(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus regione Sardegna
La Sardegna, tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), Lavoro e crescita economica (G8), consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), salute (Goal 3), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), disuguaglianze (Goal 10), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 24% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 24% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della regione Sardegna rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per la Sardegna si ha:
un forte miglioramento:
- per la Parità di genere (G5) arriva al 16,7% la quota di donne nel Consiglio regionale (+6,7 punti percentuali rispetto al 2012) e migliora il gender pay gap (il rapporto tra la retribuzione femminile e maschile aumenta di 2,4 punti tra il 2023 e il 2010);
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+31,4 punti percentuali al 2023), ma anche il consumo di materiale interno.
un lieve miglioramento:
- per l’Istruzione (G4) aumentano i posti autorizzati nei servizi socioeducativi (+8,4 punti percentuali tra il 2013 e il 2022), la percentuale di persone coinvolte nella formazione continua e i laureati (rispettivamente +5,6 e +5,5 punti percentuali tra il 2018 e il 2023), ma diminuisce quella delle persone che leggono (-17,9 punti percentuali tra il 2010 e il 2023);
- per il Lavoro e crescita economica (G8) diminuisce la quota di NEET (-9,8 punti percentuali), quella di part-time involontario sul totale degli occupati (-3,8 punti percentuali) e la mancata partecipazione al lavoro (-9,0 punti percentuali) tutti tra il 2028 e il 2024, ma diminuiscono gli investimenti rispetto al Pil (-2,4 punti percentuali tra il 2010 e il 2022).
una sostanziale stabilità:
- per Agricoltura e alimentazione (G2) diminuiscono le persone con un’adeguata alimentazione (-4,2 punti percentuali)ma aumenta la quota di superficie agricola utilizzata destinata a coltivazioni biologiche (+4,0 punti percentuali al 2023);
- per l’Energia (G7) aumenta la quota di energia elettrica da fonti rinnovabili (+31,5 punti percentuali al 2023) ma aumentano anche i consumi finali di energia (+23,6% tra il 2012 e il 2022);
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) aumenta la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a Internet (+55,0 punti percentuali tra il 2018 e il 2024), gli occupati con istruzione universitaria in professioni Scientifico-Tecnologiche (+2,9 punti percentuali rispetto al 2018), mentre diminuiscono i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici rispetto al PIL (-15,3 punti percentuali tra il 2011 e il 2023);
- per Città e comunità (G11) diminuiscono i giorni di superamenti del limite giornaliero per il PM10 (-30 giorni al 2023) ma aumenta il tasso di abusivismo edilizio (+5,6 punti percentuali al 2022) e le persone che usano abitualmente i mezzi privati (+2,2 punti percentuali al 2023).
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) diminuisce la percentuale di persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali (-7,0 punti percentuali) ma aumenta l’indice di povertà relativa individuale (+6,5 punti percentuali tra il 2014 e il 2024) e la povertà assoluta a livello ripartizionale;
- per la Salute (G3) aumentano le persone che fumano (+3,5 punti percentuali) e diminuisce il numero di medici di medicina generale (-1,4 ogni 10.000 abitanti tra il 2013 e il 2022) ma diminuisce l’eccesso di peso tra gli adulti (-4,0 punti percentuali);
- per l’Acqua (G6) peggiora lo sfruttamento idrico, mentre gli altri indicatori analizzati mostrano una sostanziale stabilità;
- per le Disuguaglianze (G10) aumenta il rischio di povertà (+7,4 punti percentuali) e l’indice di dipendenza strutturale (+12,2 punti percentuali);
- per la Vita sulla terra (G15) peggiora l’indice di copertura del suolo arrivando a 105,9 nel 2023, rispetto al 101,9 del 2012;
- per Giustizia e istituzioni (G16) aumentano le truffe e frodi informatiche (+3,4 casi per mille abitanti al 2023) e la durata dei procedimenti civili (+36 giorni tra il 2012 e il 2024) e diminuisce la partecipazione sociale (-4,2 punti percentuali tra il 2012 e il 2023).
Tabella 1 – L’andamento della regione Sardegna – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Regione e la Città Metropolitana di Cagliari
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per le Regioni e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Regione Sardegna, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni solo il 24% dei 29 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto. Il 35% mostra progressi insufficienti e il 24% si sta allontanando dagli obiettivi.
La CM di Cagliari riporta i seguenti risultati per i 14 obiettivi analizzati: il 29% è raggiungibile/raggiunto, il 57% registra, complessivamente, progressi insufficienti o è in allontanamento dal target.

Nello specifico per la Regione si hanno abbiamo:
- sette Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uso di pesticidi [T 2.4(c)], servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3];
- cinque con Progressi moderati: quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], intensità energetica [T 7.3(a)], NEET [8.6], trasporto pubblico [T 11.2(b)];
- dieci con Progressi insufficienti: malattie non trasmissibili [T 3.4], laureati [T 4.3], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], occupazione [T 8.5], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], disuguaglianze di reddito [T 10.4], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], aree terrestri protette [T 15.5];
- sette in Allontanamento: gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], dispersione delle reti idriche [T 6.4], energia rinnovabile [T 7.2], consumi di energia [T 7.3(b)], consumo di suolo [T 15.3], durata dei procedimenti civili [T 16.7].
Per la Città Metropolitana:
- quattro Obiettivi raggiungibili/raggiunti: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)];
- due con Progressi moderati: occupazione [T 8.5], superamenti del limite di PM10 [T 11.6];
- tre con Progressi insufficienti: dispersione delle reti idriche [T 6.4], NEET [8.6], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)];
- cinque in Allontanamento: laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], trasporto pubblico [T 11.2(b)], consumo di suolo [T 15.3], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3].
Obiettivi quantitativi della Regione – per dimensione prevalente
L’analisi relativa alle quattro dimensioni evidenzia le maggiori criticità per quella economica e per quella sociale dove, rispettivamente, solo un obiettivo su quattro e due su nove risultano raggiungibili/raggiunti. Anche la situazione relativa alla dimensione ambientale mostra delle criticità: gli andamenti analizzati permetterebbero di raggiungere solo tre obiettivi su tredici.
