(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 11 December 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 11/12/2025, ore 18:07
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Manovra di bilancio 2026, la replica di Kompatscher
**La replica del presidente della Provincia Arno Kompatscher nell’ambito della discussione generale della manovra di bilancio 2026. Avviata la discussione degli ordini del giorno: la Giunta ha comunicato di accoglierne 5 – in parte o in tutto; respinto il primo di quelli discussi. ** In replica agli interventi sulla manovra di bilancio, nel tardo pomeriggio di oggi in Consiglio provinciale, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha innanzitutto chiarito che le sue assenze dall’aula si dovevano al fatto che deve seguire anche la manovra finanziaria a livello nazionale. Come ci si aspettava, ci sono state le solite critiche, anche semplicistiche e populiste, ma dal canto suo può dire che anche gli interventi dei consiglieri si ripetono. Ha quindi affrontato punti cui riteneva di dover rispondere. A Rohrer ha detto di non aver mai sostenuto che va tutto bene, avendo citato tra l’altro i costi elevati della vita, il problema dell’emigrazione dei giovani e quello della percezione della sicurezza. In quanto al tema Autonomia, ovviamente essa non può essere oggetto di trattative, a dispetto di chi dice diversamente: le concessioni sono state ottenute senza contropartita, anche se non tutto è stato raggiunto. La riduzione da 4 a 2 anni di residenza non rappresenta un rischio, dall’altra c’è una migliore protezione per un diritto fondamentale come quello del voto: il problema riguarda anche sudtirolesi che rientravano dopo anni all’estero, perché non valeva la residenza storica se non con iscrizione all’AIRE. Lo stesso vale per la possibilità di un consigliere di diventare assessore comunale nonostante si trovi in minoranza, torna a vantaggio soprattutto dei ladini, anche se il principio rimane quello della proporzionale. In quanto ai costi della vita e dell’abitare troppo elevati, è un tema oggetto del bilancio, che interviene in merito con interventi e fondi, comprese le misure per limitare gli affitti turistici, questo dimostra che il tema – che tra il resto riguarda tante altre regioni – è preso sul serio. In quanto alle retribuzioni, sono state adottate misure con pagamenti una tantum, l’adeguamento strutturale all’inflazione fino al 2025, e una dotazione per gli anni successivi: a marzo saranno prese misure per introdurre un meccanismo in questo senso, una buona notizia per tutti i dipendenti pubblici. Per quanto riguarda il privato, sarebbe piaciuto introdurre una seconda riduzione dell’IRAP e altri incentivi per premiare stipendi equi, ma con i partner sociali sono state previste ulteriori trattative a inizio anno. Per la coesione sociale è essenziale dare la percezione di un’equità salariale, e che chi è diligente e si impegna riesce a realizzarsi, altrimenti le persone se ne vanno e si creano paure e radicalizzazioni. L’impegno congiunto deve essere quello di dare messaggi chiari. Dal dibattito è emersa anche una critica del capitalismo, ma un’economia ecosociale comprende anche equità, senza togliere risorse alla generazione futura: non si tratta di neoliberalismo, ma da qualche parte bisogna guadagnare ciò che va distribuito. La distribuzione delle risorse, che si attua col bilancio, è una grande responsabilità, perché si tratta di fondi dei cittadini, e va fatta con attenzione e razionalità. Le persone che vengono da fuori sono 70.000, lavorano e pagano le tasse finanziando il sistema sociale in maniera superiore rispetto agli autoctoni, perché pochi sono pensionati. L’integrazione, a fronte di un sensibile rapporto tra gruppi linguistici, deve funzionare bene, altrimenti si scardina la convivenza; il tema non deve riguardare un solo gruppo linguistico. In quanto alla scuola, c’è chi teme che si faccia un esame ai bambini, anche per escludere, ma si tratta solo di avere informazioni per creare classi omogenee e destinare risorse. La didattica può senz’altro essere migliorata, ma la scuola in lingua tedesca è una scuola della minoranza, e di conseguenza bisogna scegliere con cautela gli strumenti, alcuni