(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 11 December 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 11/12/2025, ore 15:33
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Manovra di bilancio 2026, discussione generale – 9
**Gli interventi di Alfreider, Widmann, Stauder e Knoll.** Intervenendo in Consiglio provinciale a Bolzano nell’ambito della discussione della manovra di bilancio 2026, contenuta nei disegni di legge provinciale “Legge di stabilità provinciale per l’anno 2026” (dlp ), “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2026-2028” (dlp ) e “Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2026” (), dai banchi dei consiglieri, l’ass. Daniel Alfreider (SVP) ha segnalato che sono 80 i milioni da investire sui nuovi bus, anche per garantire la sicurezza e prevenire certe situazioni gravi: a questo proposito ha lanciato anche un appello alle forze dell’ordine a intervenire. Ha poi fatto riferimento ai nuovi contratti di servizio del trasporto pubblico locale, che permettono a tutti i paesi si essere collegati con cadenza di mezz’ora – un’ora. Sui nuovi autobus si possono investire 70 milioni, si punta su mezzi a basse emissioni. Grazie alle trattative, e al personale che ha contributo a esse, sono stati ottenuti 150 milioni in più a Roma e Bruxelles, anche nell’ambito del progetto olimpico: era importante acquisire questi mezzi senza gravare i contribuenti. 140 mio. verranno destinati alla struttura stradale della Pusteria, ci sono poi grandi e piccoli progetti che riguardano tutti i comprensori: a questo scopo, in Alto Adige sono disponibili tante imprese locali, mentre prima bisognava ricorrere ad aziende da fuori. Per effettuare i lavori va chiarito che ci sono limitazioni di stagione e temperatura, quindi sono pochi i mesi a disposizione: i tempi sono stretti, vanno ringraziati gli utenti della strada che sono pazienti. L’anno scorso sono state fatte 25 gare sulla rete viaria. I fondi dei Giochi olimpici sono confluiti soprattutto nella struttura ferroviaria, compreso lo snodo della Val di Riga; RFI fa di tutto per garantire il collegamento di questo alla stazione di Fortezza entro gennaio. Alfreider ha ringraziato i colleghi della Giunta e del Consiglio, e il presidente della Giunta che grazie agli accordi stipulati e alla clausola di garanzia ha permesso che fossero a disposizione queste risorse, invitando a votare a favore del bilancio.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha preso di nuovo parola per replicare a Amhof: in Provincia ci sono 4.500 funzionari, ma se si considerano tutti i dipendenti pubblici sono 41.000, con due volte tanti forestali rispetto alla Stiria, per 500.000 abitanti. Solo l’amministrazione del sistema sanitario è costituita da tante persone. E in Alta Austria un impiegato guadagna più che in provincia di Bolzano: Amhof si dovrebbe informare. Ha riconosciuto e apprezzato che si paghino di più gli infermieri, una misura per la quale anche lui si era speso in quanto assessore alla Salute, ma molti lasciano l’alto Adige, per lo più per la Svizzera. Ha poi apprezzato la situazione delle strade, in ottimo stato rispetto al Trentino, e sottolineato la necessità di buone infrastrutture. D’altro canto, a volte si ha la sensazione che manchi una visione e che semplicemente si aspetti che i problemi spariscono: per esempio, a scuola c’è un problema, e i genitori sono preoccupati – si augura a breve nuove soluzioni.
