(AGENPARL) - Roma, 8 Novembre 2025La campagna elettorale per le elezioni presidenziali anticipate nella Republika Srpska si è aperta con toni forti a Bijeljina, dove il presidente dell’SNSD, Milorad Dodik, ha dichiarato che la vittoria del candidato Sinisa Karan rappresenterà una “sconfitta per Christian Schmidt e per tutti coloro che odiano la Srpska”.
“Chi mi sostiene dovrebbe votare per Karan. Chi vota per lui vota anche per la Republika Srpska, mentre chi sceglie altri vota per Schmidt, per il tradimento e la distruzione della Srpska”, ha affermato Dodik davanti a una folla di sostenitori.
Il leader dell’SNSD ha ringraziato i cittadini per la fiducia e ha ribadito che, indipendentemente dal risultato, continuerà a impegnarsi in politica, come “collaboratore di tutti i cittadini eletti della Republika Srpska”. Dodik ha definito la sicurezza e la stabilità della Srpska la più grande eredità del suo governo, sottolineando che “il popolo giudicherà coloro che hanno voluto giudicare la Republika Srpska”.
Nel suo intervento, il candidato presidenziale Sinisa Karan ha descritto le elezioni come un nuovo “referendum sulla volontà popolare”.
“La Republika Srpska è nata per volontà del popolo e, trent’anni dopo Dayton, quel popolo riafferma il proprio diritto a decidere. Nessuno ha il diritto di tradire la Srpska, costruita sul sacrificio di decine di migliaia di vite eroiche”, ha dichiarato Karan.
Ha poi invitato gli elettori a “scegliere la sovranità” e a votare “per il diritto a vivere con orgoglio e libertà”, definendo Semberija “il cuore della Republika Srpska”.
La vicepresidente dell’SNSD, Željka Cvijanović, ha ribadito che “ogni volta che andiamo alle urne, è una lotta per la Republika Srpska”. Ha espresso fiducia nella vittoria e ha richiamato i cittadini all’unità, indicando come obiettivi principali pace, stabilità e libertà.
Il presidente del comitato cittadino SNSD di Bijeljina, Bojan Savić, ha dichiarato che il popolo difenderà la Republika Srpska anche in questa occasione elettorale.
A sostegno di Karan si sono espressi anche i rappresentanti dei partiti della coalizione — United Srpska, Alleanza Democratica, SNS, RSS e DNS.
Il leader del DNS, Nenad Nešić, ha affermato che “queste sono le elezioni più importanti per il popolo serbo” e che “i serbi rispondono all’ingiustizia con il dispetto”. Anche Petar Đokić, presidente del Partito Socialista, ha sottolineato che “la vittoria di Karan garantirà stabilità, pace e sviluppo alla Republika Srpska”.
Darko Banjac, dell’NPS, ha aggiunto che “la volontà del popolo non può essere sconfitta”, ribadendo il valore della libertà politica:
“Scegliamo la libertà di decidere chi ci rappresenterà, non di piegarci o inginocchiarci di fronte agli altri.”
Con l’apertura ufficiale della campagna, la competizione elettorale in Republika Srpska si delinea come una sfida simbolica tra sovranità nazionale e interferenze esterne, con la posta in gioco che va oltre la semplice elezione del presidente.
