(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2025Il candidato dell’SNSD alla presidenza della Republika Srpska, Siniša Karan, ha ottenuto il 50,31% dei voti alle elezioni anticipate, mentre il suo avversario Branko Blanuša dell’SDS si è fermato al 48,36%, secondo gli ultimi dati della Commissione Elettorale Centrale (CEC), basati sul 99,72% dei seggi esaminati.
Il presidente dell’SNSD, Milorad Dodik, ha sottolineato che la vittoria di Karan rappresenta una sconfitta per Christian Šmit, le strutture filo-bosniache e l’opposizione della Republika Srpska. “Nonostante tutto, votando per Karan, i cittadini hanno sconfitto Šmit, le cattive intenzioni di Sarajevo e le intenzioni traditrici dell’opposizione”, ha affermato Dodik.
L’opposizione ha richiesto la ripetizione delle votazioni a Doboj, Zvornik e Laktaši, aspettando anche circa 21.000 voti dall’estero, ma l’SNSD respinge tali richieste: “Le elezioni non si ripeteranno, non ce n’è bisogno”, ha dichiarato Dodik, sottolineando l’inutilità di eccezioni localizzate.
Il presidente dell’SNSD ha inoltre evidenziato che, nonostante un significativo numero di voti bosniaci (18-20mila) sia andato a Blanuša, questo non rappresenta una lealtà alla Republika Srpska. “Non siamo contro i bosniaci, ma la loro lealtà all’SDS non equivale a lealtà alla Srpska”, ha precisato Dodik.
Dopo questa vittoria, l’SNSD ha già annunciato l’avvio dei preparativi per le elezioni generali del 2026. La vicepresidente del partito, Željka Cvijanović, ha dichiarato che la campagna sarà rafforzata con incontri in tutti i comitati locali e un grande meeting dei 2.400 presidenti dei comitati previsto a marzo per pianificare una politica vincente.
L’SNSD conferma di voler continuare a occuparsi delle questioni nazionali e dei cittadini della Republika Srpska, considerandosi pronto per le prossime sfide politiche.
