(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025Alcuni amici (non militari) ed amiche, dopo aver letto l’articolo sulla mia prima esperienza fuori area in Somalia, mi hanno chiesto notizie sulle altre missioni che mi hanno impegnato durante il servizio.
Ritorno volentieri quindi “al passato” e scrivo della mia seconda esperienza fuori area in BOSNIA HERZEGOVINA (che coincide con la seconda missione fuori area del Btg, la prima in Somalia). Esperienza pur essa dura, formativa ed interessante perché maturata durante il mio comando di Battaglione (1995/1997): dura, per la durata ( nove lunghi mesi), formativa per l’esperienza acquisita ed interessante per la quantità di “lezioni apprese” in quel periodo. E’ solo il caso di ricordare che l’impegno, la professionalità, la dedizione di tutti gli uomini del btg, allora impegnati valsero una Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito alla Bandiera di Guerra del Btg ed anche un “immeritato” riconoscimento (Croce d’Argento al Merito dell’Esercito) al fortunato comandante che in quel momento comandava il Btg (vds sul web Decreti e Decorazioni Battaglione Logistico Par Folgore).
Anche in questa missione la situazione generale apparve davvero drammatica: grattacieli bruciati, sede del quotidiano locale distrutta, ponti abbattuti, villette a schiera bombardate e crivellate di colpi d’artiglieria (vds foto).
Ma il big da subito si è mosso rivitalizzando la vecchia e distrutta Caserma TITO in un comprensorio funzionale e funzionante con cartello d’ingresso di benvenuto, con la sala convegno e riunioni realizzato in un vecchio locale stracolmo di macerie, dando in sostanza visibilità alla nota efficienza dei quadri tutti del Btg, non a caso le autorità in visita al contingente (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato etc) venivano portate sempre in visita al Btg (vds foto).
Il Dott. Roberto Galli Capo cronista de IL TIRRENO di Pisa, che aveva avuto modo di conoscere ed apprezzare il Btg a Pisa, durante la celebrazione del Ventennale, venne a trovarci in Bosnia e il 5 sett 1996, dedicò una intera pagina del quotidiano al nostro Battaglione con il titolo “Con i parà pisani schierati a Sarajevo”.
Avevo già dedicato all’esperienza bosniaca un ampio, dettagliato (forse minuzioso) riepilogo di dove, come, quando e quanto è stato possibile realizzare con i magnifici uomini che avevo l’onore di comandare in quel periodo, nel libro dedicato al battaglione e riportato poi nel sito dello stesso battaglione.
Non entrerò quindi nello specifico, come già fatto, ma mi limiterò a “stralciare” dal libro (e dal sito) parte di quanto già scritto. Chi fosse interessato a saperne di più sa dove attingere ulteriori e più definiti particolari.
Di seguito lo stralcio tratto da MISSIONI:
“Nell’ ambito dell’ Operazione “Joint Endeavour”, il Battaglione riceveva l’ ordine di schierare il Centro Logistico, a sostegno del Contingente Italiano, in operazioni in Bosnia – Herzegovina per garantire il rispetto degli accordi di Dayton.
Il 25 giugno 1996 il Battaglione schierava il CL a Sarajevo in un’area della ex Caserma “TITO” . In nove mesi il BTG. L. PAR. “FOLGORE” in operazioni Centro Logistico della Brigata Multinazionale Nord, oltre al compito del supporto logistico di ITALFOR ha, per quanto possibile e dove possibile, garantito un supporto umanitario di elevata intensità garantendo il funzionamento ad elevatissimi livelli di tutto il Comando del Big. rendendo possibile altresì la dislocazione, in aree e in locali fatiscenti; ha realizzato una rete idrica di accumulo e distribuzione di circa 70.000 litri di acqua. Ha assicurato la difesa vicina del Centro Logistico e un posto di Osservazione in località Podromanija; ha gestito ricambi/ munizione, e viveri per 1.000 tonnellate. Ha erogato circa 15.000 litri di carburante al giorno con una capacità ricettiva di circa 210.000 litri di carburante ed hamovimentato 125 containers di materiali. In data 8 Novembre 96 il C.te della Brigata Multinazionale Nord ha tributato n° 5 encomi al Team di 3 SU e 2 VFB intervenuti per il recupero di un automezzo militare francese rovinato in una scarpata. L’ intervento diretto dal Capo Officina della Cp. Mantenimento M.C. Angelo Perna ha reso possibile mediante l’ utilizzo di strumenti da taglio, di estrarre dalle lamiere contorte dell’autocarro un militare francese gravemente ferito, dopo intenso, diffìcile e pericoloso lavoro, assicurando la salvezza del commilitone d’ Oltralpe. Ha percorso circa 300.000 km.
