(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025A Greccio, nel cuore della Valle Santa di Rieti, il Natale non è una semplice festività: è un ritorno alle origini, un viaggio nel tempo fino al 1223, quando San Francesco – appena tornato dalla Terra Santa – scelse questo borgo per dare vita al primo Presepe della storia. Con l’aiuto del nobile Giovanni Velita, il frate d’Assisi ricreò la Natività con persone e animali veri, inaugurando una tradizione destinata a diffondersi in ogni angolo del mondo.
Oggi, a oltre otto secoli dopo, quel miracolo rivive con lo stesso spirito. Il Presepe Vivente di Greccio tornerà ad animare il territorio nelle serate del 24 dicembre (alle 22.40) e poi il 26, 27 e 28 dicembre 2025, oltre che il 1°, 3, 4 e 6 gennaio 2026 (tutte alle 17.40).
La rievocazione si svolge nell’area ai piedi del Santuario, a circa 2 km dal capoluogo: un anfiteatro naturale che offre un colpo d’occhio unico.
Qui, una tribuna da 1.300 posti accoglie gli spettatori con la possibilità di prenotare online http://www.prolocogreccio.com
Lo spettacolo si articola in tre quadri viventi, che raccontano la vita dei francescani, la nascita dell’Ordine, l’approvazione della Regola da parte di papa Onorio III e, naturalmente, la notte in cui Greccio si trasformò in una piccola Betlemme. Scene curate nei dettagli, costumi storici, luci scenografiche e musiche avvolgenti rendono l’esperienza emozionante e immersiva.
Più che una rievocazione, è un viaggio spirituale e artistico: se in Palestina avvenne il mistero della divina incarnazione, fu qui che prese forma la sua prima rappresentazione.
Il Natale a Greccio però non si esaurisce nel Presepe Vivente. Dal 29 novembre apre anche il Mercatino di Natale, che prosegue fino al 6 gennaio: un percorso fra artigianato, oggettistica per il Presepio e prodotti tipici, allestito nel capoluogo, dove saranno presenti anche stand gastronomici con piatti caldi e specialità locali.
Il viaggio continua poi con le visite al Museo dei Presepi, che custodisce rappresentazioni provenienti da tutta Italia, e con il Sentiero degli Artisti, una galleria a cielo aperto fatta di affreschi e installazioni lungo le antiche vie del borgo.
Greccio, culla del Presepe, è ancora oggi un luogo dove la fede si fa storia e la storia diventa emozione. Un Natale che non si guarda soltanto: si vive.
I momenti chiave dell’opera
- Settembre 1226 – Il ritorno alla Porziuncola:
Francesco, ormai quasi cieco e alla fine della vita, viene portato dai frati alla Porziuncola, dove vuole morire in povertà, sulla nuda terra. Qui confessa ai suoi compagni le proprie fragilità e chiede di dettare una lettera a Jacopa de’ Settesoli, fedele amica, invitandola a raggiungerlo prima della morte. - I ricordi dei primi anni e della prima Regola:
Attorno al suo capezzale, i frati ricordano con lui i tempi di Greccio, il freddo, la predicazione e il viaggio a Roma del 1210 per ottenere l’approvazione della Prima Regola. Francesco rivela il proprio senso di fallimento per le tensioni con la Curia e per aver lasciato il governo dell’Ordine, pur continuando ad amare profondamente i suoi frati. - 1223 – La nuova Regola a Fonte Colombo:
Su richiesta del Papa Onorio III, Francesco è chiamato a redigere una nuova Regola più conforme al diritto canonico. Ritiratosi a Fonte Colombo in digiuno e preghiera, detta la Regola Bollata, che sarà poi approvata ufficialmente dal Papa. - La nascita del Presepe di Greccio:
Subito dopo, Francesco sente il bisogno di ritrovare la propria umiltà e torna a Greccio. Con l’aiuto di Giovanni Velita chiede di allestire una mangiatoia con bue e asinello per la Messa della Notte di Natale 1223. Durante la celebrazione, l’emozione del popolo è immensa e molti credono di vedere il Bambino Gesù vivo tra le sue braccia. È la nascita del primo Presepe della storia. - L’arrivo miracoloso di Jacopa:
Alla Porziuncola, mentre Francesco è ormai in agonia, Jacopa arriva inaspettatamente prima ancora di ricevere la lettera, portando esattamente ciò che lui aveva chiesto. I frati parlano di miracolo; Francesco accoglie Jacopa con tenerezza. - La morte di Francesco – Il suo “Natale”:
Dopo aver assaggiato un ultimo mostacciolo offertogli da Jacopa, Francesco si spegne nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226. La sua morte è descritta come il suo “Natale”, cioè la sua rinascita in Dio, dopo aver ritrovato pace, umiltà e riconciliazione.
Info:
Data – 26-28 dicembre 2025/1-4-6 gennaio 2026
Località: Greccio (Rieti)
sms a 3408505381
info@fuoriporta.org
http://www.fuoriporta.org
http://www.facebook.com/fuoriportaweb
http://www.instagram.com/fuoriportafortravel

