(AGENPARL) - Roma, 4 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 04 November 2025 Proposte per il DdL Bilancio 2026: tutela sociale, legalità e crescita del mercato immobiliare
Confabitare, Associazione Proprietari Immobiliari, è intervenuta in audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il 3 novembre 2025, nell’ambito dell’esame del Disegno di Legge di Bilancio 2026. A rappresentare l’associazione è stato Eugenio Romey, Segretario Nazionale, che ha presentato una memoria tecnica con proposte emendative pensate per coniugare tutela sociale, legalità e sviluppo equilibrato del mercato immobiliare.
Confabitare ha espresso apprezzamento per alcune misure del testo, considerate passi avanti nel rafforzare la sicurezza sociale e la stabilità economica. L’articolo 47 sull’ISEE per la prima casa è stato definito “un atto di giustizia”, poiché l’abitazione principale non è ricchezza liquida ma presidio di stabilità familiare; si propone inoltre un adeguamento automatico della franchigia all’inflazione e ai valori immobiliari. Positivo anche il giudizio sull’articolo 56, che istituisce un fondo per genitori separati e offre un aiuto concreto ai nuclei più fragili, contribuendo a rendere più dinamico il mercato delle locazioni. Riconosciuto anche il valore dell’articolo 111 sul fondo per la prevenzione dei rischi, che introduce un cambio di prospettiva da ricostruzione a prevenzione; Confabitare chiede che i 350 milioni destinati ai privati siano mantenuti in modo strutturale e propone di superare il sistema dei Consorzi di Bonifica, sostituendolo con gare europee per la messa in sicurezza del territorio. Apprezzate infine le norme su Superbonus nelle aree sismiche, estromissione agevolata degli immobili societari e proroga dei bonus edilizi, per le quali l’associazione chiede un quadro triennale stabile e prevedibile.
Non mancano però le criticità. L’articolo 7 sulle locazioni brevi, secondo Confabitare, penalizza chi si affida a piattaforme e intermediari, gli unici strumenti che garantiscono tracciabilità e rispetto delle regole; la norma rischia di favorire il mercato “fuori piattaforma”. L’associazione propone lo stralcio o una riformulazione e chiede di estendere le agevolazioni fiscali per i contratti a canone concordato a tutti i Comuni italiani, e non solo a quelli previsti dall’art. 8 della legge 431 del 1998. Per l’articolo 121 sull’imposta di soggiorno, Confabitare contesta l’incremento e la destinazione del 30 per cento del gettito a fondi nazionali; il tributo, sostiene, deve restare ai Comuni, che lo utilizzano per migliorare servizi e accoglienza turistica. Analoga preoccupazione per il divieto di compensare crediti fiscali con INPS e INAIL, previsto dall’articolo 26, che ridurrebbe la liquidità di famiglie e imprese. L’associazione chiede lo stralcio o, in alternativa, una clausola di salvaguardia per i crediti già maturati. Confabitare interviene anche sul tema delle polizze catastrofali (articolo 2), chiedendo di eliminare il taglio alle detrazioni per i redditi più alti: disincentivare chi si assicura, afferma, va nella direzione opposta rispetto alla prevenzione.
“Confabitare crede in una politica della casa capace di tenere insieme equità, sicurezza e sviluppo; le nostre proposte vanno in questa direzione, per un mercato regolare e un Paese più solido”, ha dichiarato il Segretario nazionale Eugenio Romey.
