(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 Visualizza da browser
20 novembre 2025
In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Erickson presenta
TUTELA MINORI PER INSEGNANTI. DOMANDE E RISPOSTE
Cosa si intende per «violenza»? Cosa per «maltrattamento»? Si è obbligati a denunciare? Quali segnali di maltrattamento e abuso sono più frequentemente intercettati a scuola? Come si può distinguere tra casi incerti e urgenti?
Riconoscere situazioni di disagio, malessere o anche di grave sofferenza nei bambini e nei ragazzi non è una responsabilità esclusiva dei servizi sociali: la normativa attribuisce questo compito a tutti i cittadini, e in particolare a coloro che lavorano a stretto contatto con i minori.
E la scuola, in quanto unico luogo frequentato da tutti i minori, indipendentemente dalla loro condizione familiare, è spesso il primo spazio in cui emergono le fragilità, e uno dei pochi contesti in cui queste si possono osservare con continuità: proprio per questo, la recente normativa prevede che il personale scolastico abbia gli strumenti e la formazione necessari per farsene carico.
Da quest’esigenza nasce Tutela minori per insegnanti, una guida pratica in 60 domande pensata per il personale scolastico, gli operatori dei servizi sociali e, più in generale, per chiunque desideri comprendere meglio il lavoro sociale con famiglie e minori. In uscita per Erickson in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza 2025, il volume si pone come uno strumento di consultazione chiaro e accessibile, che possa aiutare a orientarsi tra norme, ruoli e modalità operative favorendo una maggiore collaborazione tra scuola, servizi e altri attori coinvolti nella tutela e nel sostegno dei bambini e dei ragazzi.
Il percorso si sviluppa in quattro capitoli, costruiti a partire dai principali temi emersi durante un focus group condotto con insegnanti attivi in diverse scuole del territorio nazionale: Ruolo della scuola nella tutela dei minori; Osservare e riconoscere i segnali di disagio; La segnalazione: quando, a chi e come segnalare una situazione di pregiudizio?; Costruire una rete di alleanze.
CINQUE DOMANDE E CINQUE RISPOSTE SULLA TUTELA DEI MINORI A SCUOLA
– Sono obbligato a denunciare? Sì, l’obbligo di denuncia è previsto dal Codice Penale per i soggetti che rivestono determinate funzioni pubbliche. In ambito scolastico, questo significa che insegnanti e dirigenti scolastici, in quanto pubblici ufficiali, ed educatori, personale ATA e altri operatori scolastici, in quanto incaricati di pubblico servizio, hanno l’obbligo legale di denunciare all’autorità giudiziaria ogni reato procedibile d’ufficio di cui vengano a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni.
– Cosa significa essere un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio? Nel contesto scolastico, gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono pubblici ufficiali (art. 357 c.p.), cioè svolgono un ruolo per conto dello Stato o di un ente pubblico, con il compito di far funzionare correttamente i servizi pubblici e far rispettare le leggi. Sono incaricati di pubblico servizio (art. 358 c.p.), invece, gli educatori, i mediatori linguistico-culturali, il personale non docente e ATA: essi svolgono cioè un’attività utile per la collettività, ma senza poteri decisionali o autoritativi.
– Quando scatta l’obbligo di denuncia? L’obbligo non richiede la certezza del reato, è sufficiente un fondato sospetto, purché si tratti di un fatto concreto e non di un semplice sentito dire generico.
– Devo coinvolgere e informare i genitori? In linea generale, nelle situazioni di fragilità e disagio, il coinvolgimento della famiglia dovrebbe essere sempre previsto. Questo coinvolgimento trova però dei limiti nelle situazioni di maltrattamento, abuso o grave pregiudizio intrafamiliare. In questi casi è necessaria la segnalazione o la denuncia direttamente all’autorità giudiziaria competente da parte della scuola.
– Come posso intercettare e valutare i possibili segnali di disagio nei bambini/ragazzi? Un utile strumento per facilitare la lettura e la condivisione delle situazioni di difficoltà di un bambino è rappresentato dal modello denominato Il Mondo del Bambino, introdotto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2017. Questo pone l’accento sull’importanza di un’ottica multidisciplinare, integrata e trasparente verso le famiglie, e prende in considerazione tre fondamentali dimensioni che concorrono allo sviluppo e alla crescita di ogni bambino: i bisogni evolutivi, le funzioni genitoriali e i fattori familiari e ambientali.
*Claudia Zanchetta, assistente sociale con esperienza pluriennale nel lavoro con minori e famiglie, è coordinatrice del servizio tutela minori dell’ATS del Torre, in provincia di Udine. Collabora con il Centro di ricerca Relational Social Work ed è docente di Procedure e tecniche di Tutela minorile presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia e di Principi e Fondamenti di Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste. *Beatrice Marina Cacopardo, assistente sociale e dottoressa di ricerca in Social Work and Personal Social Services, ha maturato esperienza nei servizi sociali territoriali e nel coordinamento di équipe multidisciplinari nei servizi per minori e famiglie. Attualmente è assegnista di ricerca e docente a contratto nei corsi di laurea in Scienze del Servizio Sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia.Pagine: 184
Prezzo: 17,50 euro
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