dei quali vanno bene solo nella scuola in lingua italiana, lingua di maggioranza nello Stato. Però non si può far finta che non ci sia un’offerta. In quanto alla spending review, è stato deciso di attuarla e sono state stabilite le strategie necessarie, con incarichi anche al dott. Zeppa: quando si proporranno delle misure, si farà un confronto coi dati da lui forniti, questo riguarda anche il contributo per gli over 65 sotto una certa soglia ISEE; si potrà eventualmente rinunciare al contributo alle spese accessorie, ma non in questo primo anno – in merito ci sarà un confronto con i sindacati. Lo stesso vale per i contributi alle imprese. Si lavora inoltre, ha informato rivolto in particolare a Köllensperger, per la creazione di una Direzione generale dell’Agenzia delle entrate per la regione con sede a Bolzano, che comporterà vantaggi quali rimborsi IVA più rapidi o comunicazione in lingua tedesca. A Repetto, Kompatscher ha detto che delle Acciaierie si è parlato tanto senza avere tutte le informazioni, il che ha creato incertezza: si temeva che il bando aprisse a contendenti da tutta Europa, ma è successo il contrario, e c’è una sola azienda che può presentare un’offerta: essa non ha partecipato al sopralluogo, e forse il bando andrà deserto, ma è ancora aperto; se andrà deserto, si potranno percorrere altre vie, ma non vanno fomentati timori. A Knoll, in merito alla questione degli stipendi dei consiglieri regionali, ha detto che avrebbe preferito trovare una situazione diversa, ma non ci era riuscito, ed era meglio approvare delle regole che non decidere nulla; fino all’autunno 2026 è possibile presentare una proposta migliore, lui era favorevole anche a un gruppo di lavoro sul tema. L’overtourism si riflette sul costo della vita, è vero, ma non è a causa delle Olimpiadi, per le quali la regione confinante sta spendendo il triplo: è importante impegnarsi per un turismo di qualità con una strategia a lungo termine – nei prossimi anni esso potrebbe anche calare, ma ci vogliono strumenti nuovi per gestire i flussi. A Franz Ploner e Alex Ploner ha detto che era stato sostenuto che la Giunta lavorava per le lobbies economiche, mentre l’opposizione era in stretto contatto con la popolazione: anche la maggioranza parla con le persone, e negarlo non fa bene alla democrazia. A Wirth Anderlan ha detto di avere la sensazione che non si importi solo un certo linguaggio, ma anche certi problemi che qui non ci sono: egli descrive una situazione che non è quella della provincia, dando come soluzione la migrazione: è un termine che appartiene ai periodi più oscuri della storia. Secondo Atz, molte categorie non percepiscono i benefici del bilancio: evidentemente, non ha ascoltato bene quanto previsto in bilancio. Nella relazione, è vero, ha parlato poco di cultura, ma il settore è rappresentato nel bilancio: per le spese correnti ci sono 100 milioni l’anno; anche in Alto Adige, al contrario di quanto affermato da Knoll, ci sono tantissimi eventi culturali,; si sostengono tantissime iniziative, e ci sono fondi aggiuntivi per l’anno olimpico, compresi gli “Stoanerner Mandeln”, che non costano più di una normale rotatoria. Kompatscher ha riferito di essere stato invitato all’evento in ricordo di Kerschbaumer: l’anno scorso aveva ritenuto non corretto che fossero state invitate persone provenienti dall’ambiente tedesco nazionalista estremista, per questo aveva deciso d non partecipare. Ha quindi concluso l’intervento augurandosi che fossero possibili compromessi sugli ordini del giorno, nonché introdurre miglioramenti nel dibattito articolato, arrivando ad approvare un bilancio che permetterà di fare tante cose in una provincia dove si ha motivo di essere ottimisti. In quanto al brain drain, ai giovani – 800 sono quelli che non rientrano, ogni anno – va trasmesso il messaggio che sarà possibile anche in futuro vivere una buona vita in Alto Adige. Il problema riguarda tante aree rurali con università piccole e piccole aziende, tuttavia il 42% degli studenti di Austria e Germania decidono di restare a vivere in Alto Adige, anche per via dell’offerta di posti di lavoro. Anche l’IDM, insieme alla Camera di commercio, deve essere coinvolta nella ricerca di personale.
