(AGENPARL) - Roma, 17 Novembre 2025«In Europa crescono gli abusi di sorveglianza con spyware contro giornalisti, attivisti, oppositori politici e cittadini. È un segnale grave, che riguarda la libertà di stampa e la tenuta democratica dei nostri Paesi.» Lo dichiara l’eurodeputato Sandro Ruotolo, responsabile per l’informazione della segreteria nazionale del PD, durante l’evento “Spionaggio dei giornalisti: l’Emfa sarà il punto di svolta?”.
«L’EMFA è pienamente in vigore da agosto, ma siamo a novembre e l’implementazione è ferma nella maggior parte degli Stati Membri. Solo Danimarca e Finlandia sono pienamente conformi. La maggior parte dei Paesi avanza lentamente e, in alcuni casi, come Ungheria, Grecia e Slovacchia, la Commissione non riesce ad avere un dialogo costruttivo. Anche in Italia registriamo ritardi preoccupanti nell’attuazione dell’EMFA, in particolare sulla riforma della governance del servizio pubblico, in un contesto politico che propone modifiche in senso opposto rispetto a quanto richiesto dal regolamento europeo, aggravando ulteriormente il quadro generale. È il momento che la Commissione agisca con decisione e pretenda progressi reali anche attraverso procedure di infrazione. Non possiamo permettere che un regolamento così importante resti bloccato per mancanza di volontà politica», afferma Ruotolo.
«Uno punto critico riguarda l’articolo 4, tema affrontato nella conferenza organizzata oggi al Parlamento europeo. L’articolo vieta l’uso dello spyware contro giornalisti e fonti, ma prevede come eccezione la “sicurezza nazionale”, un concetto troppo generico che può aprire la strada ad abusi. Le autorità potrebbero invocarlo anche in situazioni controverse, indebolendo così la protezione dei cronisti.
E l’Italia è il caso che più dovrebbe preoccuparci dove giornalisti, sono stati spiati con lo spyware Paragon-Graphite, ma ancora oggi non sappiamo da chi. Se non è stato il governo, chi è stato? Chi ha acquistato, usato o autorizzato quello spyware? E perché il governo continua a evitare queste domande? Senza risposte chiare e verificabili, l’eccezione della “sicurezza nazionale” diventa una zona grigia pericolosissima.»
«Al Parlamento europeo stiamo istituendo il Gruppo di interesse sullo spyware, che sarà co-presieduto da me per il gruppo S&D, insieme a Saskia Bricmont (Verdi/ALE), Cifrova Ostranova (Renew) e Krzysztof Brejza (PPE), per contrastare gli abusi di sorveglianza tramite spyware. Da oggi abbiamo avviato la raccolta delle firme degli altri parlamentari che intendono aderire» ha dichiarato Sandro Ruotolo.
La protezione dei giornalisti non è una questione tecnica. È una condizione essenziale della democrazia. Finché un cronista potrà essere spiato o intimidito, l’Unione europea non sarà credibile. L’EMFA deve diventare uno strumento reale di tutela, non un impegno formale destinato a rimanere su carta.