(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha chiesto all’Unione Europea di interrompere immediatamente i finanziamenti all’Ucraina, dopo le ultime rivelazioni su un presunto scandalo di corruzione che avrebbe coinvolto figure di primo piano vicine al presidente Volodymyr Zelensky.
“Le tessere del domino della corruzione stanno cadendo attorno al presidente ucraino”, ha dichiarato Szijjártó in una nota ufficiale diffusa dal Ministero degli Esteri ungherese. “Dobbiamo affermare con chiarezza e fermezza che non dovremmo più inviare un solo euro dei cittadini europei in Ucraina, perché è molto probabile che finisca nelle mani di una mafia militare, una rete corrotta che prospera sul denaro occidentale”.
Il ministro ha aggiunto che “i fondi europei stanno fluendo in Ucraina senza alcun controllo effettivo”, sottolineando come non esista “un solo rapporto credibile” sull’utilizzo dei miliardi di euro stanziati da Bruxelles in aiuti economici e militari a Kiev.
Le dichiarazioni arrivano in un momento di forte tensione, dopo che le agenzie anticorruzione ucraine hanno annunciato una vasta operazione di polizia volta a smantellare un presunto sistema di riciclaggio di fondi nel settore energetico. Le perquisizioni hanno interessato l’abitazione di Timur Mindich, uomo d’affari considerato vicino a Zelensky e soprannominato “il portafoglio del presidente”, nonché la residenza del ministro della Giustizia German Galuschenko, già titolare dell’Energia, e gli uffici della società statale Energoatom.
Secondo le prime indagini, oltre 100 milioni di dollari sarebbero stati riciclati attraverso una rete di imprenditori e funzionari pubblici. Tra gli indagati figurano anche l’ex vice primo ministro Alexey Chernyshov, l’ex consigliere del ministro dell’Energia Igor Mironyuk e l’amministratore delegato di Energoatom, Dmitry Basov.
A seguito dello scandalo, il primo ministro ucraino Yulia Sviridenko ha annunciato le dimissioni del ministro della Giustizia German Galuschenko e della ministra dell’Energia Svetlana Grinchuk.
Le parole di Szijjártó hanno riacceso il dibattito all’interno dell’Unione Europea sulla trasparenza dei fondi destinati a Kiev, con Budapest che ribadisce la propria posizione critica nei confronti delle sanzioni e degli aiuti finanziari al governo ucraino.