Rispondendo per fatto personale, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che si era limitato a dire che al teatro di Merano, su 11 spettacoli, solo 1 era in lingua tedesca: non aveva detto che in Sudtirolo non c’era cultura.
La seduta è stata quindi interrotta per una riunione della maggioranza.
ORDINI DEL GIORNO:
Al rientro, si è proceduto alla trattazione degli ordini del giorno, con il presidente Kompatscher che ha informato che avrebbe accolto l’ordine del giorno 5 (Deeg, SVP),i punti da 1 a 3 dell’ordine del giorno 9 (Oberkofler, Gruppo verde), avrebbe esaminato il punto 2 dell’ordine del giorno 10 (Köllensperger, Team K), avrebbe accolto l’ordine del giorno 14 (Repetto, Partito Democratico) e il punto 1 dell’ordine del giorno 19 (Rohrer, Gruppo verde).
È quindi iniziata la trattazione di questi e altri ordini del giorno (alcuni sono stati ritirati):
Maria Elisabeth Rieder (Team K) con l’ordine del giorno proponeva di impegnare la Giunta 1. a creare il quadro giuridico che consenta di attuare il conguaglio e l’adeguamento all’inflazione delle retribuzioni anche per i/le dipendenti delle associazioni, federazioni e organizzazioni che, sulla base di apposite norme, operano nel settore sociosanitario su incarico della mano pubblica o con suoi contributi; 2. ad allineare i criteri per la concessione di contributi e finanziamenti affinché tutte le organizzazioni del Terzo settore possano adeguare in egual misura gli stipendi all’inflazione, indipendentemente dal fatto che il finanziamento avvenga attraverso gara d’appalto o come contributo generico; 3. a verificare la base normativa, ed eventualmente crearne una, per garantire l’adeguamento automatico delle retribuzioni del Terzo settore a quelle del servizio pubblico, e così garantire la certezza del diritto e la parità di trattamento; 4. a concedere un contributo alle associazioni, federazioni e organizzazioni, che sulla base della normativa vigente operano nel settore sociosanitario fornendo servizi su incarico della mano pubblica oppure in quanto beneficiari dei suoi contributi, affinché possano concedere gratuitamente ai propri dipendenti e alle proprie dipendenti l’altoadigemobilità Fix365 Pass; 5. a prevedere in bilancio le necessarie risorse finanziarie. Nel settore c’è un problema relativo al pagamento degli arretrati, ha detto Rieder, dispiacendosi poi che non si volesse trattare allo stesso modo dipendenti pubblici e dipendenti del Terzo settore. L’ass. Rosmarie Pamer ha detto che per il 2026 è tutto già previsto, con adeguamento di tutti i contributi per tutti gli ambiti alle retribuzioni; mentre per il 2025 era stata proposta una revisione delle linee guida per garantire maggiori contributi e garantire adeguamento all’inflazione: le modifiche erano state discusse dai rappresentanti del terzo settore, che hanno votato contro. In quanto ai bandi, non si potevano cambiare le regole in corso; riguardo al punto 3, presso il CSV c’è un gruppo di lavoro, ma tutti gli enti sono liberi di adeguarsi agli stipendi del pubblico e la Provincia fornisce l’importo aggiuntivo, ma stanno cercando di accordarsi su un contratto unitario; in quanto alla proposta 5, i singoli enti lo possono mettere a disposizione, ma la concessione di contributi è disciplinata dalla legge provinciale del 91 che non comprende un tale benefit. L’ordine del giorno è quindi stato respinto con 16 sì e 17 no.
La discussione degli ordini del giorno proseguirà domani. La seduta di oggi è conclusa. **MC**
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