(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus regione LIGURIA
La Liguria, tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per Agricoltura e alimentazione (G2), Istruzione (G4), consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), Disuguaglianze (G10), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 41% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 17% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della regione Liguria rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per la Liguria si ha:
un forte miglioramento:
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) tra il 2010 e il 2023 aumenta la quota della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+32,7 punti percentuali) e si riduce la produzione di rifiuti urbani pro-capite (-13,1%).
un lieve miglioramento:
- per l’Agricoltura e alimentazione (G2) diminuiscono i fertilizzanti e prodotti fitosanitari distribuiti in agricoltura, aumenta la quota di Superficie agricola utilizzata investita da coltivazioni biologiche (+11,2 punti percentuali tra il 2010 e il 2023), ma peggiorano gli indicatori relativi all’alimentazione sia tra i bambini sia tra gli adulti;
- per l’Istruzione (G4) aumenta la quota di popolazione che beneficia della formazione continua (+4,0 punti percentuali tra il 2018 e il 2023) e delle persone che conseguono un titolo terziario STEM nell’anno (+2,7 punti percentuali tra il 2012 e il 2022).
una sostanziale stabilità:
- per la Salute (G3) diminuisce la sedentarietà (-9,6 punti percentuali tra il 2010 e il 2023), ma aumenta l’eccesso di peso tra gli adulti (+2,4 punti percentuali);
- per la Parità di genere (G5) aumenta la quota di donne nel Consiglio regionale (+7,6 punti percentuali tra il 2012 e il 2024), ma peggiora il rapporto tra i tassi di occupazione delle donne con figli in età prescolare e delle donne senza figli (-7,6 punti tra il 2018 e il 2024);
- per l’Energia (G7) si riduce l’intensità energetica (-28,5% tra il 2010 e il 2022), ma aumentano i consumi finali di energia (+15,6% tra il 2012 e il 2022);
- per il Lavoro e crescita economica (G8) diminuiscono le quote dei NEET (-7,4 punti percentuali) e di part-time involontario (-4,0 punti percentuali) tra il 2018 e il 2024, ma si riduce il PIL per unità di lavoro tra il 2010 e il 2022;
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) arriva al 67% la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a internet rispetto al 40% del 2010, ma diminuiscono i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici rispetto al PIL (-22,0 punti percentuali tra il 2011 e il 2023;
- per Città e comunità (G11) diminuisce leggermente il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero di PM10 (-3 giorni), ma aumenta la quota di persone che usa mezzi privati (+1,4 punti percentuali) tra 2010 e 2023).
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) aumenta la percentuale di persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali (+10,0 punti percentuali);
- per l’Acqua (G6) aumenta la dispersione idrica (+8,8 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per le Disuguaglianze (G10) aumenta l’emigrazione ospedaliera (+2,4 punti percentuali) tra il 2010 e il 2023;
- per Vita sulla terra (G15) peggiorano tutti gli indicatori che contribuiscono all’indice composito, tra cui l’indice di copertura del suolo (che aumenta da 101,1 nel 2012 a 102,2 nel 2023);
- per Giustizia e istituzioni (G16) triplicano le truffe e frodi informatiche, ma diminuiscono i reati predatori (-9,6 punti percentuali).
Tabella 1 – L’andamento della regione Liguria – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Regione e la Città Metropolitana di Genova
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per le Regioni e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Regione Liguria, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati, nei prossimi anni , il 41% dei 29 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto, mentre il 35% presenta progressi insufficienti e il 17% circa si sta allontanando dagli obiettivi.
La CM di Genova ha risultati più positivi: il 43% degli obiettivi quantitativi risultano raggiungibili/raggiunti. Progressi insufficienti si hanno per il 21% degli obiettivi e un allontanamento dagli obiettivi si rileva per il rimanente 29%.

Nello specifico per la Regione si hanno:
- dodici Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uso di pesticidi [T 2.4(c)], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], intensità energetica [T 7.3(a)], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], disuguaglianze di reddito [T 10.4], superamenti del limite di PM10 [T 11.6];
- due con Progressi moderati: malattie non trasmissibili [T 3.4], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3];
- dieci con Progressi insufficienti: gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], dispersione delle reti idriche [T 6.4], energia rinnovabile [T 7.2], consumi di energia [T 7.3(b)], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], consumo di suolo [T 15.3], aree terrestri protette [T 15.5];
- cinque in Allontanamento: laureati [T 4.3], gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], durata dei procedimenti civili [T 16.7].
Per la Città Metropolitana:
- sei Obiettivi raggiungibili/raggiunti: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], dispersione delle reti idriche [T 6.4], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], superamenti del limite di PM10 [T 11.6];
- uno con Progressi moderati: sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3];
- tre con Progressi insufficienti: feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], consumo di suolo [T 15.3];
- quattro in Allontanamento: laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5].
Obiettivi quantitativi della Regione – per dimensione prevalente
L’analisi relativa alle quattro dimensioni evidenzia le maggiori criticità nella dimensione ambientale, nella quale due obiettivi registrano un allontanamento dai target e sei progressi insufficienti, e in quella istituzionale, dove nessun obiettivo è raggiungibile. La dimensione economica è complessivamente quella più positiva, con tre obiettivi su cinque raggiungibili/raggiunti e nessuno che registra un allontanamento dal target.
