivit?,
filiere agroindustriali, sicurezza alimentare e infrastrutture
irrigue; e l’importanza di una governance multilivello effettiva,
che restituisca alle Regioni un ruolo sostanziale nella
definizione e attuazione dei Piani, evitando un coinvolgimento
meramente consultivo”.
“Difendere la Pac significa difendere il futuro delle nostre
imprese agricole, la sicurezza alimentare e la vitalit? delle
aree rurali – ribadisce Balloch -. Non possiamo accettare che
venga ridotta a una politica residuale, priva di autonomia e di
visione strategica”.
La Commissione ha inoltre disposto la trasmissione della
risoluzione alle istituzioni nazionali ed europee competenti, al
Governo, alle Regioni e agli organismi rappresentativi, per
garantire il parere previsto e favorire la massima circolazione
delle informazioni nella fase ascendente del diritto europeo.
“Il nostro obiettivo – conclude la nota del presidente della II
Commissione – ? stato garantire che la voce delle Regioni fosse
ascoltata e che la Pac continuasse a essere un pilastro
dell’integrazione europea, capace di sostenere chi produce, chi
innova e chi mantiene vivi i nostri territori”.
ACON/COM/aa
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