(AGENPARL) - Roma, 1 Dicembre 2025Salute, formazione e cooperazione internazionale sono i temi al centro del convegno “La salute bene comune – La sfida globale delle competenze sanitarie”, organizzato da FederTerziario. L’evento si è svolto ieri, 26 novembre, a Roma, presso l’Associazione Civita, e ha riunito istituzioni, esponenti del mondo sanitario, rappresentanti della formazione, imprese e partner internazionali, in un confronto dedicato alla costruzione di un nuovo modello di qualificazione e inserimento dei professionisti della salute.
Il convegno ha rappresentato un momento di sintesi del lavoro che FederTerziario sta portando avanti con il programma pluriennale dedicato alla selezione, formazione e integrazione lavorativa di personale sanitario proveniente da Paesi extra UE, con particolare attenzione all’America Latina. Un progetto che punta a superare la gestione emergenziale dei flussi migratori e a costruire percorsi strutturati e stabili, capaci di rispondere alla carenza di infermieri qualificati nelle strutture italiane, pubbliche e private.
«Il nostro è un documento operativo che diventerà progetto pienamente attivo non appena Fonditalia pubblicherà l’Avviso dedicato», ha spiegato Simone Bentrovato, Presidente FederTerziario Socio Sanitaria. «L’obiettivo è affrontare una delle maggiori criticità del sistema sanitario, pubblico e privato: la carenza di infermieri. Per questo abbiamo immaginato un’azione di sistema che formi personale all’estero e lo accompagni all’inserimento in Italia. Partiamo dal settore privato, anche grazie alla collaborazione con AIOP. Abbiamo raccolto i fabbisogni delle strutture e costruito una risposta concreta. L’Argentina è il primo Paese scelto, per affinità culturale e storica: un elemento che faciliterà un percorso già di per sé complesso, come quello di formare professionisti e integrarli nel contesto sanitario italiano».
Basato sulle esperienze sviluppate attraverso il progetto FAMI “Formazione per l’Italia”, il programma prevede la selezione di neolaureati e laureandi in scienze infermieristiche presso università estere, la formazione linguistica e tecnico-specialistica pre-partenza, e una seconda fase in Italia con attività formativa on the job all’interno delle strutture che hanno espresso il fabbisogno di personale. Alla prima fase partecipano quattro università argentine insieme alle istituzioni diplomatiche italiane e argentine, oltre a partner tecnici e associazioni di settore.
«Con tale Progetto vogliamo dare risposte concrete alle esigenze del settore sanitario» ha dichiarato Nicola Patrizi, Presidente di FederTerziario. «Abbiamo avviato un confronto con strutture estere per definire percorsi formativi che accompagnino l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia, sostenuti dal nostro fondo interprofessionale Fonditalia. L’iniziativa permetterà di attivare in Argentina percorsi concordati con università e istituzioni locali per formare operatori sanitari destinati alle strutture private italiane. Il nostro impegno per il settore sanitario si colloca nel solco dell’attività formativa della Confederazione che supporta, le micro e piccole imprese nel reperimento di personale qualificato».
Il convegno ha approfondito non solo gli aspetti tecnici della selezione e della formazione, ma anche quelli sociali e culturali dell’integrazione professionale, evidenziando l’importanza di una cooperazione stabile tra governi, imprese e sistemi formativi. Un modello destinato a diventare un riferimento strutturale per far fronte ai cambiamenti demografici e ai nuovi bisogni del settore sanitario.
«Questo incontro dimostra il valore del dialogo tra le parti sociali», ha affermato Alessandro Franco, Segretario Generale FederTerziario. «Il progetto nasce dalla collaborazione tra FederTerziario e UGL e, grazie al supporto del fondo interprofessionale, permetterà a 200 infermieri argentini di venire in Italia. È solo un primo passo, ma dimostra che si possono costruire soluzioni utili al mondo del lavoro. Partendo dal privato, intendiamo proporre questo modello anche alle istituzioni e alle Regioni, con l’obiettivo di replicarlo e valorizzare il partenariato pubblico-privato, fondamentale soprattutto per micro e piccole imprese».
Nel corso dei lavori sono intervenuti anche il sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, Claudio Durigon, che ha sottolineato l’importanza del partenariato pubblico-privato per la crescita del Paese, e il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha parlato delle best practice della Regione in materia di sanità.
A portare il loro contributo alla discussione, anche il Senatore Mario Alejandro Borghese; Egidio Sangue, Vice Presidente Fonditalia; Federico Lazzarini, Presidente Inforjob; il prof. Roy De Vita, Direttore della Divisione di Chirurgia Plastica dell’Istituto Nazionale dei Tumori “Regina Elena”; Leopoldo Mondauto, Responsabile del Servizio Statistico di Sviluppo Lavoro Italia; Davide Premutico, Responsabile della Struttura di ricerca Lavoro e Professioni dell’INAPP e Walter Morale, Direttore UOC Nefrologia e Dialisi ASP Ragusa.