Harald Stauder (SVP) ha evidenziato che la discussione era stata lunga ma priva di emozioni. Alcune critiche sono confutabili: egli ha accolto alcune delegazioni in Consiglio, e tutti erano ammirati dal territorio, e hanno sostenuto che la Provincia lavorava bene, ma in aula non tutti lo riconoscono, e dalla discussione sembrava di essere in qualche remota zona del pianeta invece che in Alto Adige. Ha quindi ringraziato i componenti della III commissione legislativa, che si era occupata del bilancio preparando il testo per i lavori anche dopo un confronto con rappresentanti delle organizzazioni economiche e l’economista prof. Flassbeck, invitato su proposta di Köllensperger: un confronto importante per capire dove ci si trova e come viene vista la provincia da fuori. Qualcuno vorrebbe puntare di più sull’indebitamento, ma è meglio non puntare sui debiti. L’autonomia è la base per la forza economica della provincia, che risulta partner affidabile e riceve fiducia e viene invidiata da tante regioni tedesche e italiane. Il bilancio si basa su tre principi fondamentali: la giustizia sociale, la stabilità e l’autoamministrazione. Questo permette di definire priorità ben precise, che la SVP riesce a definire perché con i propri sindaci lavora a stretto contatto con le persone, e inoltre si basa su fatti, studi e statistiche, non opinioni, al fine di implementare una prospettiva positiva per la provincia. Qualcuno ha detto che “la sofferenza delle persone in alto Adige non viene percepita”: sicuramente c’è chi soffre, ma la maggior parte delle persone non deve vivere in condizioni di sofferenza, esse vengono aiutate a superare le crisi che incontrano nella propria vita, e si fa molto per combattere la povertà. In quanto all’istruzione, la scuola tedesca continua a funzionare molto bene, ma è necessario guardare al futuro e correggere dove necessario, perché la scuola come società è una realtà dinamica. Ancora più energia va messa nella digitalizzazione dell’amministrazione. Il bilancio si deve alla diligenza degli abitanti della provincia, ma anche a una politica che ha adottato misure che hanno permesso agli imprenditori di puntare sul territorio, assumendo persone. Nei prossimi anni il brain-drain deve trasformarsi in brain-gain. C’è da fare nel settore abitativo, ma sono state avviate delle riforme che domani daranno tante possibilità; anche nella scuola bisogna dotare diverse misure, e non una sola, per cambiare la situazione. Ci si trova sulla strada giusta, con le giuste condizioni quadro anche per mantenere le persone in provincia; basta chiedere se si vorrebbe vivere in un’altra regione in Europa. Stauder ha quindi fatto riferimento al Comitato d’intesa, di cui fa parte, spesso citato e criticato, il quale deve anche cercare soluzioni per quanto riguarda la mancanza di forza lavoro: per alcuni settori non si presentano persone di lingua tedesca, quindi bisogna assumere persone di lingua italiana; questo è il prezzo del successo, un po’ di flessibilità è necessaria quando non c’è alternativa, ma bisogna restare vigili. Ha quindi invitato a cautela, e a capire dove finisce il patriottismo e dove inizia il nazionalismo, accogliendo con favore gli inviti fatti a moderare i toni e ad adottare rispetto: è meglio se vince l’argomento più convincente, e non quello di chi urla di più.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha preso posizione in merito a certe affermazioni dei rappresentanti della maggioranza, che facevano denotare anche una percezione diversa da parte degli stessi. Egli aveva detto, ha precisato, che a volte non si riflette sul fatto che si cerca di integrare gli stranieri nel gruppo linguistico italiano. Ha annunciato una proposta affinché si tenesse conto della lingua del Comune di accoglienza, e ricordato che quando frequentava la scuola tutti i bambini avevano nomi tedeschi, mentre ora gli vengono segnalati casi di bambini sudtirolesi che sono i soli in un’intera classe; in alcune classi di scuola tedesca si usa l’italiano per comunicare, ma l’assessore non vuole fare nulla. In quanto ai testimoni del passato, già mancano quelli che possono raccontare cos’è successo quando il fascismo ha tolto ai sudtirolesi cultura e identità, oppure testimoni degli anni ’60 e degli atti dei Freiheitskämpfer. In quanto alla critica all’establishment, il ruolo dell’opposizione è sollevare argomenti e fare critiche, mentre nessuno ascolta dall’altro lato, i componenti della maggioranza a volte sono al bar o al mercatino di Natale. È un segno di apertura al mondo criticarlo perché parte della sua famiglia non è sudtirolese? Dalla critica si può apprendere, non si tratta di attacchi alla persona ma di altri modi di vedere. I giovani che non tornano in Alto Adige non vanno a scoprire il mondo, ma per lo piú in Austria, dove evidentemente si sentono più a casa propria: questo ha a che fare con la cultura, e in provincia si perdono delle chance. A Merano ci sono edifici culturali bellissimi, ma gli eventi sono pochissimi, e solo uno, quest’inverno, in lingua tedesca, mentre a Innsbruck c’è una grandissima offerta.
La seduta è quindi stata interrotta per 40 minuti per un collegio dei capigruppo e una seduta dell’opposizione.
**MC**
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