(AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 31 October 2025 SITUAZIONE POST VICOFARO
COMUNICATO STAMPA
Pistoia, 31 ottobre 2025
Sono passati poco più di 100 giorni dal trasferimento, ad opera della Diocesi di
Pistoia, dei circa 140 migranti, precedentemente ospiti della parrocchia di Vicofaro,
in strutture più idonee per l’accoglienza, gestite in collaborazione con la “Fondazione
Sant’Atto per l’inclusione e la solidarietà ETS” (www.fondazionesantatto.it).
Avvalendosi del supporto di professionisti, operatori e volontari il progetto punta
alla integrazione e autonomia dei migranti, dal punto di vista legale, coordinato
dalla dott.ssa Silvia Filippini, sanitario, dott.ssa Linda Bianchi, abitativo e lavorativo,
con il supporto del volontario Luca Biagini, per il coordinamento organizzativo. Il
tutto supervisionato da operatori della Fondazione Caritas Firenze.
Il progetto, in realtà, era già iniziato nel mese di Aprile con l’apertura di una
struttura in località Bottegone con 8 migranti, coordinati e gestiti da un volontario
(Biagini Luca). Quello di Bottegone è un buon esempio di integrazione, perché
nonostante qualche difficoltà e diffidenza solo iniziale del territorio, i ragazzi
convivono pacificamente, lavorano e si stanno sempre più integrando. A riprova che
quando si riesce a farla bene, l’immigrazione è una risorsa per i territori.
Il resto dei migranti sono ospiti in altre 6 strutture, messe a disposizione dalla
Chiesa di Pistoia, ad eccezione di una: a Piuvica, presso “La Cittadella” della Caritas a
Pistoia, in un appartamento in città; in una casa in zona Immacolata; nella canonica
di Capostrada, in una struttura a Larciano di proprietà della Fondazione Sant’Atto.
Circa il 70% dei migranti lavora, spesso purtroppo con contratti a tempo
determinato o lavori stagionali, mentre il restante è in cerca di occupazione o in
FONDAZIONE SANT’ATTO PER L’INCLUSIONE E LA SOLIDARIETA’ ETS
attesa di regolarizzazione dei documenti.
Alcuni ospiti hanno problemi di vulnerabilità di varia natura, come disturbi post
traumatici da guerra, da stress, da sofferenze fisiche e psichiche subite nei paesi
d’origine o durante il viaggio nel deserto, nelle carceri libiche, o per aver dovuto
vivere, una volta giunti in Italia, lunghi periodi all’aperto.
La grande maggioranza dei migranti sono persone che desiderano inserirsi in Italia
e che necessitano solo di essere accompagnati ed educati a comprendere e a vivere
in un mondo e in una cultura molto diversa da quelle da cui provengono.
Per realizzare questo non è sufficiente dare solo un luogo dove dormire, ma
occorre dare loro dignità, ospitandoli in luoghi adeguati, e facendo sì che abbiano la
possibilità di avere il necessario affinché possano costruirsi un futuro.
Ogni migrante è un mondo a sé, ma tutti sono consapevoli, o devono essere resi
tali, che la loro vita è anzitutto nelle loro mani e che le loro scelte saranno
determinanti per il loro futuro. Aiutarli a diventare responsabili di questo è uno dei
servizi di un’accoglienza che crede nella persona umana e nelle sue risorse, non
meno importante di quello che critica le inadempienze della società o dello Stato.
Il lavoro della Fondazione prosegue e già si vedono i primi frutti, come i tre
appartamenti messi a disposizione da privati per affittare a migranti che sono più
avanti nel cammino di integrazione, per un totale di 12 ospiti che dovrebbero
trasferirvisi in questo mese di ottobre.
Ci appelliamo a tutti i cittadini, credenti e i credenti, perché cerchiamo case da
affittare agli ospiti che lavorano e che sono in grado di pagare e per i quali la
Diocesi, tramite la Caritas, si fa garante dell’affitto.
Tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile senza l’aiuto economico della
Conferenza episcopale italiana, della Diocesi di Pistoia, e senza l’impegno degli
operatori e dei volontari.
Le risorse economiche messe a disposizione gratuitamente dalla Chiesa, però, non
coprono tutte le necessità, soprattutto perché molti ragazzi hanno situazioni
complesse che chiedono tempi lunghi per giungere a soluzione. C’è bisogno di altre
risorse che ci stiamo impegnando a cercare, e siamo aperti all’aiuto di tutti coloro
che vorranno darci una mano con una piccola donazione, con del tempo messo a
disposizione, con una abitazione da affittare.
Siamo convinti che i migranti sono una risorsa e che, come ha ricordato il recente
Sinodo della Chiesa di Pistoia, occorre “accogliere in modo in modo inclusivo e
dignitoso.
opportunità di
i migranti che
Sinodo
della
L’accoglienza è una
crescita umana sia per
per chi accoglie” (XX
Chiesa di Pistoia, n. 8.2)
Per sostenere il progetto di accoglienza è possibile fare un’offerta sul conto
intestato a “Fondazione Sant’Atto per l’inclusione e la solidarietà ETS”
Causale: accoglienza migranti.
FONDAZIONE SANT’ATTO PER L’INCLUSIONE E LA SOLIDARIETA’ ETS