(AGENPARL) - Roma, 2 Novembre 2025(AGENPARL) – Sun 02 November 2025 Buongiorno a tutti,
se di vostro interesse, di seguito trovate l’intervento della sindaca
Tarasconi questa mattina alla cerimonia in onore dei caduti, al cimitero
urbano di Piacenza.
Per quanto riguarda le foto, dovreste già averle ricevute da Mauro Del
Papa.
“Care concittadine, cari concittadini,
autorità civili, militari e religiose,
oggi ci ritroviamo qui, come comunità, per il nostro dovere più alto:
custodire la memoria.
Non una memoria statica, ma una memoria viva, che ci interroga e ci guida.
Il 2 novembre è il giorno in cui Piacenza si stringe nel ricordo dei suoi
Caduti: donne e uomini che hanno sacrificato la loro vita per la libertà,
per la democrazia, per l’Italia.
A loro dobbiamo il Paese in cui viviamo e i diritti che oggi ci sono
garantiti.
Mentre onoriamo la loro memoria, non possiamo ignorare ciò che accade nel
mondo.
La guerra insanguina ancora il cuore dell’Europa, in Ucraina; continua a
mietere vittime in Medio Oriente; e in Sudan, nell’indifferenza troppo
spesso generalizzata, una popolazione è schiacciata da un conflitto
devastante che distrugge vite, futuro e speranza.
Questi scenari non sono lontani da noi: ci ricordano che la pace è fragile,
che la libertà non è scontata, che la dignità umana va difesa ogni giorno.
Il pensiero, oggi, va ai giovani partiti da Piacenza per il fronte, ai
partigiani che sulle nostre colline hanno combattuto per la libertà, alle
17 persone fucilate qui, proprio accanto a noi, negli anni più bui della
storia.
A loro dobbiamo non solo il ricordo, ma la responsabilità di vigilare,
affinché quelle ombre non tornino mai.
Essere qui significa ribadire un impegno: custodire i valori della nostra
Costituzione, respingere l’odio, riconoscere nell’altro un essere umano
prima che un’identità, un’etnia, un’origine o un’opinione.
Significa ricordarci che la pace non nasce dall’indifferenza, ma dalla
cura; non dall’isolamento, ma dalla capacità di costruire relazioni,
fiducia, comunità.
Il futuro si fonda su queste scelte quotidiane:
sulle parole che usiamo, sui gesti che compiamo, sulle decisioni che
prendiamo come cittadini e come istituzioni.
Difendere la pace, la democrazia, la libertà significa assumersi la
responsabilità del presente, e non lasciarla sulle spalle di chi verrà dopo
di noi.