(AGENPARL) - Roma, 25 Novembre 2025“Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Accademia IC vuole parlare di un tema delicato e complesso: di come la crisi climatica non sia solo una minaccia ambientale e stia colpendo in modo sempre più evidente i diritti fondamentali delle persone, in particolare quelli di donne e ragazze. Tra i fronti più vulnerabili c’è quello della salute sessuale e riproduttiva, messa a dura prova da eventi climatici estremi, povertà crescente e sistemi sanitari sempre più fragili. Secondo organizzazioni umanitarie e agenzie internazionali, infatti, alluvioni, siccità e ondate di calore stanno rendendo a livello globale sempre più difficile l’accesso a servizi essenziali come contraccezione, assistenza alla gravidanza e parto sicuro. Le strutture sanitarie vengono danneggiate o isolate, le scorte di farmaci si interrompono e il personale sanitario è spesso costretto a operare in condizioni di emergenza. Ad esempio, quando un ciclone distrugge una clinica o un’alluvione rende impraticabili le strade, le prime a pagarne le conseguenze sono le donne incinte e le adolescenti. Servizi considerati “non urgenti”, come la pianificazione familiare, vengono sospesi, mentre aumentano gravidanze non pianificate, aborti insicuri e complicazioni durante il parto. Nelle aree più colpite dai cambiamenti climatici, soprattutto in Africa subsahariana, Asia meridionale e America Latina, la crisi ambientale si traduce in una crisi silenziosa dei diritti riproduttivi. Non è un caso dunque che sempre più esperti parlino di giustizia climatica come giustizia di genere. Chi contribuisce meno al riscaldamento globale subisce le conseguenze più gravi. La salute riproduttiva diventa così una linea di frattura tra chi ha accesso a cure e diritti e chi ne viene escluso. Che fare? Nonostante gli impegni internazionali, i finanziamenti per integrare salute riproduttiva e politiche climatiche restano insufficienti. Gli esperti chiedono che i piani di adattamento climatico includano servizi sanitari resilienti, contraccezione d’emergenza e protezione specifica per donne e ragazze nelle situazioni di crisi. La crisi climatica, ormai, non è più solo una questione di gradi in più. È una questione di diritti, corpi e futuro”.
Così, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale Accademia Iniziativa Comune e presidente della associazione Bandiera Bianca.