L’ Operazione più importante che ha interessato il contingente ha visto il Btg. L. impegnato in maniera massiccia: l’operazione Vulcano . In località MARCOVICI a pochi chilometri di SOCOLAC in piena zona serba, dal 18 al 24 Agosto sono state distrutte circa 400.000 tonnellate di esplosivo detenuto impropriamente e senza autorizzazioni in una scuola (vedasi foto fornello ed esplosioni). Il Btg. L. ha fornito, per tale occasione, i mezzi di trasporto necessari, i conduttori, i capi macchina, la manodopera indispensabile a trasportare il materiale dal sito in cui era stipato, fino alla zona predisposta per la distruzione. Per tale operazione sono stati tributati n° 2 compiacimenti e n° 2 encomi a personale del Btg. dal C.e della Brigata Multinazionale Nord. Per le elezioni presidenziali di Settembre ancora una volta il Btg., sia pure con un’aliquota, si dimostra all’altezza della situazione fornendo uomini e mezzi. Per tutte le operazioni “SCUDO” (coincidenti con gli incontri tra i tre presidenti croato-musulmano-serbo) il Btg. L. è stato impiegato con aliquote per recuperi e sgomberi di mezzi in avaria. L’attività umanitaria, è stata potenziata e coordinata grazie alla figura del Cappellano Militare, Don Claudio Pasquali prima e Don Giuseppe Bastia poi che hanno dedicato tutte le loro energie e risorse ad un’opera pastorale che non si è limitata all’assistenza spirituale dei Quadri Ufficiali, Sottufficiali e giovani volontari, ma anche e soprattutto a dare impulso rilievo e risalto all’opera umanitaria svolta a favore di un popolo martoriato anche in concorso con associazioni umanitarie.Tale attività si è svolta prevalentemente con raccolta fondi per adozioni a distanza dei bambini (n. 15 adozioni) e distribuzione di aiuti umanitari, giunti consistenti in finestre, vetri, porte, stufe, medicinali, viveri, coperte e vestiti, pacchi dono inviati dalla Croce Rossa Italiana e dall’Italia. Per l’iniziativa di Ufficiali, Sottufficiali e Paracadutisti che hanno coinvolto le famiglie in Patria in una gara di solidarietà, riceve a Sarajevo, materiale sanitario, medicinali, viveri, vestiario, materiale scolastico, giocattoli e pacchi dono. Per iniziativa del cap.le Scola del Battaglione, viene raccolta nella sua Parrocchia la somma di £ 6.000.000. Con una cerimonia alla Caserma “Tito”, sede del Battaglione, sono invitati 10 bambini con i rispettivi familiari e il Comandante assieme ai V.F.B. consegnano a Suor Admirata il denaro che sarà mensilmente versato ai bambini adottati. Il Btg ritira aiuti umanitari, fatti pervenire dalla Cooperazione Italiana e li distribuisce alla popolazione a pochi giorni dal rientro in patria,con una cerimonia di saluto ai paracadutisti del Battaglione Logistico Paracadutisti “Fulgore” alla quale ha presenziato l’ambasciatore Italiano Vittorio Pennarola.”
In Bosnia, ancora una volta il Btg L ha dimostrato di SAPER FARE e di FARE BENE (e FAR SAPERE anche in patria come e dove operava il Btg): oltre all’attività operativa e logistica a favore della Brigata, ha riattivato, dal momento del suo insediamento alla Caserma “TITO” tutti i servizi igienici esistenti ma non funzionanti, ha realizzato aree di svago coperte (sala giochi, campo di pallavolo-calcetto, sala televisione, palestra, bar) e scoperte (mini campo di calcio) bonificando aree stracolme di macerie; ha istallato scaldabagni elettrici in tutti i servizi igienici delle compagnie; ha garantito ai militari un comfort immediato grazie anche a sale di ritrovo di compagnia con televisione e sala lettura.
Una missione in definitiva piena, formativa, gratificante e questa volta con un nuovo valore aggiunto: i Volontari. Ai già validissimi Quadri Ufficiali e Sottufficiali che facevano parte del Btg. L. par. “FOLGORE” e di cui lo stesso Btg è sempre stato fiero, si era aggiunta una “cornice” di Volontari che integratisi tempestivamente e completamente nel Btg hanno dato prova di elevatissime qualità tecnico-professionali che messe al servizio del Btg. L, hanno reso possibile il raggiungimento di traguardi di tutto rispetto in materia logistica-organizzativa. Realistica ed inconfutabile prova di come, Volontari animati da serietà d’intenti, spirito di sacrificio e volontà di apprendimento abbiano dimostrato di essere, se ben seguiti e diretti, il sicuro e naturale vivaio di un Esercito di professionisti.
II 24 Marzo 1997 il Battaglione Logistico Paracadutisti “FOLGORE” terminate le operazioni di ripiegamento dalla BOSNIA-Herzegovina, rientrò dalla sua seconda missione fuori area, per riprendere le attività istituzionali presso le sedi stanziali (Caserma Artale, Bechi Luserna e Del Fante), con la stessa lena, lo stesso entusiasmo e la professionalità di sempre galvanizzate dai risultati conseguiti. Nove lunghi, entusiasmanti mesi che sono volati e non soltanto per me. Non c’è da stupirsi, il MOTTO del Btg. L. par. “FOLGORE” è: “DIAM L’ ALI ALLA VITTORIA”!














