(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus regione Puglia
La Puglia, tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), energia (goal 7), Lavoro e crescita economica (G8), consumo e produzione responsabili (Goal 12) e giustizia e istituzioni (Goal 16). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), disuguaglianze (Goal 10), vita sulla terra (Goal 15).
La regione può raggiungere il 21% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 17% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e ladistanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della regione Puglia rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per la Puglia si ha:
un forte miglioramento:
- per la Parità di genere (G5) aumenta la quota di donne nel Consiglio regionale (+9,4 punti percentuali tra il 2012 e il 2024) e il rapporto tra i tassi di occupazione delle donne con figli e senza (+12,9 punti percentuali tra il 2018 e il 2024);
- per l’Energia (G7) diminuisce l’intensità energetica (-43,1 TEP per milioni di euro tra il 2020 e il 2022) e aumenta la quota di energia elettrica da fonti rinnovabili (+47,5 punti percentuali tra il 2010 e il 2023);
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+44,4 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) e diminuisce la produzione di rifiuti (-60 kg pro-capite tra il 2010 e il 2023).
un lieve miglioramento:
- per l’Istruzione (G4) aumentano i laureati STEM (+5,8 ogni 1.000 abitanti tra il 2012 e il 2022) ma peggiorano le competenze alfabetiche e matematiche a livello ripartizionale;
- per il Lavoro e crescita economica (G8) diminuiscono la quota dei NEET e quella di part-time involontario sul totale degli occupati (rispettivamente -9,0 e -3,9 punti percentuali tra il 2018 e il 2024);
- per Giustizia e istituzioni (G16) diminuiscono la durata dei procedimenti civili (-324 giorni tra il 2012 e il 2024) e il sovraffollamento degli istituti di pena (-40,1 punti percentuali), in entrambi i casi si avevano valori molto elevati all’inizio del periodo analizzato.
una sostanziale stabilità:
- per l’Agricoltura e alimentazione (G2) aumenta la quota di superficie agricola utilizzata destinata da coltivazioni biologiche (+13,2 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) ma diminuisce quella di persone con un’adeguata alimentazione (-3,3 punti percentuali);
- per la Salute (G3) aumentano gli infermieri e ostetrici (+ 2,2 ogni 1.000 abitanti), ma aumenta l’indice di vecchiaia (+78 punti percentuali);
- per l’Acqua (G6) diminuisce l’irregolarità nella distribuzione dell’acqua (-5,5 punti percentuali tra il 2010 e il 2022) ma aumenta la dispersione idrica (+6,1 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) aumenta la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a Internet (+59,5 punti percentuali tra il 2018 e il 2024) ma diminuiscono gli utenti assidui dei mezzi pubblici (-2,1 punti percentuali);
- per Città e comunità (G11) diminuiscono i feriti per incidente stradale (-13,0 casi ogni 10.000 abitanti tra il 2010 e il 2023) ma aumenta la quota di abusivismo edilizio (+14,2 punti percentuali tra il 2010 e il 2022).
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) aumenta la povertà relativa individuale (+6,5 punti percentuali tra il 2014 e il 2024) e il rischio di povertà o esclusione sociale (+5,7 punti percentuali tra il 2021 e il 2024);
- per le Disuguaglianze (G10) aumenta l’emigrazione ospedaliera (+2,3 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) e l’indice di dipendenza strutturale (+7,1 punti percentuali);
- per la Vita sulla terra (G15) aumenta l’indice di copertura del suolo arrivato a 110,2 punti nel 2023 rispetto ai 106,2 punti del 2012.
Tabella 1 – L’andamento della regione Puglia – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Regione e la Città Metropolitana di Bari
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per le Regioni e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Regione Puglia, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni il 21% dei 29 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto. Il 48% mostra progressi insufficienti e il 17% si sta allontanando dagli obiettivi.
Per la CM di Bari quasi il 36%, dei 14 obiettivi analizzati risultano raggiungibili/raggiunti, Il 29% presenta progressi insufficienti e il 21% registra un allontanamento dai target.

Nello specifico per la Regione si hanno:
- sei Obiettivi raggiungibili/raggiunti: quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], dispersione delle reti idriche [T 6.4], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5];
- quattro con Progressi moderati: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], intensità energetica [T 7.3(a)], NEET [8.6], disuguaglianze di reddito [T 10.4];
- quattordici con Progressi insufficienti: uso di pesticidi [T 2.4(c)], malattie non trasmissibili [T 3.4], laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], energia rinnovabile [T 7.2], occupazione [T 8.5], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], trasporto pubblico [T 11.2(b)], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], consumo di suolo [T 15.3], aree terrestri protette [T 15.5], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3], durata dei procedimenti civili [T 16.7];
- cinque in Allontanamento: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], consumi di energia [T 7.3(b)], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], superamenti del limite di PM10 [T 11.6].
Per la Città Metropolitana:
- cinque Obiettivi raggiungibili/raggiunti: dispersione delle reti idriche [T 6.4], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)];
- due con Progressi moderati: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], occupazione [T 8.5];
- quattro con Progressi insufficienti: laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], consumo di suolo [T 15.3];
- tre in Allontanamento: feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], trasporto pubblico [T 11.2(b)], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3].
Obiettivi quantitativi della Regione – per dimensione prevalente
L’analisi relativa alle quattro dimensioni mostra criticità in tutte. Nella dimensione economica un solo obiettivo su cinque risulta raggiungibile/raggiunto. Anche la situazione relativa alla dimensione sociale è critica, raggiungibili due obiettivi su tredici. Per la dimensione istituzionale nessun obiettivo risulta raggiungibile/raggiunto.
