(AGENPARL) - Roma, 20 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 20 November 2025 _______________________________________________________________
INCIDENTE A GESSATE
Eloisa Dcquino: “È inaccettabile che in una regione che da anni guida le statistiche delle morti sul
lavoro, si continui a morire per dinamiche già viste, ripetute, prevedibili. Servono maggiori controlli,
un potenziamento immediato dei servizi di prevenzione delle ATS, applicazione rigorosa delle norme
e un impegno concreto delle imprese nel garantire ambienti di lavoro sicuri
Varese 20 novembre 2025 – «Ancora un lavoratore morto in Lombardia. Oggi a Gessate un
autotrasportatore di 61 anni ha perso la vita, investito da un muletto durante le operazioni di scarico.
L’ennesima tragedia che colpisce questa regione, che continua a guidare il drammatico primato
nazionale delle morti sul lavoro».
Lo dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia, commentando il gravissimo
incidente avvenuto in un’azienda di recupero rottami metallici e di legno.
Un’altra vita spezzata in un’azienda, un’altra famiglia che paga il prezzo di un sistema che continua a
considerare la sicurezza come un fattore accessorio e non come il fondamento stesso dell’attività
produttiva.
«È inaccettabile – prosegue Dacquino – che in una regione che da anni guida le statistiche delle morti
sul lavoro, si continui a morire per dinamiche già viste, ripetute, prevedibili. La movimentazione dei
mezzi in aree operative promiscue è tra i rischi più noti e più prevenibili; servono procedure rigorose,
percorsi separati, formazione reale, investimenti continui. Lo diciamo da tempo, ma continuare a dirlo
non basta più. La Lombardia deve assumersi fino in fondo la responsabilità di un cambio di passo
concreto. Servono maggiori controlli, un potenziamento immediato dei servizi di prevenzione delle ATS,
applicazione rigorosa delle norme e un impegno concreto delle imprese nel garantire ambienti di lavoro
sicuri. Occorre una strategia regionale strutturata, non interventi spot dettati dall’emergenza».
«Perché ogni volta che avviene una tragedia come questa – conclude Dacquino – non ci si può limitare
al cordoglio, occorrono interventi immediati e strutturali. “Zero morti sul lavoro” è un obiettivo che va
reso concreto con atti, risorse, responsabilità chiare e pene certe».
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Pierfrancesco Galliena
Ufficio Stampa e Comunicazione UIL Milano Lombardia