(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 24 November 2025 LINK PER SCARICARE IL VIDEO:
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LEGIONE CARABINIERI LAZIO
Comando Provinciale di Roma
Comunicato Stampa
ROMA, MAXI-BLITZ DEI CARABINIERI SU DELEGA DELLA PROCURA: 18 ARRESTI PER
RAPINE E FURTI (2)
INDAGINI SERRATE TRA INTERCETTAZIONI E PEDINAMENTI: 46 COLPI RICOSTRUITI,
URLA DELLE VITTIME REGISTRATE IN DIRETTA. LA REGIA CRIMINALE PARTIVA ANCHE
DAL CARCERE DI REGINA COELI.
AGGRESSIONI PIANIFICATE NEI MINIMI DETTAGLI, SPESSO CON VITTIME SORPRESE IN
CASA E MINACCIATE CON ARMI.
INTERROTTA UNA SCIA DI VIOLENZA CHE HA DESTATO FORTE ALLARME SOCIALE A ROMA
E PROVINCIA.
ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Parioli
hanno dato esecuzione a unordinanza che dispone larresto per 17 persone,
(15 carcere e 2 ai domiciliari), emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di
Roma, su richiesta di magistrati del Dipartimento Criminalità diffusa e
grave della Procura della Repubblica di Roma; in più è stata notificata
unordinanza del Tribunale per i Minorenni di Perugia, su richiesta della
locale Procura per i Minori, che dispone larresto anche per un minorenne.
Lindagine, intrapresa nel mese di settembre 2024, a seguito di una rapina
in abitazione commessa nel quartiere Nomentano a Roma e conclusa nel mese di
aprile 2025, è stata condotta con lausilio di intercettazioni telefoniche,
telecamere investigative e analisi di tabulati telefonici nonché mediante
numerosi servizi di osservazione, pedinamento e controllo, ha consentito di
raccogliere gravi elementi indiziari in ordine allesistenza di un gruppo
criminale, composto da soggetti di etnia rom gravitanti presso il campo
nomadi di via dei Gordiani, dediti alla commissione di azioni predatorie in
abitazioni nonché in esercizi commerciali. Gli indagati, perlopiù dimoranti
in Italia, senza fissa dimora e con precedenti, sono gravemente indiziati, a
vario titolo, di essere i responsabili di almeno 46 episodi accertati tra
furti e rapine, oltre, in alcuni casi, ai correlati reati di sequestro di
persona, ricettazione, danneggiamento e incendio. Quindici uomini indagati
sono stati assicurati presso le case circondariali di Roma e Rieti, ove
taluni risultavano già ristetti poiché destinatari di misure detentive
nellambito di analoghi procedimenti; indagate anche 2 donne, sottoposte
alla misura degli arresti domiciliari con controllo elettronico; 1 indagato
minorenne condotto presso lIstituto di detenzione per minori Virginia
Agnelli di Roma. Le odierne misure cautelari personali notificate si
aggiungono agli ulteriori 11 provvedimenti restrittivi (7 fermi di indiziato
di delitto, 1 arresto in flagranza di reato e 2 ordini di carcerazione per
esecuzione pena), già adottati nel corso dellindagine dagli stessi
Carabinieri per frenare la pericolosa scia di violenza registrata, sebbene
gli indagati non abbiano poi esitato a riorganizzarsi con estrema velocità,
arruolando nuove leve.
Le investigazioni dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Roma Parioli, dirette dalla Procura di Roma sono state orientate a
contrastare anzitutto il fenomeno delle rapine in abitazione, destante
particolare allarme sociale: negli episodi emersi ad essere spesso coinvolti
sono stati anziani, svegliati di soprassalto, oppure sorpresi mentre
guardavano la tv, minacciati in una circostanza anche con una pistola – e
costretti a consegnare tutto quello che possedevano; si è trattato di
aggressioni, perlopiù in ore pomeridiane o serali, che hanno dimostrato come
gli autori non avessero timore di entrare in azione correndo il rischio di
trovare le malcapitate vittime allinterno degli appartamenti. In alcuni
casi, gli indagati, avvalendosi di potenti autovetture, prese in locazione
con contratti intestati a prestanome, oppure di veicoli appositamente
rubati, sono indiziati di aver commesso finanche tre colpi in un solo
giorno, dimostrandosi letteralmente pronti a tutto pur di ricavare
lingiusto profitto, consistente in denaro contante, monili e beni di valore
di ogni genere. Tra gli episodi contestati vi sono: oltre a decine di furti
nelle abitazioni insistenti nei quartieri residenziali di Roma e provincia,
ove gli indagati si introducevano mediante effrazione di grate e porte
finestre, svariate rapine in abitazione, tra le quali ai danni di unanziana
signora del quartiere Eur, picchiata e ricoverata in ospedale, ai danni di
unulteriore anziana residente nel quartiere Trieste, che dopo essere stata
rapinata è stata chiusa per quasi due ore allinterno della propria
abitazione nonché in danno un giovane ragazzo, colto allinterno della
propria abitazione di Torre Spaccata mentre riposava in orario mattutino e
forzato a consegnare i propri averi dietro minaccia di un coltello.
Diversamente, taluni degli indagati, di notte, sono indiziati di aver
compiuto furti in danno di esercizi commerciali quali sale giochi o
bar/tabacchi, perlopiù insistenti nel quartiere Casilino, ove sono state
asportate macchine cambiamonete, contenenti migliaia di euro,
successivamente trasportate presso il campo nomadi, ove venivano aperte con
scasso e poi trafugate. In un caso, invece, è stato registrato lepisodio
del furto di una supercar, ancora vincolata sulla bisarca prima di essere
consegnata ad un concessionario, che è stata successivamente incendiata per
disperdere le tracce dopo essere stata utilizzata per scopi illeciti.
Vi è, infine, un ulteriore episodio che si ipotizza essere stato compiuto
dalla banda, relativo ad una rapina presso un supermercato della provincia
di Roma, ove gli autori asportavano lincasso, consistente in svariate
migliaia di euro, minacciando il personale addetto: nelloccasione sono
emersi gravi elementi indiziari in ordine al fatto che il colpo fosse stato
organizzato nei minimi dettagli con la regia telefonica di un uomo di etnia
rom, detenuto presso il carcere di Regina Coeli.
Gli indagati, forti del supporto che potevano ottenere dai numerosi
dimoranti nel campo nomadi, dopo la commissione delle azioni predatorie
facevano rientro allinterno dellinsediamento ove si ripartivano beni e
denaro precedentemente rubati.
Durante i colpi gli indagati rimanevano in costante contatto telefonico tra
loro per essere avvisati in tempo reale dal palo dellinsorgenza di
problemi allesterno. Proprio tali conversazioni, intercettate dagli
investigatori e associate ad un attento studio delle voci e degli
spostamenti degli indagati, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di
colpevolezza in relazione ai singoli episodi. Le conversazioni intercettate
hanno consentito, in più occasioni, di ascoltare in sottofondo anche la voce
delle vittime indifese, destando particolare allarme anche nei Carabinieri
che seguivano le attività investigative.
Si precisa che, considerata la fase del procedimento – indagini preliminari
– gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento
definitivo della colpevolezza, con sentenza passata in giudicato.
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Aliquota Comunicazione e Stampa – Comando Provinciale Carabinieri Roma
P.za San Lorenzo in Lucina, 6
00186 Roma
