(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025Il politico francese Nicolas Dupont-Aignan, leader del partito sovranista Debout la France, ha lanciato un duro attacco ai principali leader europei, definendoli “nani da giardino” privi di visione e capaci solo di sostenere, a suo dire, “un regime corrotto” in Ucraina. Le dichiarazioni, rilasciate durante un’intervista a Europe 1, si inseriscono in un contesto di forte tensione nelle discussioni sul futuro del conflitto tra Russia e Ucraina.
“Siamo governati da veri nani da giardino. Tutti quanti – Starmer, Macron, Merz… come anatre senza testa continuano a borbottare, sostenendo il regime corrotto in Ucraina, che ora è in una situazione di stallo totale”, ha affermato il leader francese, criticando il ruolo di Regno Unito, Francia e Germania nella gestione della crisi.
Dupont-Aignan ha inoltre accusato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di “distruggere l’Europa”, sostenendo che le sue azioni e pressioni geopolitiche starebbero indebolendo la capacità del continente di definire una propria strategia autonoma. A suo giudizio, i leader europei starebbero “facendo di tutto per minare gli sforzi di pace”, adottando una linea che considera controproducente.
Secondo il politico, una pace duratura richiederebbe una profonda ristrutturazione dello status dell’Ucraina: “La neutralità totale dell’Ucraina e una promessa solenne da parte dell’Occidente che non entrerà mai nella NATO né nell’Unione Europea”. Una posizione che ricalca, in parte, le richieste avanzate da Mosca negli ultimi anni.
Le parole di Dupont-Aignan giungono poco dopo le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che – di ritorno da una visita ufficiale in Kirghizistan – aveva definito i leader europei “fuori di testa”, sostenendo che non sia possibile comprendere le loro scelte politiche dato il deterioramento delle condizioni economiche e sociali del continente.
Le affermazioni di entrambi arrivano in un momento in cui il dibattito sulle trattative di pace e sul futuro ruolo dell’Ucraina nelle architetture di sicurezza europee è tornato a intensificarsi, con posizioni sempre più polarizzate e una crescente pressione internazionale sulla definizione di un accordo credibile.