(AGENPARL) - Roma, 12 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 12 December 2025 Federico Marini
UNESCO-CUCINA ITALIANA – Viver bene, sano, con gusto e fantasia
patrimonio mondiale: anche le imprese artigiane sarde festeggiano il risultato
raggiunto. Giacomo Meloni (Confartigianato Sardegna): “Necessario
proteggere questo “tesoro” da globalizzazione e contraffazione alimentare.
Obiettivo raggiunto anche grazie alle realtà artigiane sarde e ai loro
dipendenti”. I numeri del “giacimento” della food economy isolana.
Associazioni Anche Confartigianato Sardegna, con le migliaia di imprese del settore
Territoriali alimentare, festeggia il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio
Sud Sardegna
immateriale dell’Umanità UNESCO.
Cagliari Un vero “tesoro”, quello isolano, composto da 274 prodotti agroalimentari
Via Riva Villasanta 241
2.669 imprese artigiane dell’agroalimentare, che danno lavoro a 9.559 addetti, con
Oristano
Via Campanelli, 41 un fatturato annuo di oltre 873 milioni di euro.
Nuoro isolana che emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna
Via Brig.Sassari, 37 che, nel dossier “Qualità, tradizione e sostenibilità dell’artigianato alimentare” ha
rielaborato i dati di Istat, UnionCamere-Infocamere e MIPAAF, su imprese e produzioni
Sassari alimentari.
Via Alghero, 30
conservati, che quotidianamente vengono prodotti, confezionati e spediti in Italia e nel
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 resto del Mondo.
livello mondiale come elemento fondante del viver bene, sano, con gusto e fantasia –
afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e
l’Isola, con le centinaia di prodotti e con le migliaia di attività produttive e di lavoratori,
ha contributo a questo successo”. “Un risultato che valorizza il ruolo strategico anche
delle aziende artigiane sarde del food – continua Meloni – un settore fondato sulla
qualità, sulla sostenibilità e sul radicamento nei territori”. “L’artigianato alimentare –
aggiunge – non è solo tradizione ma innovazione e presidio economico, culturale e
sociale delle comunità. E’ un patrimonio da proteggere e rilanciare, soprattutto
investendo su giovani, formazione e innovazione”.
Confartigianato Imprese Sardegna
La Sardegna ha il 2,7% dei prodotti alimentari di qualità riconosciuti
dall’Unione europea mediante i marchi DOC (Denominazione di Origine Protetta),
IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG. La lista ne comprende 9: agnello di
Sardegna, Carciofo Spinoso di Sardegna, Culurgionis d’Ogliastra, Fiore Sardo, Pecorino
Romano, Pecorino Sardo, Olio di Sardegna, Zafferano di Sardegna e Sebadas.
La ricchezza del territorio sardo si declina anche in ben 274 prodotti
agroalimentari tradizionali (PAT), il 4,8% di tutto il patrimonio italiano, caratterizzati
da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo: 100
paste fresche e panetteria, 68 prodotti vegetali, 20 carni, 21 formaggi, 21 prodotti della
gastronomia, 20 prodotti di origine animale, 15 pesci e molluschi, 7 bevande e distillati, 1
grassi e 1 condimenti.
Sempre secondo il rapporto l’Isola ha registrato il più alto numero nazionale di
operatori agroalimentari certificati DOP, IGP e STG: ben 15.440, il 19% del totale
italiano. Parliamo in primis di produttori primari ovvero vivai, aziende agricole, aziende
zootecniche che conferiscono le proprie le materie prime alle migliaia di piccole imprese,
soprattutto artigiane, come pastifici, risifici, molini, oleifici, caseifici, conserve e
marmellate, mielifici, trasformatori di prodotti sott’olio e verdure confezionate, pasti
pronti, cantine, birrifici, salumifici che, a loro volta, le trasformano in prodotti
d’eccellenza a certificazione europea.
A livello territoriale 588 imprese artigiane operano a Cagliari con 2.188
dipendenti, 544 a Nuoro con 1.865 addetti, 271 a Oristano con 798 lavoratori, 879 a
Sassari-Gallura con 3.089 dipendenti e 634 nel Sud Sardegna con 2.100 addetti.
Secondo una recente rilevazione nazionale di Confartigianato, la quota di obesi
nel nostro Paese è pari al 9,8% della popolazione adulta, una percentuale che ci assegna il
record dei più snelli tra i 7 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e il terzo posto tra gli
Stati dell’Ocse (dopo Giappone e Corea del Sud) dove il tasso medio di obesità è del
19,5%.
“Si tratta di un comparto in piena crescita ed evoluzione – riprende il Presidente di
Confartigianato Imprese Sardegna – che sempre più risponde alle esigenze di una
clientela che nel corso dei lustri ha modificato e affinato i propri gusti e stili alimentari”.
“E’ merito di questi “artigiani del cibo” se i nostri prodotti piacciono tanto anche
all’estero – aggiunge Meloni – un patrimonio economico e di tradizione culturale che va
costantemente difeso e valorizzato”. “Nonostante tutto questo successo, il settore
agroalimentare della nostra regione deve affrontare sfide significative – sottolinea – la
crescente globalizzazione dei mercati, la contraffazione alimentare, le normative sempre
più stringenti in materia di sicurezza alimentare e le aspettative dei consumatori in
termini di sostenibilità richiedono alle nostre imprese un continuo aggiornamento e
Confartigianato Imprese Sardegna
innovazione”. “Tra i principali trend del settore – prosegue Meloni – vi è la crescente
attenzione alla tracciabilità dei prodotti, che diventa un elemento determinante per
garantire la fiducia dei consumatori. Anche la digitalizzazione sta rivoluzionando il
settore, permettendo alle aziende di migliorare l’efficienza produttiva e di accedere a
nuovi mercati. Infine, la sostenibilità non è più una scelta, ma una necessità: le imprese
che adottano e comunicano correttamente pratiche sostenibili non solo migliorano la
propria reputazione, ma accedono a mercati premium e a incentivi economici”.
Infine un pensiero del Presidente Meloni sul futuro dell’agroalimentare artigiano
sardo: “Il futuro del settore agroalimentare della Sardegna si basa su un equilibrio
strategico tra tradizione e innovazione. Se da un lato è fondamentale preservare le
caratteristiche uniche e artigianali dei prodotti locali, dall’altro è altrettanto importante
investire in nuove tecnologie e approcci sostenibili. La nostra Organizzazione mira a
promuovere un modello di sviluppo che valorizzi le peculiarità del territorio regionale,
rafforzando la competitività delle aziende a livello globale. La sfida è ambiziosa, ma con
il sostegno delle istituzioni locali e l’impegno degli imprenditori, il settore
agroalimentare sardo continuerà a essere un pilastro fondamentale dell’economia e
della cultura italiana”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
