(AGENPARL) - Roma, 21 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 21 November 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
TS 21/11/2025
PER I “LUNEDÌ DELLO SCHMIDL” LUNEDÌ 24 NOVEMBRE 2025 ALLE ORE
17.30 IN SALA BAZLEN, SECONDO INCONTRO A INGRESSO LIBERO CON
“FUORI SCENA” DEDICATO A “LE NOZZE DI FIGARO”
È dedicato a “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart il secondo
appuntamento con “FUORI SCENA”, il ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al
Teatro Verdi di Trieste lunedì 24 novembre 2025 alle ore 17.30 nell’ambito del
cartellone dei “Lunedì dello Schmidl”, la rassegna di approfondimenti a cura di
Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da un ventennio offre
sulle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro. L’iniziativa si
svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo
Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la Fondazione
Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.
L’opera, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di
Trieste di cui Pier Luigi Pizzi firma regia, scene e costumi, sarà in scena dal 29 novembre
al 14 dicembre al “Verdi” di Trieste. Sul podio il Maestro Concertatore e Direttore
Enrico Calesso, maestro del Coro Paolo Longo.
Al Gopcevich sarà la musicologa Rossana Paliaga a raccontare questo capolavoro di
Mozart.
Composto fra il 1785 e il 1786, “Le nozze di Figaro” è il primo frutto della collaborazione
di Mozart con lo scrittore e drammaturgo italiano Lorenzo Da Ponte, che avrebbe
portato alla creazione di altri due capolavori quali “Don Giovanni” e “Così fan tutte”.
Era stato lo stesso Mozart a proporre il soggetto, sicuro che la commedia di
Beaumarchais “Le mariage de Figaro ou la folle journée” (1781), da cui è tratto il
libretto, fosse proprio ciò che stava cercando per esprimere il proprio genio
drammaturgico. Il soggetto rispondeva a tre sue esigenze: doveva avere una trama
dai veloci ritmi drammatici, essere ricca di eventi e permettere un’indagine musicale
delle varie psicologie in gioco. Ovverosia della scaltra Susanna, dell’ingegnoso Figaro,
del “farfallone amoroso” Cherubino, dell’indulgente Contessa, dell’incorreggibile
Conte d’Almaviva e dei tanti altri personaggi secondari. Tutti dedicatari di arie
imperiture, duetti, o insiemi di bellezza insuperata. Tale fu l’entusiasmo di Mozart che
compose la partitura, secondo il padre Leopold, «a quattro gradini per volta». Per lui
Da Ponte aveva confezionato uno dei più bei libretti della storia: «io concepii facilmente
che l’immensità del suo genio domandava un soggetto esteso, multiforme, sublime».
“Le nozze di Figaro” andarono in scena al Burgtheater di Vienna il 10 maggio 1786. Mai,
prima di allora, la musica aveva ricoperto un ruolo tanto importante nella realizzazione
degli eventi drammatici: come avrebbe detto Brahms: «ogni brano del Figaro mi
sorprende: il fatto è che non riesco a capire come si possa creare qualcosa di così
perfetto».
A Trieste “Le nozze di Figaro” sarebbero apparse per la prima volta nella stagione
1815-1816 al Teatro Nuovo, attuale Teatro Verdi. Nello stesso teatro sarebbero quindi
andate nuovamente in scena nel 1819, nel 1940, nel 1944, nel 1950, nel 1962, nel 1972,
nel 1986 e nel 2000.
L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento dei posti disponibili, ma è
consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico)
Informazioni sul sito http://www.museoschmidl.it o scrivendo a:
COMTS – TG
